Indispensabili, Memorie, Ricevere, Stile

Ricevere. Il Quaderno degli Inviti

Ne ho parlato tante volte ma – sempre che la memoria non mi inganni – non credo di aver mai dedicato un post specifico al quaderno degli inviti.Eppure lo considero un aiuto indispensabile per ogni padrone/a di casa ben organizzato, che potrà così avere sempre sott’occhio un promemoria degli inviti passati, eccellente punto di partenza per ogni invito presente e futuro.

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Ma di cosa si tratta, di preciso? E’ appunto un quaderno specificamente dedicato ad annotare tutte le caratteristiche di un’occasione conviviale: data, invitati, menu con abbinamento dei vini, note sulla riuscita della serata e sul gradimento di quanto proposto.

Ne esistono di già predisposti, in materiali di pregio, con le pagine divise in sezioni e persino il disegno della tavola dove segnare la collocazione degli ospiti. Purtroppo sono anche piuttosto costosi e, dato che non fanno un servizio molto diverso da un normalissimo quaderno, secondo me il loro acquisto va ben valutato: sono comunque oggetti molto belli, da tener presente anche come regalo per una persona che ama ricevere, o per una giovane sposa.

Nel mio caso, il quaderno degli inviti è un quadernino in carta riciclata azzurra acquistato poco prima del matrimonio: un piccolo cimelio ormai, dove ho annotato gran parte delle serate con ospiti (per qualcuna, lo confesso, l’ho dimenticato) di questi sedici anni di vita coniugale.

Lo schema che ho scelto è molto semplice: annoto la data e l’ora, il nome dei presenti, il menu dettagliato, dall’aperitivo al caffè. A occasione conclusa, segno quali pietanze sono state maggiormente gradite, e se sono emerse informazioni sugli ospiti da ricordare in occasioni future: cibi poco o particolarmente graditi, allergie o intolleranze non comunicate in precedenza e così via. Queste note saranno ovviamente tanto più utili quanto meno frequente è la presenza degli ospiti in casa nostra: se sicuramente ricorderemo gusti e preferenze di amici intimi e parenti, non è così per chi ci frequenta saltuariamente, e per questo non è male fissare qualche informazione sulla carta.

Il quaderno è poi un ottimo promemoria in caso di inviti ripetuti: potrà aiutarci a non proporre agli stessi ospiti il medesimo menu, ovvero a ricordarsi di preparare per loro una pietanza particolarmente gradita. Negli anni, poi, aiuta spesso a riportare alla memoria piatti magari un po’ dimenticati, e che può essere anche molto interessante rispolverare.

Soprattutto, con il passare del tempo il quaderno, se compilato con cura e regolarità, diventerà quasi una storia della famiglia attraverso la tavola. Confesso che mi coglie un senso si straniamento quando leggo dei pranzi e delle cene prima che nascessero i bambini, mi fa un effetto stranissimo ricordare che c’è stato un tempo in cui loro nemmeno esistevano.

Insomma, il quaderno degli inviti è uno strumento utile ma anche un oggetto che può davvero diventare una memoria di famiglia. Per questo lo consiglio caldamente

10 pensieri su “Ricevere. Il Quaderno degli Inviti”

  1. Confermo, utilissimo; a me lo regalò la mia testimone di nozze poco prima di sposarmi…lo uso con soddisfazione e regolarità ogni volta che invito, oltre alle portate e alla disposizione dei posti a tavola annoto anche che tovaglia che servizi e che centro tavola utilizzo…è una vera perla!!! baci baci baci ale

    1. In effetti io lo uso proprio perché altrimenti non ricorderei mai nulla 😦
      Comunque per me post it e foglietti sparsi sono il Male: li perdo SEMPRE quindi… vade retro!

  2. Io ho un procedimento un po’ diverso, di solito prendo nota di tutto prima della cena, nel momento in cui progetto menù e tavola – dico progetto perché di solito soprattutto il menù rimane in costruzione per qualche giorno con alcune variazioni dalle prime idee al risultato finale.
    Annoto tutto sul quaderno da cui non mi separo mai su cui scrivo veramente qualsiasi cosa, da appunti di lavoro a elenchi di cosa mettere nelle frequentissime valigie, a programmi per i prossimi viaggi, a annotazioni post controllo dal pediatra, alle ricette nuove, alle note di bordo sui giorni da non dimenticare. In fondo ho una sezione di numeri telefonici indispensabili e una lista delle date di compleanni importanti. Una sorta di diario, se vogliamo. Avere un quaderno dedicato ad ogni funzione sarebbe impossibile per me che non sono quasi mai per più di due settimane nello stesso posto, ma mi piace molto l’idea del tuo quaderno degli inviti che rimane come storico della famiglia, del suo crescere, dei cambiamenti delle mode gastronomiche o delle necessarie modifiche all’alimentazione. Sarà un regalo bellissimo per tua figlia, credo, un giorno 🙂

    1. Se annotassi tutto su un unico quaderno vivrei nel terrore di perderlo 😦
      Almeno il quaderno degli inviti non si muove dalla cucina e quindi è al sicuro (o almeno lo spero 😉 )

  3. Bellissimo, dice che dopo quasi 40 anni di matrimonio posso cominciare??? 😉
    Fin qua mi sono sempre fidata dei ricordi 😉

    Ho trovato questo tuo articolo (post) cercando con Google, mi è apparso come terzo indirizzo subito dopo i due di una casa editrice specializzata “legatoriakoine”, a parte che come dici tu costano una cifra, ma non fanno vedere bene come sono all’interno . . . per cui, penso che seguirò i tuoi consigli (e me li stampo) e mi vado a comprare un bel quaderno con la copertina rigida e via così! 🙂

    Poi vedo se riesco a regalarli anche alle “padrone di casa” della cerchia a cui fare regali di Natale! Un’idea così inusuale! 🙂

    Ciao, Fior

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