Suonano alla porta. Chi sarà? Non aspettiamo nessuno, magari siamo lì lì per uscire, o per passare l’aspirapolvere, o per infilarci in una vasca traboccante di schiuma profumata. Invece no. Alla porta si palesa lui, l’ospite inatteso. Mamma, suocera, amica, non importa chi sia, la cosa che spiazza è la modalità con cui si presenta alla nostra porta: all’improvviso, appunto, senza nessun segnale che preannunciasse la visita, nemmeno di quei pochi minuti necessari a renderci presentabili. A volte fa piacere, ma spesso – diciamolo sinceramente – non è così. Intendiamoci, non si tratta di non saper imbastire un veloce segno di benvenuto: anzi, parleremo a breve di quelli che sono, per me, gli indispensabili da avere sempre in casa per affrontare nella massima tranquillità situazioni come questa. Si tratta proprio di essere messi a disagio, perché è inutile, anche la persona più desiderata può capitare nel momento sbagliato, con conseguente imbarazzo di tutti.
Già, perché nulla è spiacevole come dover liquidare in fretta e furia un ospite che in un altro frangente sarebbe stato graditissimo: d’altronde non sempre si possono stravolgere i propri programmi all’ultimo istante, e può capitare di essere costretti dalle circostanze a negarsi al visitatore. Ammettiamolo: sono situazioni spiacevoli per tutti, che si dovrebbero proprio evitare. Perciò lo dico forte e chiaro, alla faccia del politicamente corretto. Non si fa! Non ci si presenta mai a casa di qualcuno – neanche dalla mamma – senza farsi precedere da una telefonata. Con l’onnipresenza dei cellulari, non costa nulla chiamare e dire “Sono in zona, posso passare a fare un saluto?”. Così facendo si darà l’opportunità al padrone di casa di negare la propria disponibilità, se del caso, senza imbarazzo per nessuno. O in alternativa, si concederanno comunque a chi riceve quei cinque minuti di tempo utili per darsi una veloce rinfrescata ed accogliere l’ospite inatteso col più bello dei sorrisi sulle labbra.
Ciao Donna Bianca, dal salotto mondano di Csaba sono atterrata nel tuo più umano tinello e devo dirti che mi ci sento più a mio agio.
Sono pienamente d’accordo su tutto ma sulla mamma no!
Io dalla mamma vado quando mi pare e voglio sentirmi libera di farlo senza preannunci vari.
La mamma è (si spera) sempre felice di vedere un figlio anche se sta preparando una cena per venti persone.
Il tuo blog si preannuncia molto piacevole e rilassante, tornerò sicuramente a leggerti. A presto!
Ciao Ziapia, benvenuta! Che dire, io chiamo anche la mamma, e lei chiama sempre me. Verissimo che le mamme sono sempre contente di vedere i loro bambini (qualunque età abbiano) però dai, anche a loro capitano momenti critici. Io, nel dubbio, uno squillo lo faccio 😉 A presto, ciao
Se venite a farmi visita CHIAMATEMI!!! Non sono mai pronta per accogliere un ospite come vorrei, sono un eterna incasinatrice e raramente la mia casa è a posto come vorrei, quindi sono sempre imbarazzata ogni volta che c’è un improvvisata e potreste rischiare pure di trovarmi con una maschera all’argilla in faccia o con la crema colorante nei capelli! AVVISATEMI PLEASE!
😀
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