Viaggiare, Volersi bene

Londra. Prologo

©acasadibianca
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L’ultima volta era stata sei anni fa, con i bambini piccoli ma non tanto da non innamorarsi di questa città meravigliosa. Avevamo parlato tante volte di tornarci, e finalmente ci siamo riusciti, come regalo di fine scuola (a proposito: qui si cominciano medie e liceo, aiuto!).

Vivaci e ambiziose le aspettative di tutti: evaso la volta precedente il tema “mete obbligate per i turisti al primo giro” questa volta ci siamo mossi più liberamente, decidendo giorno per giorno cosa fare e cosa vedere. Un’intera giornata è stata dedicata ad Harry Potter, prima con la gita agli Studios e poi a King’s Cross, per le foto di rito al binario 9 e ¾: ma di questo vi racconterò in un post a parte.

Anche questa volta il tempo è stato particolarmente clemente, tiepido e senza pioggia. All’arrivo, la città ci ha accolto con il sole.

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Purtroppo è durato poco, ma Londra ha un suo perché anche sotto le nuvole.

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Immancabili le passeggiate nei parchi. St. James Park, a due passi dall’albergo, è stato il più gettonato.

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Regent’s Park, dove abbiamo foraggiato gli onnipresenti scoiattoli (che non ho fotografato…).

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Kensington Gardens, con pellegrinaggio della sottoscritta alla fontana dedicata a Lady D, che ho potuto finalmente percorrere a piedi nudi senza preoccuparmi di doverci ripescare qualche figlio: acqua decisamente fredda, ma un’emozione bellissima!

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Fondamentale la sosta alla statua di Peter Pan: chi di noi, in fondo, ha veramente voglia di crescere?

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Altra cosa che non ci siamo fatti mancare, i mercatini. Ho lasciato il cuore su questo banchetto all’Old Spietafield Market: accidenti all’idea di viaggiare solo col bagaglio a mano e all’impossibilità di trasportare oggetti appuntiti!

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Incredibile ma vero, c’è stato anche tempo per lo shopping: ma di quello,  dell’esperienza del primo viaggio gluten free e di una bellissima mostra di abiti da sposa, vi racconterò nei prossimi giorni.

2 pensieri su “Londra. Prologo”

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