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Sapori da picnic (ma non solo). Tre panini

Love Food by Yummy ^-^Tempo di picnic, si diceva. E cosa fare, se non condividere una piccola raccolta di ricette adatte al nostro amato cestino? Cominciamo con una scelta di panini veloci da fare e buoni da mangiare: volendo, possiamo anche spenderceli in ufficio per una veloce pausa pranzo.

La baguette di Katia

Ispirato ad una ricetta suggerita tempo fa dalla nostra amica toscana, è vegetariano, fresco e saporito.

Ingredienti: baguette, prezzemolo fresco, capperi sotto aceto, filetti d’acciuga sotto olio, succo di limone, sale, pepe, olio extravergine di oliva, uovo.

Rassodare l’uovo, tagliarlo a fette sottili, e condirlo con un goccio d’olio, sale e pepe. Preparare la salsa verde, tritando nel mixer una bella manciata di foglie di prezzemolo, qualche cappero sotto aceto, un paio di filetti di acciuga, poco succo di limone e un po’ d’olio, facendo attenzione a che rimanga piuttosto consistente. Aggiustare di sale. Tagliare le estremità alla baguette e dividerla a metà nel senso della lunghezza: schiacciare lievemente la mollica in modo da creare un incavo, spalmare con parte della salsa verde, quindi posizionare le fette di uovo sodo leggermente sovrapposte l’una all’altra e infine chiudere con l’altra metà del pane, pure spalmata di salsa verde. Avvolgere strettamente nella pellicola per alimenti per evitare che l’olio fuoriesca e lasciar insaporire.

Il panino alla greca

Spudoratamente ispirato ad una ricetta letta sull’ultimo numero de “La Cucina Italiana” (a proposito, se l’avete visto, come vi sembra? A me pare che la nuova direzione prometta bene…). E’ sempre vegetariano e molto gustoso.

Ingredienti: Pane arabo o focaccia, feta, un pomodoro rotondo, un cetriolo, un peperone, olive greche, cipolla, origano greco, sale, olio extra vergine di oliva.

Tagliare a fette sottili pomodoro e peperone e condirli con sale e un po’ d’olio; sbucciare il cetriolo e tagliarlo sottilmente; affettare la cipolla. Sbriciolare la feta e condirla con poco olio e origano. Tagliare a metà le olive togliendo il nocciolo. Imbottire il panino sovrapponendo fette di pomodoro, cetriolo, peperone, cipolla, olive e feta.

Il sandwich del Museo

Liberamente ispirato ad un sandwich mangiato al caffè di un museo londinese (onestamente non ricordo quale). Un po’ fuori dai nostri gusti, è per chi non ha paura di sperimentare.

Ingredienti: Pane in cassetta (anche integrale), prosciutto di tacchino, insalata, maionese, senape in grani, marmellata di mirtillo rosso.

Spalmare una fetta di pane con un leggero strato di maionese e di senape in grani. Sovrapporre insalata, prosciutto di tacchino e chiudere con un’altra fetta di pane a sua volta spalmata con poca marmellata di mirtillo rosso.

11 pensieri su “Sapori da picnic (ma non solo). Tre panini”

  1. Ciao, visto che qui piove e piove e continua ad oltranza questi tuoi panini saranno i miei prossimi pranzi in ufficio…sognando il sole…
    Come è la cucina italiana? Non la conosco…solitamente acquisto sale e pepe o alice cucina
    Buona giornata
    Daniela

    1. Guarda, lasciamo stare, ieri c’erano il sole e un bel caldino, oggi sembra di nuovo ottobre: non se ne può davvero più 😦
      Sul fronte riviste, negli anni scorsi sono stata abbonata sia alla Cucina Italiana che a Sale e Pepe, oggi le acquisto saltuariamente (per il secondo, soprattutto gli speciali). La Cucina Italiana sarebbe – secondo me – la migliore, per storia e qualità, ma ultimamente era molto scaduta e così avevo smesso di prenderla. Adesso hanno cambiato la direttrice e mi sembra già in miglioramento, staremo a vedere. Comunque per farti un’idea puoi registrarti sul loro sito: si accede ad un database di ricette veramente immenso!

  2. Ma guarda!…il mio sfilatino alle acciughe!…unico appunto il fatto che le acciughe non andavano tritate nella salsa ma distribuite a filetti sopra e sotto le uova tritate….ma come si sa invertendo l’ordine degli addendi il risultato non cambia! Quanto al panino del museo credo sia da provare…sere fa ho provato una delle semplici ricette Csabine, fetta di pane tostato con burro, bacon e sciroppo d’acero…per me una squisitezza questo contrasto!

    1. Ultimamente i miei pasti sono così ripetitivi (pasta-carne-insalata-pizza) che li mangerei tutti e tre, contemporaneamente!Giusto ieri mi sono concessa un po’ di evasione , trascorrendo una giornata in agriturismo e “degustando” (in realtà ho mangiato come se non ci fosse un domani) le seguenti pietanze:zucchine e melanzane grigliate,peperoni sott’olio,raviolone al forno con ripieno di carciofi,trippa,fave bollite,pecorino stagionato,ricotta affumicata, salame stagionato.Questi erano gli antipasti. Poi:Fregola sarda con salsiccia piccante e ravioli artigianali con ricotta e spinaci, conditi con burro e salvia. Maialetto arrosto (insuperabile) e agnello. Pinzimonio di finocchi e pomodorini dolci. Pardule, torta di ricotta,un bicchierino di mirto, un goccino di fil’e ferru e liquore alla rucola.Infine caffè, giusto per avere le forze di alzarmi dal tavolo e azzerare parzialmente l’effetto dell’incontro tra vino della casa e liquori vari.I trenta Euro spesi meglio negli ultimi due anni. Comunque l’ultimo dei panini proposti è quello che mi ispira maggiormente, ma che magari mi piacerà di meno. Non posso esprimere un parere su “La Cucina Italiana” in quanto non lo conosco. Comunque provvederò al più presto a documentarmi per poter esprimere un commento. Baci a tutte!

    2. @ Katia: sarà che adoro la salsa verde (ci farei anche colazione…) ma questo panino mi ispirava tantissimo e devo dire che è davvero buono. Ho tritato le acciughe perché mi piacciono ma amalgamate ad altri sapori, ma se uno le ama anche da sole è certamente lasciandole intere “rendono” di più!
      Sul panino del museo, pensavo sareste inorriditi tutti: comunque la marmellata di mirtillo rosso è acidula, quindi il contrasto con il piccante della senape non è così drammatico 😉
      @Elvira: intanto bentornata, è bello “stanarti” ogni tanto. La descrizione del tuo pranzo mi ha fatto venire una voglia di Sardegna da non dire! Peccato che l’estate sia ancora così lontana… 😦
      Però davvero non conosci La Cucina Italiana?!? Orrore, rimedia subito! E’ la più antica e seria rivista di cucina che si trovi in edicola! Per farti un’idea, da brava internauta quale sei, almeno iscriviti al sito: c’è un database di ricette da paura 😉 !!!

  3. Accidenti Donna B.! Ho letto la tua “biografia” all’altra parte…..e chi se lo aspettava! Io cado sempre dalle nuvole….pero’ qualche domanda anche per te e’ sorta spontaneamente…intanto
    1° il tuo nickname esiste proprio perche’ vuoi proteggerti dal passato?
    2° perche dici che cio’ che fai adesso e’ di una noia mortale? 3° non ci puoi dire che tipo di libri scrivi e hai scritto piu’ precisamente?
    4°….per adessso ho finito. 🙂 grazie.

    1. Ihihihi Katia messa così sembro una spia in pensione 😀 😀 😀
      Comunque ti rispondo volentieri:
      1 – no, il mio nick nasce per proteggere la mia privacy (a cui tengo moltissimo) e soprattutto quella della mia famiglia, che non ha colpe se la sottoscritta ha deciso di mettersi in piazza aprendo un blog 😉
      2 – perché è vero 😦 . Però ha altri pregi, che di questi tempi contano, e non poco.
      3 – prevalentemente saggistica, appunto. Su questo però lasciami un po’ di mistero…
      4 – quando vuoi sono qua :*
      Buona giornata !

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