Qualche giorno fa mi è capitato di leggere questa divertente diatriba sul forum de La Cucina Italiana: in sostanza, una discussione su “fave e cicoria”, ricetta tipica pugliese, e sulle sue diverse declinazioni. Incuriosita, ho deciso di provare anch’io qualcosa di simile: complice la scarsa disponibilità degli ingredienti originali, ne è nata – partendo dalla prima delle versioni proposte nel post citato – un’interpretazione piuttosto eretica, insomma un piatto che – è bene chiarirlo, a scanso di equivoci – nulla ha a che vedere con la cucina di tradizione, ma che a casa è stato comunque apprezzato.
Ve lo propongo perché è primaverile, facile, veloce, vegetariano (in effetti, addirittura vegano) ma abbastanza proteico da poterlo servire tanto in mini porzione a mo’ di antipasto che come piatto unico.
Ingredienti: 500 gr di fave fresche sgranate, mezza cipolla, olio extra vergine di oliva, spinacine freschissime, uno spicchio d’aglio, peperoncino secco.
Cuocere le fave in acqua bollente assieme alla cipolla. Eliminare la cipolla, scolare le fave, passarle sotto l’acqua fredda e togliere le pellicine bianche. Frullare le fave spellate con l’olio fino a raggiungere la consistenza di un purè, e aggiustare di sale. In una padella, scaldare un po’ d’olio e farlo insaporire con uno spicchio d’aglio e un po’ di peperoncino. Farvi saltare brevemente le spinacine e regolarle di sale. Servire la purea di fave (magari in un piccolo coccio) posandole sopra un nido di spinacine piccanti.
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