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Storie di un tempo passato. Giardini e ricordi

Quand’ero piccola, quasi ogni fine settimana accompagnavo mio padre a riprendere la nonna, che trascorreva la giornata ospite della sua amica di sempre, l’Adelina. L’Adelina viveva in un posto  magico, e non solo per i miei occhi di bambina: una storica villa di campagna circondata da un parco di piante secolari, la cui ombra celava angoli pieni di suggestione e mistero.

La stessa Adelina era una strana figura, almeno per me: un po’ per l’aspetto, un po’ per i modi d’altri tempi, la trovavo assolutamente identica alla regina d’Inghilterra. Come la sua illustre sosia, era sempre circondata di cani (rigorosamente setter), non dava troppa confidenza e amava bere il tè: in estate apparecchiava di tutto punto,  con argenti e porcellane, su un tavolino in pietra –  a dire il vero piuttosto malconcio – sistemato sotto le fronde di uno di questi grandi alberi. La sua immagine, con l’elegante tazza in mano, il setter di turno accovacciato ai piedi e il portamento impeccabile è indelebilmente impressa nella mia memoria: un’autentica icona del country chic, diremmo oggi.

Anni e proprietari dopo, per un curioso gioco del destino, ad una festa in quello stesso giardino avrei conosciuto il mio futuro marito. E’ stata l’ultima volta che sono stata lì: la casa dell’Adelina non avrebbe potuto salutarmi in modo migliore.

Per questo mi è spiaciuto davvero sapere che la villa, come molte dimore troppo onerose da mantenere ma non abbastanza prestigiose per essere adibite a “location” (che parola orrenda…) da matrimonio, è stata trasformata in un condominio, e gran parte del parco è diventato un parcheggio. Addio alberi secolari, addio arredi in pietra consumati dal tempo: fate largo al progresso!

Ma io non dimentico com’era, il giardino dell’Adelina, con i suoi cani, il suo tavolino in pietra e i suoi tè eleganti: e quando qualche giorno fa mi sono imbattuta nel gazebo che vedete nella foto, me ne è venuta un’immensa nostalgia. Per questo ho voluto raccontarvi la sua storia.

17 pensieri su “Storie di un tempo passato. Giardini e ricordi”

    1. bella e suggestiva… proprio vero che il destino fa strani giri … 😊
      a proposito di giardini magici mi viene sempre in mente “il giardino segreto” un libro che da bambina mi ha incantato. katia la citazione era casuale o no?

      1. Grazie per l’interessamento..in effetti l’epicentro e’ stato nella.lucchesia a Fivizzano e questa volta l’ho sentita MOLTO bene….stavo lavorando e la mia sedia ha i iziato a spostarsi a destra e sinistra poi le pareti del prefabbricato si muovevano facendo rumore ma sembra che nonostante l’intensita’ fosse superficiale….poco fa ce ne e’ stata un altra e si e’ mosso il mobile della.mia sala.

        1. katia mi dispiace. non state dentro se avete paura. fidati del tuo istinto … se continuano le scosse prendete precauzioni. speriamo smetta.
          davvero.

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