
In un dolcissimo commento lasciato allo scorso post, Marina – che ringrazio davvero di cuore – mi ha scritto che il racconto del mio Natale le ha fatto sorgere il desiderio di riappropriarsi della gioia di questo periodo, e a maggior ragione dopo l’ultima esperienza familiare vissuta – se ho ben capito – in modo molto poco entusiasmante. In più, Marina è preoccupata per il suo nipotino, perché sa benissimo quanto sia importante respirare un po’ di magia del Natale negli anni dell’infanzia, e le dispiace vederlo privato di questa possibilità.
Quanto hai ragione, Marina! Io per prima non avrei questo amore per il Natale se non ne avessi vissuto la magia quand’ero bambina. Ma di questo non devo ringraziare solo i miei genitori. Il pranzo di Natale, infatti, il più delle volte si faceva – indovina un po’? – dagli zii, che pur non avendo una casa particolarmente grande riuscivano a mettere a tavola venticinque persone senza fare una piega. Aprivano in salotto il tavolo da ping pong, lo coprivano con due belle tovaglie camuffandone la giuntura con candele e altre decorazioni, apparecchiavano mismatched (alias “scompagnato ma con gusto”) e da una cucina minuscola usciva ogni ben di dio: dulcis in fundo, in tutto questo caos la zia non era mai stressata, anzi, era il ritratto dell’allegria.
Sono ricordi pieni di gioia e magia, fonte di un insegnamento prezioso che mi accompagna ancora adesso. Per questo, cara Marina, trovo bellissimo e generoso che tu voglia riprenderti lo spirito natalizio e regalarlo anche al tuo nipotino: la zia è una seconda mamma, una guida e un’amica, la figura perfetta per trasmettere ricordi meravigliosi. Si può fare? Certo che sì, e secondo me questo è il momento perfetto per iniziare a pensarci.
Non ti parlerò, ovviamente, di come coltivare le relazioni familiari: non mi permetterei mai, e comunque sono sicura che non avrei niente da dire che tu non sappia e non faccia già. Mi limiterò quindi a quello che è l’argomento di questo blog, quindi il creare l’atmosfera più accogliente a casa e a tavola.
Per cominciare, ti consiglio di “buttarti avanti”. Pensa innanzi tutto a come lo vorresti, il tuo Natale, e guardati attorno. Come suggerivo già l’anno scorso, questo è il periodo ideale per saccheggiare i reparti di articoli natalizi a prezzi davvero convenienti. Soprattutto in questi primissimi giorni, si trova di tutto: non solo addobbi, ma anche tovaglie e altri tessili, piatti, bicchieri, candelieri e segnaposto. Da tenere d’occhio anche le offerte on line: le più importanti marche di ceramiche e porcellane inglesi e tedesche hanno già iniziato i saldi invernali, e facendo un po’ attenzione ai costi di spedizione è davvero una buona occasione per farsi un bel regalo.
Sì, perché per ricreare una magia da regalare a chi amiamo non c’è alternativa che partire da noi stessi. Una casa e una tavola curate, lo dico da sempre, gratificano innanzi tutto chi le vive quotidianamente: anche per questo se pensiamo al Natale non dobbiamo ridurlo al pranzo coi parenti, ma al contrario considerare quel momento solo come il tassello centrale di un mosaico molto più grande, che comprenda innanzi tutto la nostra gioia di aspettare la festa.
C’è tutto un anno per lavorarci. Per ripensare a quello che già abbiamo e a come utilizzarlo, per regalarci qualcosa di nuovo, per rispolverare ricette della tradizione di famiglia o sperimentarne di nuove. Insomma, per inventarsi un nuovo modo di vivere il Natale. Funzionerà? Io ne sono sicura.
sono io ad essere commossa adesso. temevo che il mio commento apparisse amaro e invece tu lo hai considerato dolcissimo. si il mio Natale è stato deprimente, mia mamma che era il collante di tutti noi – e ci inchiodava con il suo “che facciamo a Natale” fin da ottobre – non c’è più, mio zio poveretto si sposta sempre più a fatica, mio padre è un personaggio faticoso, infine la moglie di mio fratello propende per i suoi familiari e avendo fatto una scelta filosofico-religiosa diversa è poco interessata alla spiritualità del Natale o anche solo al suo lato culturale/sociale/tradizionale. il 25 io e mio marito abbiamo portato a pranzo fuori mio padre e mio zio e devo dire che nel locale, piccolo e gestito da amici e pieno di gente che conosciamo, l’atmosfera è stata anche carina, il peggio è venuto dopo quando sono stati qua dal 25 sera al 29 fratello-cognata-bambino. con loro ognun per sé e Dio per tutti, pranzi sconclusionati, bambino mollato a me per ore perché loro avevano da litigare, atmosfera cupa, ma il piccolo (che ha tre anni) è rimasto incantato da due cose: un cappellino da babbo Natale con le lucine intermittenti del costo di 3 euro e il piccolo alberello con le luci allestito da mio marito. ecco vederlo lì felice davanti all’albero mi ha fatto capire che non lo si può privare del Natale.
l’altra considerazione è relativa alla cognata da parte di mio marito, il 24 siamo stati da loro, ma sono sciattissimi (dott.Schol’s a Natale no grazie) e lui dopo ogni portata va in cucina a lavare i piatti per finire con la cucina perfettamente pulita. un incubo.
quanto alle attrezzature, l’argenteria giace nel cassetto, mia mamma ha lasciato decine di tovaglie alcune nuovissime, io stessa in passato ho messo insieme tante cose ma sono rimasta affascinata dai tuoi piatti con l’agrifoglio e magari ci faccio un pensierino.
però se qua ti va di darci qualche link utile per gli acquisti farai un favore a me e anche ad altre amiche.
grazie infinite. un abbraccio e buon fine anno.
Ma certo che era dolcissimo, e come poteva non esserlo con tutto l’amore che esprimeva per quel bambino e il suo Natale a metà? So per esperienza diretta quanto è difficile tenere unita una famiglia, e questo non accade senza qualcuno che faccia da collante: e tipicamente, quando chi rivestiva quel ruolo ci lascia, è inevitabile sentirsi tutti smarriti. Siccome mi par di capire che sei l’unica candidata a subentrare alla tua mamma in quel ruolo, tu sola puoi decidere se almeno provare ad accollartene oneri e onori: io ho fatto la mia scelta nel momento in cui ho deciso di provare ad unire la mia famiglia e quella di mio marito, anziché rassegnarci a Natali a singhiozzo mezzi di qua e mezzi di là. Non è per nulla semplice – ne abbiamo viste di belle in questi anni – ma ce la faccio, e alla fine ne sono felice.
Per il resto. Se come attrezzatura per la casa e la tavola sei più che a posto, investi su addobbi per l’albero a prova di bambino, e il prossimo anno invita il tuo nipotino a farlo con voi: sono esperienze faticose (a volte abbastanza devastanti…) ma molto divertenti 🙂
Quanto ai parenti sciattoni, c’è poco da fare: ognuno a casa sua fa come meglio crede. Se nonostante zoccoli e fughe in cucina riescono comunque a creare un’atmosfera piacevole, tanto di cappello: altrimenti, o li si evita o si fa un bel respiro e si porta pazienza 😉
Cara Bianca
Ho scoperto il Tuo blog attraverso Marina e mi ha conquistato anche se per temperamento e carattere sono totalmente diversa da te, disordinata patologica ed impegnatissima spesso la mia casa è un incubo ma siccome l’età avanza ed i momenti belli sempre più rari e preziosi ho deciso di curare di più la casa e la vita sociale e quindi ti chiedo un consiglio per festeggiare il compleanno di una cara amica a metà gennaio…Ovviamente li inviterò nel week-end successivo al compleanno che cade a metà settimana ed una cena non è compatibile con i nostri impegni lavorativi ma volevo qualche idea per un decoro della casa e della tavola invernali ma che non sembrino rimanenze di Natale .
Quanto al menù è pesantemente condizionato da intolleranze alimentari (mie al glutine) e gusti del marito (limitati) ma la torta sarà al grano saraceno e farina di mandorle con mele in padella al succo d’arancia con uvetta e noci
Per il primo magari un riso con radicchio e scamorza e di secondo arista in crosta di ceci con contorno di verdure al forno
Cosa ne pensi? Aspetto ogni tuo suggerimento
Ciao Sabrina, innanzi tutto benvenuta!
Sul fronte casa di gennaio, ne parlerò a breve più diffusamente: in linea generale, in questo periodo dell’anno mi piace virare sul tutto bianco con tocchi color argento e azzurro ghiaccio. Ho fatto proprio in questi giorni piccoli acquisti interessanti, spero di farti vedere presto delle foto: per adesso ti rimando a questo e questo post e a questa bacheca Pinterest.
Sul fronte intolleranze alimentari, per il senza glutine qui sei a casa: da quando, la scorsa estate, hanno diagnosticato la celiachia a mio figlio siamo passati tutti alla cucina gluten free, e devo dire con soddisfazione. Il tuo menu mi sembra gustoso ed equilibrato, la tua amica sarà senz’altro contentissima! Se posso dare un piccolo suggerimento, se già non è previsto aggiungerei un veloce aperitivo in piedi (anche solo un buon prosecco accompagnato da semplici ciotoline con olive, schegge di parmigiano e noccioline) che intrattenga gli ospiti mentre tu ultimi i preparativi, e, tra il dolce e il caffè, una bel vassoio di frutta fresca già tagliata da servire al naturale, magari con una bottiglia di maraschino a parte per chi vuole osare un po’ di più. E’ un modo fresco, poco usuale ma solitamente molto gradito per chiudere una cena, a casa mia va sempre a ruba 🙂