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Sapori. Petto d’anatra in salsa all’arancia

Squish by shortlife

Allora, avete passato bene il Natale? Qui siamo sopravvissuti, al netto di qualche imprevisto che, sommato a un bel po’ di stanchezza accumulata nelle ultime settimane, decisamente non mi è stato di grande aiuto: per fortuna poi è comunque andato tutto per il meglio!

Dato che le festività non sono finite, volevo proporvi un piatto che trovo molto adatto a questo periodo: è buono, scenografico e perfetto per un’occasione di festa, ma nello stesso tempo facile e veloce da preparare. Ancora una volta, si tratta di una ricetta vintage: viene da un numero de La Cucina Italiana del 1997!

Ingredienti (per 4 persone): Un petto d’anatra da circa 400 gr, un’arancia non trattata (succo e buccia tagliata a julienne), il succo di mezzo limone, un bicchierino di Grand Marnier (o altro liquore all’arancia), una noce di burro, mezzo cucchiaino di zucchero, sale

Scaldare una padella dal fondo spesso e antiaderente e, senza aggiungere alcun grasso (quello della carne sarà sufficiente) rosolare il petto d’anatra per circa sette minuti per lato. Salare, togliere la carne e tenerla da parte, in caldo tra due piatti.

Far colare dalla padella il grasso in eccesso, rimettere sul fuoco e a fiamma bassa far sciogliere la noce di burro mescolandovi mezzo cucchiaino di zucchero. Bagnare con il succo filtrato dell’arancia e del limone, unendo anche la buccia dell’arancia (ovviamente senza la parte bianca, per evitare che la salsa prenda un gusto amaro). Spruzzare con il Grand Marnier e far sfumare. Tagliare a fette il petto d’anatra e servirlo irrorato con il sugo.

Il Capodanno scorso ne ho sperimentata una versione ancora più rapida, che ho servito come antipasto, usando il petto d’anatra affumicato che si trova, già affettato e sottovuoto, al supermercato: in quel caso ho preparato solo la salsa, sciogliendo sul fondo della padella il grasso tolto alle singole fette, procedendo poi come descritto nella ricetta e salsando l’anatra al momento di servire.

E a proposito di Capodanno: come festeggerete l’arrivo del 2013? Io ancora non ne ho idea…

14 pensieri su “Sapori. Petto d’anatra in salsa all’arancia”

  1. Dimmi solo se posso usare il Cointreau al posto del Grand Marnier…..ho appena comperato quello per rifare la ricetta delle tortine glassate di Csaba e adesso non posso comperare anche l’altro! :)…ma non voglio neppure sentirmi dire che sembro tua suocera! …piuttosto RINUNCIO! 😉

  2. la ricetta sembra allettante la proverò… il mio natale è stato tragicomico:
    -mia suocera arriva con 45 minuti di anticipo…ormai conoscendola e sapendo che di solito arriva con 30 minuti di anticipo ero quasi pronta… di fatto ero completamente struccata (un quarto d’ora per i restauri all ragazze d’epoca dovrebbero essere riconosciuti dalla costituzione mondiale del buon ricevere)
    -ovviamentre la luce è saltata ( 2 natali su 2 non è male e quest’anno non avevo nemmeno acceso il doppio forno!!!)
    -ho fatto delle mini pavlove (terzo dolce presentato) dolce fatto apposta perchè mio marito che ha avuto problemi di pancreas potesse mangiare il dolce… la sua sarebbe dovuta essere speciale con solo le fragole e non la panna montata con fragola all’interno dell’anello ma presa dalla foga ho riempito anche la sua … e non mi sono nemmeno accorta di averlo fatto fino a quando lo vedo tutto impegnato a cercare di togliere la panna dalle fragole…
    – le pavlove di cui sopra le ho presentate con quei bastonicini che fanno le scintille…idea presa dal libri di natale di csaba…mia zia ha tolto uno dei 2 bastoncini ormai spento facendo cadere l’altro ancora acceso…risultato un bel buco sulla tovaglia di lino bianco con bordatura in oro fatta fare su misura per il tavolo in assetto natalizo ( con gli allunghi)
    ……..però ervamo tutti insieme con mia nonna 88 enne che si critivava che i cappelletti non fossero fatti con il mattarelllo ma con la ” nonna papera” ma era perfettamente in salute… ho tenuto fra le braccia sotto l’albero il mio nipotino di 3 mesi…. c’erano candele accese e musiche natalizie soffuse….mio marito ed io siamo riusciti a tenere mia mamma fuori dalla cucina…..e poi sarò anche un pò consumistica ma chi come voi ama ricevere e cucinare capirà la mia gioia….fra i regali ho ricevuto il bimbi!!!! bac baci baci ale p.s. fra i propositi per l’anno nuovo riuscire ad essere un pò meno logorroica…ribaci ale

    1. No mi spiace ma non capisco la tua gioia….e te lo dico simpaticamente…il bimby proprio no! è un oltraggio alla cucina per me :)…dove sta l’abilità della cuoca che lo usa? nel mettere dentro gli ingrdienti in ordine perfetto? mmmh….non mi ha mai convinto…. a suo discapito devo dire però che non l’ho mai visto in azione(e preferisco non vederlo). Baci.

      1. A me per il compleanno è arrivato il KA, il più bel regalo da secoli! Ci devo un po’ prendere la mano, ma non è niente male: lui impasta, io faccio altro 😉
        Sul fronte scintille, se non ricordo male avevo raccontato un disastro del genere da Csaba, proprio sconsigliandone l’uso in tavola: son belle, ma fanno di quei guai… 😦

        1. Il kA al contrario non mi dispiacerebbe ma è troppo ingombrante per la mia cucina e comunque per adesso lo sostituisco abbastanza facilmente… 🙂 bel regalo però eh! Tempo addietro ci aveva fatto un pensierino anche mio marito ma ha rinunciato (meglio così) non era proprio il caso…. Buon anno!!!

  3. L’anatra all’arancia! Andava di moda a fine anni ’70, però rispetto a certe novità e azzardi culinari credo sia un bel classico da rispolverare, soprattutto nelle grandi occasioni.Se vi racconto come è andato il mio Natale, quello di Alessia sembrerà una passeggiata di salute: mi si rompono le acque alle 23 del 23/12, vado in ospedale, fanno un tracciato e all’una mi portano in sala travaglio. Verso le 6.30 cominciano ad aumentare le contrazioni, e visto che qui va di moda l’epidurale elargita senza troppi problemi, la chiedo. Dopo circa una decina di dolorosi tentativi trovano il punto e ne somministrano una dose. Siccome mi hanno ribadito che potevo chiederne tutte le volte che ne sentissi il bisogno, sono arrivata a farmene fare sette!. Risultato: alle 16.30 ero fuori come un balcone, la dilatazione c’era, ma l’inibizione del dolore mi impediva di spingere.Mi hanno quindi sospeso l’intervento dello “spacciatore”, somministrato un farmaco acceleratore delle contrazioni, e dalle 18.30 in poi ho sofferto da morire, per partorire finalmente alle 21.00 del 24/12! Il giorno seguente me la attaccano al seno, perchè qui va di moda pure lo “skin to skin”, però, dico io, se proprio me la devi attaccare al seno controllalo e verifica la presenza o meno di latte o qualcosa di vagamente simile. Latte non ce n’era, ma in compenso tanto sangue, che la bimba ha ingerito senza che io me ne accorgessi, quindi ha cominciato a vomitare,le hanno sospeso l’attacco al seno (dietro mia insistenza), fatto due lavande gastriche e iniziato a darle il biberon con latte artificiale. La bimba non ha voluto saperne, anzi ha continuato a rigettare tutto ciò che le veniva dato. Così ho chiesto loro di risolvere il problema oppure trasferirla in un centro specializzato.E’ stata allora portata in ambulanza in un’ altra struttura e da ieri si trova in terapia intensiva, dentro una incubatrice e viene alimentata solo con un sondino gastrico, sperando che si riprenda e possa successivamente prendere il biberon.In tutto ciò la fortuna è che sono già in piedi e attiva più o meno come prima, nonostante mi abbiano fatto un lavoro a punto croce nelle zone basse. Il Natale è andato, attendo con timore il Capodanno….
    P.S. Alessia non sei logorroica, anzi mi sono divertita a leggere il tuo resoconto.

    1. …e anche questa è fatta! certo che l’anno prossimo ne avrai da festeggiare in una settimana! Compleanno, Natale, S.Stefano e S.Silvestro! Auguri già da ora! 🙂

        1. Elvira un abbraccio fortissimo, e tienici aggiornate, mi raccomando! :*
          ps sul punto croce solidarizzo vivamente: al controllo successivo, il primario commentò: “Ah, vedo che le han dato i punti con entusiasmo!” Si, proprio…

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