
E anche questa è fatta: archiviato anche il Natale 2014!
E’ andato tutto bene, una bella giornata serena, e soprattutto siamo stati tutti assieme: viste le premesse, è stato senza dubbio questo il dono più grande.
Come promesso, vi posto qualche foto delle mie tavole.
Iniziamo dalla Vigilia. Come previsto, tovaglia austriaca color burro, piatti inglesi con decoro in rosso e piccoli segnaposto natalizi. Si è cenato a lume di candela, ovviamente: altrimenti, che Vigilia sarebbe stata?

La mattina di Natale invece è stato il color avorio a farla da padrone, abbinato all’oro e a qualche piccolo tocco di colore. Avorio la tovaglia, color oro i sottopiatti, avorio e oro i piatti: un trionfo di luce, spezzata in mille raggi dai miei adorati bicchieri veneziani e riflessa ancora nell’argento un po’ fané delle posate (che ci volete fare, mi piacciono così…) e dei dettagli della tavola.

Ed ecco un paio dei miei angioletti segnaposto in legno dipinto: dopo anni di meline dorate, avevo proprio voglia di cambiare.


Questo invece un primo piano del centrotavola, che ha allietato sia la sera della Vigilia che il pranzo di Natale: un po’ imponente per la Vigilia, ma necessario a Natale, perché qualunque altro decoro si sarebbe smarrito, su una tavola così grande.

Qui una panoramica della tavola dei ragazzi, allegra e colorata

A ciascuno, come ogni anno, il suo tradizionale segnaposto


Mi ha fatto molto ridere il fatto che, mentre i piccoli hanno subito riconosciuto il loro segnaposto, i “grandi” hanno iniziato a biascicare una serie di “mah, boh, chi si ricorda, sì, insomma, era un coso natalizio…”. Crescono, c’è poco da fare: mi sa che l’anno prossimo almeno un paio di loro cambieranno tavola!

Chiudo con un tè per due che io e mio marito ci siamo regalati ieri pomeriggio. Niente di che, solo una piccola pausa di ristoro al termine di una bellissima quanto gelida passeggiata fuori porta con la nostra Ninni che, per temperatura e umidità, mi ha ricordato la ricetta del buon Blasé per il tè perfetto.
La ricordate? “Se volete ottenere un ambiente ottimale per godere del tè dovete innanzitutto mettervi comodamente seduti in un posto privilegiato della casa, dove la tranquillità e la calma eleverà il momento a una dimensione speciale. Per avere i migliori risultati potete prima portare una borsa pesante della spesa – o a spasso il cane – sotto una fredda pioggia battente per almeno mezz’ora. Questo renderà il gusto del tè un’esperienza trascendentale”. Confermo.
Bellissime le tue tavole! Mi piacciono molto gli abbinamenti di colori che hai scelto, festosi e raffinati, e anche i segnaposto (sia gli angioletti di legno che i cavallini della vigilia) sono molto belli.
Stupenda la premessa di Blasé per il tè perfetto, applicabile a tutti i piaceri della vita del resto!
Vero. Blasé è un saggio, oltre che un vero signore. Mi spiace che si faccia sentire così poco, ma che ci vuoi fare, il mistero fa parte del fascino del personaggio 😉
bellissime tavole, le avevo viste su Instagram e già apprezzate molto. sai che mi hai fatto un regalo? 😀
attraverso le cose che scrivi, il tuo amore per la casa e le feste, la passione che metti nel far si che tutto sia perfetto e l’amore con cui avvolgi i tuoi cari nell’atmosfera natalizia ho capito che devi riappropriarmi di questa festa perché sono uscita dalla maratona 24-25-26 più week end con una depressione paurosa. colpa di parenti sciatti e anche una anche scocciata, cioè la moglie di mio fratello la quale comportandosi come si comporta sta privando il suo bambino di tutta la magia del periodo.
Ti ringrazio di questo bellissimo commento, mi hai commossa, davvero. Riappropriarsi del Natale mi sembra un obiettivo meraviglioso, e a maggior ragione se ci sono bambini di mezzo che non lo vivono con la necessaria serenità: e guarda che da questo punto di vista una zia può fare moltissimo.
Ma questi sono discorsi che meritano più di una risposta ad un commento: quindi torna a trovarmi, perché prestissimo ci sarà un post tutto per te 🙂
ti dico solo ancora una volta grazie 🙂