
Non so come, ma ce l’abbiamo fatta. All’interno di un fine settimana dove è successo di tutto (e non lo dico per dire), siamo anche riusciti a mettere in piedi i primi addobbi. Ha del surreale pensare ad albero & affini quando fuori ci sono 14 gradi e devono ancora finir di cadere le foglie, ma tant’è: ieri era l’8 dicembre, e come da tradizione abbiamo iniziato a vestire a festa la casa.
Come lo scorso anno, ci si è posto il problema del cane. Ninni non è più una cuccioletta, ma è comunque giovane e piena di energie. Abbiamo quindi nuovamente escluso di mettere il presepe al suo solito posto (in pratica, esattamente ad altezza cane), e quindi lo faremo – spero già stasera – di nuovo in versione ridotta sopra una mensola: non troppo visibile, ma al sicuro da nasi e zampette curiose…
Nonostante la presenza del molesto quadrupede suggerisse prudenza anche in questo campo, non ho invece assolutamente voluto rinunciare di nuovo all’albero: lo scorso anno avevo retto lo shock perché sapevo che avremmo passato tutte le feste in collina, ma quest’anno il Natale sarà in città e senza albero, che Natale sarebbe?
Pensa e ripensa, abbiamo optato per una soluzione che esteticamente non sarà il massimo ma dovrebbe evitare disastri. Ecco quindi, signore e signori, l’albero anti-cane, infrattato tra i divani e addobbato rigorosamente dagli 80 centimetri in su; sono state ovviamente escluse tutte le decorazioni troppo fragili (non si sa mai), e pesantemente ancorate ai rami quelle più delicate: il risultato non è esattamente quello dei miei sogni, ma me lo faccio andare bene così.

Questo l’effetto in notturna: non male, in fondo…

Abbiamo ovviamente applicato la nostra collaudata tecnica per decorare al meglio l’albero (chi volesse ripassare nel dettaglio, la trova qui): prima luci e nastri, quindi addobbi grandi, infine addobbi piccoli. Il tono predominante è sempre l’abbinamento tra avorio e oro, ma con qualche tocco di rosso.


Ovviamente il contributo dei ragazzi non è mancato, se pur con le “meravigliose” novità portate dall’adolescenza. Per esempio, se il figlio ha cercato ancora con impazienza il suo cavallino dorato limitandosi a bofonchiare un “è un po’ da piccoli, ma gli sono affezionato”, la figlia, messa davanti ai gufetti e ai nidi che fino all’anno scorso le facevano brillare gli occhi, dall’alto del suo magnifico look new-grunge (o hipster, o indie, dipende dalla giornata, ma sempre modello “scappata di casa” è…) ha sentenziato “Oddio, ma come faceva a piacermi ‘sta roba?!?”. Che dire, si annunciano anni magnifici…

In compenso si sono entrambi entusiasmati per l’immancabile tocco trash. Dopo anni di lavoretti scolastici tenerissimi ma esteticamente improbabili, quest’anno è il turno di un souvenir dell’ultimo viaggio londinese: direttamente dagli Harry Potter Studios, nientemeno che lo stemma di Hogwarts!

A questo punto mi chiedo: cosa mi toccherà appendere l’anno prossimo?
Ciao DB molto bello il tuo albero…seppur nascosto fa la sua giusta figura. Noi abbiamo anticipato tutti i tempi e lo abbiamo preparato domenica scorsa…questo weekend lungo siamo stati dai miei per il compleanno del mio fratellone, proprio ieri (di solito a casa della mami facevamo l’albero solo il giorno prima per averlo pronto per la doppia festa :-D). Da quando ho i piccoli i primi di dicembre già’ cerchiamo di preparo, così da goderlo per un po’ visto che poi ci trasferiamo dai miei per le vacanze scolastiche :)! Il nostro ancora abbonda di mille colori e soprattutto pupazzetti a tema…più che del cane mi devo preoccupare del mio quattrenne che, mentre gli anni scorsi lo snobbava un po’, quest’anno e’ diventata una continua tentazione e il fratellone che lo sgrida :)!!! Molto “alternativa l’ultima decorazione ;)! Buona giornata Luisa
Ecco, noi abbiamo avuto la geniale idea di prendere il cane appena un paio d’anni dopo che era finito il periodo critico dei figli: della serie, facciamoci del male 😦 !
Articolo divertentissimo, bella la storia di questo albero che si adatti alla mascotte di famiglia e ai figli adolescenti. Io ho appena iniziato ad avere questi problemi, con mia figlia che appena ci giriamo dall’altra parte si avvicina all’albero per staccare qualche addobbo… ovviamente tutte le decorazioni che possono rompersi sono rimaste in cantina, e credo ci rimarranno ancora qualche anno!
I figli adolescenti sono uno spettacolo e un disastro assieme, devo dire che con loro non ci si annoia mai 😉
Quanto al resto, al momento cane e albero si ignorano: se continua così, l’anno prossimo si potrebbe quasi pensare ad un ritorno alla normalità 😉
Che bell’albero! Se il tuo è a prova di cane, il mio è a prova di bimba-peste. Ma magari fosse così bello:sarà che sono negata per gli addobbi natalizi,sarà che erano almeno dieci anni che non ne allestivo uno,ne è venuta fuori una roba stile anni ’70. Hai presente quelli con le pagliettine dorate e rosse che fanno tutto il giro dell’albero? Mah! Però gli ho messo su delle lucine psichedeliche da p-a-u-r-a! Sono un deterrente anche per la bimba,che ne rimane ipnotizzata e desiste da qualsiasi azione vandalica. Il presepe invece lo smonta e rimonta tutti i giorni. Non so se il bue e l’asinello arriveranno al Natale.Baci!
Ah, ma guarda chi ti ho stanato con questo post! Bentornata Elvira!
Le pagliettine rosse e oro, quanti ricordi! Comunque sei molto trendy, sai, gli anni Settanta vanno alla grande: e poi vuoi mettere, la soddisfazione di un albero autenticamente vintage 😉 ?
Sul Presepe, tanti auguri a bue e asinello: però dimmi che oltre a saccheggiare i personaggi la ragazza ne aggiunge anche di improbabili, non posso essere l’unica che tra le pecorelle si trovava i dinosauri 😦
Noi siamo per l’accoglienza senza discriminazioni,quindi nel mio presepe hanno trovato rifugio politico Capitan America,Thor e Spiderman.La bimba ha ‘sta fissa dei personaggi di Avengers e le bambole le ha momentaneamente accantonate. Però diciamolo,il presepe con gli intrusi è sicuramente più divertente. Il Natale in verità a me personalmente ha sempre messo addosso una grande tristezza,ma da quando mi è nata la figlia,ovvero dal 24 Dicembre del 2012,ho un motivo più che valido per rallegrarmi delle feste imminenti. Condivido il pensiero di chi è ormai insofferente per gli inviti mai ricambiati.Vogliamo anche parlare dei regali fatti per dovere,di quelli ricevuti che sanno di riciclo lontano un miglio,o di tutte le ipocrisie che riserva il Natale? Faccio un breve elenco delle situazioni tipo che mi capitano ogni anno,e che cerco invano di fuggire come la peste:
1)Telefonate da conoscenti/parenti che non ti considerano per 364 giorni l’anno e il giorno di Natale ti ammorbano per un’ora e mezza.Minimo.
2) Il regalo all’amica che puntualmente te lo fa ogni santo Natale,e che tu ricambi nella speranza che l’anno successivo si presenti con cose meno inutili della sciarpa bianca sintetica,dell’incenso per ambienti al mandarino o del gloss rosa acceso da borsetta.
3)La ricerca del regalo per la cognata che vuole solo roba firmata,e costringe te,che ormai tieni famiglia, a sbatterti a destra e sinistra per cercare di fare bella figura con una spesa contenuta.Cognata ti odio. E non solo a Natale. Sappilo
4)Le varie associazioni pro vita,pro cani,pro gatti,pro ricerca,che ti si piazzano all’uscita del centro commerciale e non ti lasciano guadagnare la via di casa senza averti venduto la stella di natale,il bonsai o la bambola fatta solo con materiali di recupero. Se ti va bene. Se ti va male ti estorcono una donazione da minimo 15 Euro,senza neppure darti in cambio uno straccio di ricevuta o quello straccio di bambola.
Ce ne sarebbero molte altre,ma non vorrei contagiarvi con il mio pessimismo.Me le riservo per il prossimo commento.
Nell’ordine: grazie al cielo ho pochi parenti, e comunque le telefonate annue di solito toccano a mia mamma; ho qualche amica del genere ma per fortuna ho imparato a contenere i danni. La cognata molesta per fortuna mi manca, e comunque chi pretende il regalo firmato merita di ricevere esclusivamente cose no logo, proprio per principio. Le associazioni si possono serenamente mandare a stendere, anche perché quelle serie di solito non stalkerano il prossimo per fargli scucire denaro. C’è poco da fare, per godersi davvero il Natale bisogna essere un pochino cinici: anche difendersi dalle situazioni sgradevoli è volersi bene 😉
eccoti ritornata 😀
senti ma il tuo albero è splendido, con le lucine poi… io da tempo ho abbandonato la sfida, per via dei gatti ma soprattutto perché da qualche anno lo spirito del Natale non entra in me. comunque qua da te scopro un mondo nuovo, per il montaggio dell’albero facevo il contrario, ma sicuramente ha più senso la tua procedura. magari se mi tornasse la voglia…
Sul fronte gatti + albero di Natale, ti ripropongo questo imperdibile cartone http://www.simonscat.com/Films/Santa-Claws/
Per il resto, le feste di fine anno sono un periodo particolare: a me piacciono molto ma capisco sinceramente anche chi non ci impazzisce, soprattutto visto che ormai si inizia a parlarne a settembre. .. ora di dicembre credo sia stufo anche il più accanito natal-dipendente!
😀 😀 Simon’s Cat è un must a casa mia, specie uno dei primissimi cartoon con il gatto che sveglia Simon a suon di randellate che non è un’invenzione ma storie vissute quotidianamente anche qua. ecco si io sono infastidita dall’anticipo assurdo ma ho speranze che qualcosa cambi, quest’anno Ikea di Ancona ha dato pochissimo spazio al Natale e con grande ritardo. evvai!
poi se ti devo dire mi sono stufata man mano, cioè io organizzavo cene, pranzi etc etc con 10-12 persone a tavola (amici e parenti) e mai una volta che ciò sia stato ricambiato. MAI
Tasto dolentissimo, quello degli inviti non ricambiati… credo sia un dato che accomuna molte frequentatrici di questo blog, ne abbiamo parlato spesso: personalmente ho smesso di farci caso, ormai ho capito come gira e A) non faccio più inviti “per dovere”, B) poiché invito solo e soltanto perché mi piace, mi godo la serata e non ci penso più 😉
concordo anche io non faccio inviti per dovere, però magari se in un certo periodo non ho tempo o modo se mi invita qualcun altro sono anche felice.
Ah quello anch’io, ma quando capita è un evento: da quando abbiamo anche il problema della celiachia, poi, non ne parliamo. ..
Vorrei solo tornare bambina per rivivere i natali spensierati di un tempo..ricordo quando non dormivo la notte per poter vedere babbo natale adesso non dormo la notte per i pensieri
Siamo in due 😦
Evito di ammorbare il blog con le mie disgrazie, anche perché lo voglio proprio mantenere come un piccolo spazio di serenità, ma è veramente un periodaccio…
Anche sul mio blog evito, ma la vita è proprio dura.
A chi lo dite…… 😦
Ho visto, e mi dispiace tanto. Ti avevo anche scritto ma non so se la mail ti è arrivata…
Facciamoci coraggio e speriamo in un futuro migliore
Già…
Ho visto solo oggi la mail..ti ho risposto.
Anch’io 😉