
Il risveglio del primo maggio è stato bellissimo: dopo due giorni di autentico diluvio, splendeva finalmente un sole stupendo.
In quattro e quattro otto ho organizzato un po’ di viveri e deciso: si parte, è la giornata perfetta per un picnic in collina!
Credo di avervi già raccontato più volte del mio cestino da picnic , acquistato circa vent’anni fa, amorevolmente corredato e mai – dico mai – utilizzato. Bene, mi sono detta, è la volta buona che ce la faccio a toglierlo dalla naftalina. Ho finalmente tutto quello che serve per fare un vero picnic senza diventare matta e, soprattutto, senza trasformare il recalcitrante marito in un facchino: un prato a due passi da casa, la comodità di una cucina per preparare tutto, e anche se il cestino è per due basta aggiungere dei piatti bianchi e il gioco è fatto.
Eccolo qui, il mio cestino. Molto british, non trovate?

Al suo interno, piatti in autentica porcellana inglese bianchi e blu con l’immancabile tazza da tè (niente bicchiere perché per acqua e bibite preferisco le bottigliette, rigorosamente in vetro), posate e tovaglia coordinate.

I piatti.

Sognavo esattamente un quadro del genere, accompagnato da un’insalata di pasta, dei sandwich, qualche dolcetto e un ottimo tè.

Purtroppo, una volta arrivati in collina i miei sogni si sono miseramente infranti. Il prato era zuppo per la pioggia dei giorni precedenti, e giusto all’ora di pranzo il sole ha lasciato posto ad un cielo che non prometteva nulla di buono.

Alla fine siamo riusciti comunque a mangiare all’aperto, ma seduti alla solita tavola: e ringraziare che il temporale ci ha fatto la cortesia di passare senza fare danni. Insomma, ancora una volta il povero cestino se ne è tristemente tornato nell’armadio. Ma ci riprovo, eccome se ci riprovo…
Che meraviglia questo cesto da picnic! La coperta coordinata alle ceramiche bianche e blu è una vera chicca! Forza, prima o poi tornerà il sole…
Si, prima o poi tornerà 😉
il tuo cestino merita un sole stupendo. quindi attendiamo foto con briciole molliche e formiche 😉 a presto cara!
Le formiche sono il meno: vedessi che cavallette ci sono nel prato, sono grandi come canguri 😦
no allora io non ce la potrei fare. le cavallette no. l’estate dopo il terremoto qui arrivó anche l’orda di cavallette. in macchina sbattevano ai vetri al parabrezza….scene bibliche . da allora non ce la faccio le odio
Beh per fortuna non sono quelle orrende, diciamo piuttosto dei grilli-grillini-grilloni prevalentemente verde prato. Anche simpatici, nel loro genere, che purtroppo non è il mio 😦
uh beh si è capito che non è nemmeno il mio? 🙂
Nel suo minimalismo, impeccabile direi. In questi tempi di appiattimento del gusto che vede l’onnipresenza dell’abominevole finto shabby chic, un bel ritorno al classico cestino all’inglese mi sembra quanto mai opportuno.
Sempre troppo buono 🙂
Comunque condivido, meglio un classico un po’ retro ma autentico di un modaiolo spinto, soprattutto se – ahimè – anche tarocco…
Ti stai Csabizzando? 🙂
Uè, piano con le parole 😉
Guarda che quando la sottoscritta assemblava questo cestino, qualcun altro si occupava di ben diverse faccende 🙂 🙂 🙂
IHIHIHIHIHI! 😉