Ricevere, Stile

La Regina della Festa. Ma anche no

In questi giorni, complici alcune letture sul tema e il tempo concessomi da ben due influenze di fila, riflettevo su come possa essere diverso il modo di intendere il buon ricevere, e lo stesso concetto di “perfetta padrona di casa”.

Secondo alcuni, ricevere è soprattutto fare sfoggio della propria bravura, cercare gli applausi (più o meno metaforici) degli ospiti, insomma sentirsi la regina (o il re) della festa. In effetti è la padrona di casa a decretare il successo o il fallimento di un evento: è lei (o lui) che sceglie gli invitati, che decide cosa verrà servito e come, come sarà la tavola, che tono avrà la serata. E’ quindi giusto che a tanti oneri corrispondano altrettanti onori.

Ciò nonostante, c’è modo e modo per ottenerli. E secondo me la buona padrona di casa, più che da smaccata protagonista dell’occasione, dovrebbe comportarsi da regista: colui insomma che resta buona parte del tempo dietro le quinte, e ciò nonostante determina – con le sue scelte ed il suo agire – il successo o il fallimento della rappresentazione. Il che naturalmente non significa scomparire, solo comportarsi con equilibrio ed attenzione, evitando con la massima cura di scivolare in un eccesso di protagonismo.

Per conto mio, una buona padrona di casa deve essere serena e presente, ma allo stesso tempo discreta e diplomatica: niente affannoso avanti e indietro alla cucina che sottolinei quanto ci stiamo dando da fare, niente stravaganti performance culinarie solo per far vedere quanto siamo all’ultima moda, niente interventi a gamba tesa in qualunque conversazione non ci veda  mattatori, nessun eccesso di rigidità nell’orchestrare i vari momenti della serata a discapito della sua piacevolezza.

L’obiettivo del ricevere – non dimentichiamolo mai – è il benessere dei nostri ospiti, non la nostra gloria personale. E del resto, se abbiamo ben svolto il nostro ruolo, quella non mancherà: e sarà ancora più gradita, perché non l’avremo sollecitata con comportamenti sopra le righe, ma serenamente meritata con un agire discreto e accogliente.

8 pensieri su “La Regina della Festa. Ma anche no”

  1. L’OBIETTIVO DEL RICEVERE E’ IL BENESSERE DEI NOSTRI OSPITI….L’OBIETTIVO DEL RICEVERE E’ IL BENESSERE DEI NOSTRI OSPITI…..L’OBIETTIVO DEL RICEVERE E’ IL BENESSERE DEI NOSTRI OSPITI….. 😦 devo ripassare un po’ questa lezione….a volte lo dimentico….

  2. “L’obiettivo del ricevere è il benessere dei nostri ospiti”.
    Sono totalmente d’accordo. Anche per me è la regola fondamentale quando invito qualcuno a casa.

    “La buona padrona di casa, più che da smaccata protagonista dell’occasione, dovrebbe comportarsi da regista”: è verissimo. A questo aggiungo una regola di carattere formale imparata da mia madre: qualunque sia il tono dell’evento, la padrona di casa deve vestirsi sempre in modo adeguato ma sobrio, senza eccedere mai in abiti vistosi e gioielli, per non far sfigurare le ospiti.

    “Una buona padrona di casa deve essere serena e presente, ma allo stesso tempo discreta e diplomatica: niente affannoso avanti e indietro alla cucina”.
    Su questo punto ho ancora molto da lavorare: in genere finisce che delego a mio marito il compito di intrattenere piacevolmente gli ospiti (lui è molto socievole e simpatico mentre io sono piuttosto timida) mentre io faccio avanti e indietro dalla cucina…

    1. Tua madre ha perfettamente ragione, mai mettersi eccessivamente in mostra.
      Quanto al resto, è semplicemente questione di pratica: servono solo un po’ di organizzazione, strategia e … tempo per organizzarsi in anticipo. Ma tra lavoro e famiglia non è per niente facile 🙂

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