Atmosfere, Stile, Volersi bene

Volersi bene, capitolo 7. Profumi & balocchi

551631_42091092Secondo il principio del “volersi bene” una casa in discreto ordine, una tavola semplice ma curata e cose buone da mangiare sono il minimo sindacale da non negarsi, assolutamente, mai. Sul fronte coccole aggiuntive, però, trovo sia particolarmente piacevole avere la casa avvolta da un’atmosfera gradevolmente profumata.

Il mondo dei diffusori di essenza è vasto e multiforme, e credo che ognuno di noi abbia le sue preferenze. In fondo alla mia lista, lo dico subito, ci sono i profumatori in gelatina e quelli a fornelletto elettrico, che trovo creino un effetto palesemente artificioso e siano anche aggressivi al limite del fastidioso. Lo ammetto, sul fronte profumi per la casa sono decisamente della vecchia guardia. Il mio ideale sarebbero candele disseminate un po’ ovunque, a creare atmosfera di luce e di aroma. Al momento però non se ne parla: i figli sono cresciuti, è vero, ma visto che abbiamo pensato bene di metterci in casa un cucciolo pestifero le mie aspirazioni romantiche per il momento sono destinate a rimanere tali.

Per questo motivo ormai da tempo mi rivolgo, oltre che ai classici diffusori a bastoncino, alle lampade catalitiche, che peraltro, oltre a diffondere profumo, assorbono anche gli odori sgradevoli: con un animale domestico in casa, e la porta della cucina perennemente aperta sulla sala, è decisamente indispensabile. Al momento usiamo una profumazione agrumata molto fresca e pungente, ma sarà presto sostituita da qualcosa di più floreale e adatto alla primavera.

La lampada attualmente in carica è quella che vedete qui a fianco. E’ un regalo recente e mi piace moltissimo per la sua aria retrò, che la rende anche – a mio gusto, ovviamente – un bell’oggetto d’arredo. Unici difetti, consuma parecchio e per essere attivata deve comunque andare a fiamma viva per un paio di minuti: va quindi accesa lontano da libri, tende e cani, ma una volta spenta si può mettere dove si vuole.

Ultima coccola profumata, ma non meno importante, la biancheria. Adoro lenzuola e asciugamani che sanno di buono, ma purtroppo, da quando mi sono convertita ai detersivi biologici, questa sensazione è praticamente inesistente: so che dal punto di vista dell’ambiente è un grosso guadagno, ma per me le lenzuola devono essere fragranti, così mi sono messa alla ricerca di una soluzione alternativa. Scartate le essenze per la persona, che possono macchiare e sono spesso un po’ troppo forti, mi sono orientata sui profumatori in gesso, che non sporcano e restano efficaci per parecchio tempo.

A sorpresa, però, un paio di settimane fa un’amica mi ha regalato proprio un profumo per la biancheria. Incredibile ma vero, lo produce nientemeno che la casa del famoso topo in calzoncini rossi. Sarebbe in effetti destinato alle camere dei bambini, come è evidente dall’aspetto e dalla fragranza che emana, che al netto della pomposa descrizione della casa produttrice possiamo racchiudere in due parole: zucchero filato. I ragazzi lo adorano, e non vanno a letto senza prima darne una spruzzata sul cuscino. A me a mio marito onestamente sembra un po’ eccessivo per usarlo d’abitudine: una volta ogni tanto, però, anche noi non ci neghiamo un sonno dolcissimo.

9 pensieri su “Volersi bene, capitolo 7. Profumi & balocchi”

  1. abbiamo la stessa lampada catalitica. la mia in un modello più vecchio. Concordo in pieno sull’inconveniente consumi, visto anche il costo non proprio contenuto delle essenze. ti diró, ho anche provato essenze non originali e più economiche ma non hanno efficacia. Adoro avere un buon odore in giro per casa, ma a detersivi sono poco varia: ammoniaca – alcool e pochi altri … mi concedo solo uno strappo per l’ammorbidente… “quei” cristalli profumano la biancheria in modo insuperabile. Resistono una stagione intera!
    ti invio su pinterest un link per profumatori di ambienti, ma non ho provato. se provi fammi sapere 😉
    uso spesso la classica pentolina di acqua a bollire con limone o cannella o rosmarino eccetera. ottima anche post cucinato!
    a presto cla

    1. Sul fronte lampada sono d’accordo, le essenze originali sono le migliori, sia come aroma che come efficacia.
      Quanto ai detersivi, l’ammorbidente l’ho proprio eliminato del tutto causa dermatite allergica della figlia, e per tutto il resto sono passata al biologico, che di profumo proprio non ne lascia 😦

  2. Anche io cerco di usare prodotti biologici, a basso impatto ambientale e, su questo non transigo, non testati su animali. Purtroppo molti profumatori per ambiente o per biancheria non rispondono a queste caratteristiche, tuttavia mi trovo molto bene con un detersivo per bucato al marsiglia gradevolmente profumato prodotto da una nota marca (non so se posso dire quale!) che è certificato a impatto ambientale zero e non testato su animali. Della stessa linea uso anche il detersivo per pavimenti e per piatti, nonchè svariati prodotti per il corpo. Per profumare l’ambiente uso spesso gli oli essenziali nel diffusore, perchè anche questi si trovano biologici, e un paio di gocce profumano in maniera molto gradevole. Per mantenere il profumo della biancheria in cassetti e armadi (e proteggere i capi dalle tarme) confeziono ogni anno i sacchettini con la lavanda secca, a cui aggiungo due gocce di olio essenziale sempre alla lavanda per intensificare l’azione, però confesso che per maggiore sicurezza metto anche qualche antitarme commerciale, che anche se non risponde ai miei criteri “etici” almeno contribuisce a profumare i capi (ne ho trovato uno con una fragranza che adoro).

    1. Mi hai decisamente incuriosita, se vuoi mettere la marca va benissimo, io di solito non lo faccio per filosofia personale, ma non mi crea assolutamente problemi se qualcuno ha buoni suggerimenti da condividere: vai pure tranquilla!
      Sul resto, i diffusori di essenza che ho avuto in passato avevano la fiamma, quindi li ho esclusi per lo stesso motivo delle candele; avevo anche provato dei dischetti di terracotta da bagnare con l’olio essenziale e disseminare per casa ma l’effetto era davvero effimero, quindi ho lasciato stare.
      Sul fronte biancheria, ho usato i sacchettini di lavanda letteralmente per decenni, tanto che alla fine mi è proprio venuta voglia di cambiare. Non escludo però di riutilizzarli in futuro, devo avere ancora da qualche parte i sacchettini in garza che avevo cucito apposta. Altra strategia che ho provato è stata riempire cassetti e armadi di saponette artigianali, ma anche lì l’effetto non era per niente duraturo, purtroppo. Insomma, alla fine o uso il gesso spruzzato con il mio profumo del momento o lascio perdere…

      1. La marca dei prodotti per la casa è I Provenzali, insieme ad un’amica ne ordiniamo una bella scorta direttamente da loro, c’è una cifra minima da raggiungere per l’ordine ma se si fa in due si riesce benissimo, anche perchè sono prodotti che durano (in particolare il detersivo per pavimenti è delicatamente profumato ai fiori mediterranei e lo adoro).
        Anche per i prodotti per il corpo sono validi, anche se in questo campo uso in prevalenza quelli dell’Erbolario (la stessa marca fa anche i profumatori da ambiente coi bastoncini, che sono ottimi).
        Il diffusore con la candelina è posizionato ben in alto, lontano dalle manine birbanti di mio figlio di quattro anni nonchè dalle zampette a volte maldestre dei tre gatti, poi a breve arriverà un altro bebè quindi c’è poco da stare tranquilli!!!
        Ho provato anche io i dischetti di gesso o di terracotta e concordo con te, ed anche le saponette durano veramente poco, però i sacchettini di lavanda, una volta persa la loro fragranza decisamente predominante, possono essere bagnati con oli essenziali al profumo che preferisci e quindi usati come basi come i dischetti di terracotta, ma almeno gli oli durano molto di più (ecco, non so se si possano usare gli oli sui dischetti, non ho mai provato…)

        1. Dei Provenzali uso il sapone per le mani perché è totalmente biodegradabile, i prodotti per la casa non li ho nemmeno mai visti: magari al prossimo giro di spesa cerco con più attenzione…
          Anch’io uso molti prodotti dell’Erbolario, profumatori a bacchette compresi: al momento ne ho in bagno uno all’edera, buonissimo 🙂
          Per la terracotta, io la usavo proprio con le gocce di olio essenziale ma solo appoggiati su piattini, perché mi avevano detto che potevano sporcare: quindi tu usi l’olio anche per i sacchettini che metti nella biancheria? E non succedono guai?

          1. in effetti i prodotti per la casa si trovano raramente e costano molto, è il motivo per cui conviene farne un po’ di scorta ordinandoli direttamente da loro, io come ti dicevo mi associo ad un’amica o anche a mia mamma per raggiungere l’importo minimo (che comunque comprando anche i prodotti per il corpo si raggiunge facilmente – pubblicità per pubblicità aggiungo che shampoo, detergente intimo e detergente antibatterico per mani e viso sono meravigliosi).
            In ogni caso anche la Coop fa alcuni prodotti per la casa ecologici, forse quelli li trovi più facilmente (il detersivo per pavimenti a me piace molto, ma lo uso poco perchè avendo il legno a terra prediligo il marsiglia).
            Fino ad ora non mi sono successi guai con gli oli essenziali nei sacchettini di lavanda secca, anche perchè cerco di posizionarli non proprio tra un capo e l’altro ma magari in piedi sul lato del cassetto o in un angolino vuoto dei ripiani dell’armadio. Credo però che poche gocce circondate da fiori secchi di lavanda e dalla garza dei sacchetti siano abbastanza sicure (perlomeno ad oggi sono stata fortunata).

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