Poche cose come il cibo riescono a solleticare tanti sensi contemporaneamente: il gusto, ovviamente, ma prima ancora la vista, l’olfatto e il tatto. Lo so, non sta bene toccare il cibo con le mani, ma sappiamo tutti quanta immensa soddisfazione ci possa essere nel farlo, magari di nascosto, come bambini che rubacchiano la marmellata quando nessuno li vede.
Un dolce semplice e veloce da fare, ma che unisce in sé tutte queste caratteristiche, è appunto il plumcake al limone: è leggero, fresco, peccaminoso da mangiare perché invoglia a raccoglierne le briciole col dito, e invitante già durante la preparazione, con quel meraviglioso profumo che si spande per casa.
Perfetto per un picnic ma anche per un tè di primavera, una colazione in famiglia o una merenda tra bambini, si può preparare in molti modi. Questa è la mia versione.
Ingredienti: 200 gr di farina auto lievitante, 110 gr di zucchero, 2 uova intere e un tuorlo, 90 gr di burro, 110 gr di zucchero, 70 ml di panna fresca, un limone non trattato, un cucchiaino di estratto di vaniglia. Per una versione senza latticini, è possibile sostituire il burro con pari quantità di olio di riso, e la panna con il terzo albume.
Preriscaldare il forno a 170°. Grattugiare la buccia del limone (solo la parte gialla, ovviamente) e spremerne il succo. Fondere il burro. Montare bene le uova con lo zucchero, quindi aggiungere la farina, il burro fatto raffreddare, la panna, l’estratto di vaniglia, il succo e la buccia grattugiata del limone.
Comporre in uno stampo da plumcake della misura di 11 per 30 centimetri imburrato e infarinato, e cuocere in forno non ventilato per circa 40 minuti: verificare la cottura con il classico stecchino, che infilato al centro del dolce ne dovrà uscire perfettamente asciutto.
Servire spolverizzato di zucchero a velo o ricoperto con una glassa preparata con 200 gr di zucchero a velo e acqua tiepida aromatizzata con poco succo di limone: mettere lo zucchero in una ciotola e aggiungere l’acqua e limone poche gocce alla volta (il passaggio dalla giusta consistenza al troppo liquido è davvero repentino), fino ad ottenere un impasto piuttosto denso. Spalmare la glassa sul plumcake e farla asciugare a temperatura ambiente per un paio d’ore.
Buongiorno! Adoro il limone sia nel dolce che nel salato…..solo una cosa…una volta ho sentito dire da un pasticcere che nei dolci se si mette la scorza del limone non si deve mettere la vaniglia e viceversa….tu che ne pensi?
… che non è l’unica ricetta in cui lo faccio, e a mio gusto viene buono 😉
buongiorno mattiniere!!
katia, mischio spesso i due (limone e vaniglia), non sapevo fosse “vietato” ma niente male!
e… nel commento al post precedente mi hai molto incuriosito… biografia?! da quale altra parte? 😉
“Biografia” è decisamente eccessivo 🙂 Ho lasciato un commento sul nuovo blog di Csaba Dalla Zorza con dei cenni sulle mie vite (professionali) precedenti e la nostra Katia si è incuriosita 😉
nuovo blog di csaba? mi ero persa anche quello… ora mi faccio un giretto va’
ma tu, db, condividi anche con noi le tue “precedenti”vite professionali no?
😉
Mia cara, il passato è passato… (aggiungere musica melodrammatica a piacere in sottofondo) 😀 😀 😀
Comunque il nuovo blog è all’interno del suo sito personale (ovviamente tutto incentrato sulla promozione dei suoi libri e delle sue attività professionale) ma i post compaiono in parte anche su quello vecchio: secondo me così si rischia di fare un po’ di confusione, infatti ho deciso che lo seguirò solo sulla nuova piattaforma, che per inciso esteticamente è molto più gradevole. Per fortuna, perché dopo il restyling il blog su Vanity proprio non si poteva vedere, almeno a mio gusto 😉
condivido a pieno che il nuovo vanity non era affatto gradevole…e non ti nascondo che ultimamente anche i post di csaba (e il merry christmas) hanno perso un po di smalto a mio avviso, ma devo ancora guardare il nuovo.
quanto a te… be… continui ad incuriosirci 😉
ma fai bene…:)
poi: secondo voi, il tuo plum cake privato della panna è snaturato? (sono sempre quella allergica ai latticini) -.-
Non credo proprio: si potrebbe provare a sostituire il burro con olio di riso e la panna con il terzo albume. Hai voglia di fare la cavia e raccontarci come viene
?
Sul resto, ormai seguo più che altro per curiosità: ormai ho capito che il genere di cucina proposto non corrisponde molto ai miei gusti, e va bene così.
scusate, ma qual è il nuovo sito di csaba? grazie
Infatti era tra virgolette 😉
😀
panna con terzo albume… non ci avevo pensato. per il burro, trovo che l’olio di oliva lo sostituisca bene persino nella pasta frolla, ma mi hai messo curiosità sull’olio di riso!
oggi parto x week al mare, se ce la faccio invece delle mie brioches autoprodotte provo a portarmi il tuo plum cake 😉
L’olio di riso ha la stessa resa di quello d’oliva, ma un gusto più delicato, e secondo me per sostituire il burro, soprattutto nei dolci, si presta meglio. Allora buon week end: mare, beata te… io collina ma con ottime probabilità di pioggia, tanto per cambiare … sigh 😦
OPS! Rileggendo la ricetta ho visto che avevo messo due volte lo zucchero! Scusate, ovviamente se ne usano solo 110 gr (cioè, se uno lo preferisce più dolce può arrivare a 130, ma 220 decisamente no!!!)
le previsioni danno pioggia anche al mare. ma da qui ogni tanto si deve scappare…sennó si esce di testa
buon we anche a voi!
E anche oggi e’ pioggia…. 😦
😦
peró qui qualche schiarita, e il plum cake con varianti è venuto alla grande!!!
Bene!!! Allora abbiamo ufficialmente la versione milk-free! La aggiungo subito 😀