
Alla casa in collina, poco dopo il tramonto, il limitare del bosco si accende di mille minuscole lucine svolazzanti. E’ la nostra piccola magia di mezza estate: infotografabile, purtroppo, almeno per un’impedita come la sottoscritta, ma credetemi, un vero incanto. Vedere la silenziosa danza delle lucciole nella luce del crepuscolo è davvero meraviglioso, uno dei doni più preziosi di questo strano posto dove ci rifugiamo ogni volta che è possibile.
Ricordo ancora la prima volta che ho visto le lucciole. Ero a una festa di nozze, in compagnia del mio futuro marito, una sera di inizio estate. Il ricevimento si svolgeva all’aperto, nel parco di una grande villa in riva al fiume. Ad un certo punto della (interminabile) serata, uno degli amici seduti al nostro tavolo si è allontanato per fare due passi. E’ tornato con stampato in volto il sorriso di un bambino. Ci ha invitati a seguirlo, raccomandandoci di stare in silenzio; abbiamo camminato quasi dieci minuti lungo un sentierino che portava verso il fiume. Faceva un buio pesto, e la faccenda stava diventando un po’ inquietante, quando le abbiamo viste: saranno state migliaia, invadevano i cespugli cresciuti lungo l’argine creando un autentico firmamento di minuscole fiammelle svolazzanti. Sono rimasta a bocca aperta, incantata come una bambina davanti alla più meravigliosa delle magie: ne ero certa, avevo visto le fate!
Lo so, non erano fate, erano insetti: per essere precisi, coleotteri della famiglia dei Lampiridi. Però davvero, se devo pensare a un volo di fate (creature che adoro da sempre) non mi viene in mente un’immagine migliore.
Dopo quella volta, non le ho più viste per anni. Come sappiamo, purtroppo l’inquinamento è incompatibile con la vita di questi insettini. Ritrovarmeli alla casa in collina è stato un dono meraviglioso, e cenare guardando la valle che si rabbuia poco a poco mentre le loro piccole luci scintillanti si fanno strada sul limitare del bosco è un incanto che non ha fine.

Non potendomi portare questa magia a tavola (le lucciole, giustamente, stanno alla larga dagli umani), ne ho cercato un dignitoso surrogato: mi piace disporre lungo l’asse centrale del tavolo una composizione di piccoli vasi in vetro già appartenuti a marmellate, sughi etc., di fogge e misure diverse, illuminati da tante piccole tealight bianche. Non è proprio come un volo di lucciole, ma crea comunque una bellissima atmosfera che concilia molto le chiacchiere del dopocena. Anche qui, purtroppo non ho foto: per avere un’idea dell’effetto finale, veramente molto suggestivo, vi rimando comunque a questa immagine.
E voi, amate le fate? Se la risposta è sì, provate a guardare qui: penso che vi piacerà.