E così anche quest’anno è arrivato Settembre. Ne ho sempre amato la dolcezza, fatta di aria che pian piano si rinfresca, di luce che si fa più calda e soffusa, di profumi e colori che cambiano.
Certo, con l’estate bizzarra che abbiamo appena trascorso, i doni di settembre sono meno evidenti. Non mancano, tuttavia, ed uno dei più graditi – almeno per me – è la possibilità di prolungare un poco la presenza in casa di uno dei miei fiori preferiti, l’ortensia. La trovo meravigliosa, di una delicatezza e di un’eleganza veramente senza tempo. Per questo, nonostante la mia assoluta predilezione per i fiori freschi, è l’unico fiore che non mi dispiace essiccare. Se anche a voi le ortensie piacciono in modo particolare nell’ultimissima fase della fioritura, cioè quanto il loro colore vira al verde chiaro, la fine dell’estate è il periodo ideale per procedere.
Ci sono diversi metodi per essiccare le ortensie, alcuni molto semplici, altri più elaborati: e poiché come sapete a me piacciono le cose semplici e rilassate, anche in questo caso ho scelto la via più facile. Innanzi tutto servono delle ortensie appena tagliate, con il gambo un poco più lungo di quanto ci servirà alla fine del procedimento. Come potete vedere, grazie alla pioggia di queste settimane alla casa in collina non ho avuto che l’imbarazzo della scelta.

Si mette quindi il ramo fiorito in un vasetto con dell’acqua, avendo cura di verificare che il gambo non sia immerso per più di due-tre centimetri. Il tutto va sistemato in un angolo della casa fresco e arieggiato, lontano da fonti di calore e soprattutto dalla luce diretta del sole.

Man mano che l’acqua evaporerà (mi raccomando, vietato rabboccarla!) si vedrà il fiore essiccare mantenendo pressoché inalterate forma e colore. Nel giro di una settimana al massimo, si potrà gettare l’acqua, tagliare la parte di gambo eventualmente danneggiata dall’acqua e sistemare le ortensie come meglio si preferisce: si deve solo fare molta attenzione a maneggiarle, perché come tutti i fiori secchi sono estremamente delicate.

Nel mio caso, le avevo inizialmente sistemate in sala, sulla credenza. Ora però sono in camera, perché hanno dovuto cedere il posto al risultato di un attacco di autentica follia. Quale? Ve lo racconterò nei prossimi giorni…
Allora aspettiamo con ansia, di capire questo attacco di follia. Buona giornata.
Sto cercando di fare delle foto decenti 😉