Spesso il confine tra classico e fuori moda è molto sottile, ed un oggetto che, negli ultimi anni, vive sospeso tra questi due mondi è la tovaglia. Considerata un imprescindibile dettaglio di stile fino a pochissimo tempo fa, vive oggi un momento di crisi, complici un modo di vivere che costringe a privilegiare la praticità e l’influenza della cultura anglosassone, dove di questo oggetto non si fa uso.
Per quanto sia innegabilmente più pratico utilizzare runner, tovaglietta singola, il solo sottopiatto o addirittura la nuda tavola, rinunciarci del tutto è un peccato, soprattutto nelle occasioni che richiedono un’apparecchiatura particolarmente curata: con tutte le possibilità di scelta che ci sono in questo campo (una veloce panoramica qui), siamo proprio sicuri di non volerne cogliere nemmeno una? Anche perché in fatto di tovaglie la tradizione italiana offre delle opportunità di stile che è un vero delitto ignorare: se abbiamo in casa una tovaglia ricamata a mano, magari appartenuta al corredo di qualche bisnonna, è davvero un peccato lasciarla ad ingiallire in un cassetto.
Insomma, se per il quotidiano la tovaglia è oggi rinunciabile, è comunque bello rispolverarla nelle occasioni in cui il tempo è meno tiranno, e ci consente di dedicare all’apparecchiatura una maggiore attenzione.
Come sceglierla? Come sempre, coerentemente con il nostro stile e con l’atmosfera dell’invito, e seguendo alcune semplicissime regole.
Le misure, innanzi tutto. La tovaglia dovrà coprire abbondantemente la tavola e ricadere in modo omogeneo da tutti i lati: se si mangerà seduti, la caduta dovrà essere compresa tra i trenta e i quaranta centrimetri (oltre diventerebbe scomoda), se in piedi invece potrà anche arrivare fino a terra.
Il materiale. Le occasioni più eleganti dovrebbero richiamare tessuti pregiati, quelle più informali anche un semplice cotone; l’essenziale è scegliere sempre un prodotto di buona qualità, piacevole al tatto e alla vista ma anche capace di resistere bene ai lavaggi energici che questo articolo, ahimè, spesso richiede.
Il colore. In teoria, è un po’ come coi vestiti e con il trucco, si va via via scurendo man mano che passano le ore: quindi colori chiari a colazione e a pranzo, più intensi nel pomeriggio e a cena. Nella pratica, diciamo comunque che con il bianco non si sbaglia (quasi) mai: l’unica situazione in cui è meglio evitarlo è di giorno, all’aperto, perché potrebbe creare un fastidioso riverbero.
Tinta unita o fantasia? E’ davvero questione di gusti: l’importante è abbinarla in modo armonico a piatti e bicchieri, come sempre secondo il nostro stile. Personalmente non amo le ridondanze, quindi evito di apparecchiare piatti fantasia su tovaglia fantasia. Mi piace piuttosto creare un contrasto tra stoviglie e tessuti, perché trovo valorizzi maggiormente la personalità dei singoli pezzi: quindi se il piatto è decorato la tovaglia sarà semplice, se la tovaglia ha un carattere forte sarà abbinata a piatti più leggeri. Del resto, tra la tinta unita e il decoro vistoso ci sono numerose vie di mezzo. Soprattutto in estate, a me piacciono molto le righe sottili, in tonalità delicate ma comunque contrastanti, e i ramages sempre in toni pastello: trovo che entrambe offrano soluzioni di apparecchiatura fresche e gradevoli.
Ma questa, come sempre, è teoria. Nella pratica, divertiamoci liberamente a sperimentare: i risultati potrebbero davvero essere sorprendenti.
che dire?? mi hai fatto venire voglia di pinterest, e ci sono approdata! sono tra i tuoi followers!
cla
Pinterest è un giocattolo meraviglioso 🙂 , sono capace di passarci le serate. Sono felice che le mie “lavagne” ti piacciano: buttati, vedrai com’è divertente!
no ma che mi ero persa fin’ora !!!!!
Il mio passatempo sull’autobus, arrivo in un baleno!
E Polyvore? La versione adulta del giocare coi vestitini della Barbie!
uno per volta! sennó sclero 🙂
angela ho trovato anche te! datemi tempo e carico l’impossibile!!! 😉
Vado e mi linko 😀
Tovaglia Sempre e comunque ….l’unico problema e’ lo spazio bisognerebbe avere un armadio solo per loro!!! Baci baci baci ale
A chi lo dici 😦
Ciao Bianca
Ho visto il tuo non-post di oggi e condivido pienamente Poi nel corso della giornata la vita ci riprende e pensando a ieri sera quando ho invitato due amici a fermarsi per una pizza. Devo dire di essere stata soddisfatta della tavola ma mi sono resa conto di avere bisogno di tovaglie Io ho un tavolo rotondo di diametro 120 cm Seguendo i tuoi consigli dovrei avere tovaglie di diametro 180-200 cm vero
Al momento ne ho una sola bianca di cotone con motivo damasco e decorazioni floreali (blu, rosso e verde) agli angoli. Mi piace perché è lunga e luminosa-
L’ho abbinata a piatti da pizza bianche e blu con decoro centrale con una punta di rosso (ripresa dai tovaglioli) e bicchieri da bibita colorati. Posate in acciaio
Tavola estemporanea ma gradevole.
Ho altri servizi uno bianco, uno con bordo colorato di frutta con cornice blu e uno con decori verdi e blu
Che tipo di tovaglie mi consigli
Difficile dirlo senza aver visto i piatti ma a mio gusto se i piatti sono fantasia con la tinta unita non sbagli mai, così come con le fibre naturali. Un lino o un bel cotone fanno sempre una bellissima figura e valorizzano le stoviglie 😊