
L’arrivo della stagione fredda concilia come non mai gli inviti casalinghi. Come ci siamo già detti più volte, uno dei modi di ricevere più facili e piacevoli è il tè. Basta davvero poco: una buona miscela preparata a dovere, una torta semplice e casalinga, qualche dolcetto e – se piace – una piccola scelta di delizie salate.
Come sapete, non sono per nulla favorevole al tè preso sul divano, che costringe a imbarazzanti equilibrismi per reggere tazza, cucchiaino, tovagliolo, piattino della torta etc. senza imbrattare gli abiti o, peggio, i cuscini di chi ci ospita. Per me il tè è un rito che richiede una tavola opportunamente apparecchiata, dove consumare la bevanda e le bontà che la accompagnano in comodità e relax, godendo serenamente della compagnia degli amici.
Vi propongo quindi un esempio di quella che è per me la tavola per un tè autunnale, tutta giocata sui toni di questa stagione. Ho messo assieme tazze color avorio col bordo dorato, posate effetto madreperla, piccoli bicchieri etnici (perché no?) e piattini da dolce che sono un autentico cimelio di famiglia: sono francesi, risalgono alla fine dell’Ottocento e sono tutto ciò che resta del servizio buono di una delle bisnonne.
Avendo, come noto, un tavolo abbastanza delicato, non posso rinunciare a coprirlo: ecco come gestisco l’amata tovaglia da tè della mia bisnonna, che non ha esattamente le misure giuste per la mia tavola. Mi sembra una soluzione dignitosa, che ne dite?

Quando lo spazio non manca, posiziono il piattino per il dolce in centro, la tazza in alto a sinistra e il bicchiere a destra; il tovagliolo, in questo caso di carta visto che quelli originali sono andati perduti, sta sempre alla sinistra del piatto; in assenza di coltello, la forchettina per il dolce e il cucchiaino stanno invece sulla destra, pronti per la mano che li userà.

In caso di spazio più limitato, invece, la tazza si può sovrapporre al piattino da dolce: una soluzione molto british, comoda e allo stesso tempo elegante.

Sulla tavola non possono ovviamente mancare zuccheriera (due, se proponiamo diversi tipi di zucchero) e lattiera. Da non dimenticare, ovviamente, acqua e succo di frutta o spremuta. In entrambi i casi, vietate le bottiglie di plastica! Una bella brocca o una bottiglia in tono danno alla tavola tutto un altro aspetto.

Per i dolcetti o i sandwich ho scelto invece un piatto ovale inglese, dal decoro tipicamente autunnale per soggetto e colore.

Abbinare a tazze neutre piatti e bicchieri delicatamente ornati è un buon modo per dare un tocco di vivacità alla tavola senza ingombrarla di troppi elementi decorativi, consigliabili solo in caso di grande disponibilità di spazio. Se invece la loro presenza va a discapito della piacevolezza dello stare a tavola è decisamente meglio evitare, e accontentarsi di un contesto magari meno scenografico ma più gradevole da vivere.
Una meraviglia! 😉
Grazie :*
Immagino ci sia qualcuno che si aspetti un mio intervento, visto l’argomento… 😉
Ovviamente sì 😉
Non posso che concordare su molti dei suggerimenti di Donna Bianca, oltreché lodarne apertamente altri.
Sicuramente concordo sul fatto che il tè non si sposi con divani e poltrone (a meno che non lo stiamo sorbendo per nostro conto, magari con un libro in mano) e tra i dettagli apprezzo l’assenza del limone.
Ma, soprattutto apprezzo e concordo sulla filosofia di base: curare tutti i dettagli, ma non per questo dimenticare che se tutto questo rischiasse di andare “a discapito della piacevolezza dello stare a tavola”, ci si debba accontentare sempre “di un contesto magari meno scenografico ma più gradevole da vivere”.
Grazie caro sei sempre gentilissimo. Sono contenta di saperti della mia stessa opinione: vedo un po’ troppo spesso tavole meravigliose ma impraticabili, che certamente sullo schermo faranno più figura delle mie, ma all’atto pratico non so quanto renderebbero piacevole la convivialità. Ed è di questo, più che del fare scena, che un buon padrone di casa dovrebbe preoccuparsi, no?