
Non sappiamo più aspettare. La facilità con cui possiamo accedere alle cose e la velocità con cui riusciamo ad ottenerle ci ha drammaticamente disabituati alla virtù dell’attesa: quel moto che volge l’animo alla speranza, quella trepidazione interiore che, nell’attesa di raggiungere il risultato desiderato, aiuta a sopportare la fatica e la frustrazione dell’attesa.
Ci pensavo nei giorni scorsi, accompagnando per questioni scolastiche il figlio in una grande cartoleria fornita di un bel reparto di decorazioni per la casa. Era già un tripudio di articoli pasquali: uova decorate, addobbi a forma di pulcino e coniglietto, stoviglie e piccoli decori dal sapore spiccatamente primaverile. “Non è un po’ prestino? – ho chiesto ad una delle commesse, affaccendata a riassortire il reparto – è appena iniziata la Quaresima…”. “Non ci crederà – mi ha risposto – ma siamo anche in ritardo: ci domandano questo tipo di articoli praticamente da gennaio!”.
Non ho faticato a crederlo. Ormai siamo talmente abituati a correre che subito dopo Natale vorremmo Pasqua e la primavera, un attimo dopo il caldo dell’estate, e un attimo dopo ancora siamo già alla ricerca di addobbi per l’abete di casa. L’anno, per farci contenti, non dovrebbe durare più di qualche settimana!
Però non è così. L’anno dura dodici mesi, e alle stagioni non importa nulla della nostra fretta. Non basta che Natale sia passato per poterci godere subito la primavera. Ci vuole la pazienza di attendere che la terra si risvegli, che il sole, giorno dopo giorno, le si avvicini per scaldarla sempre un po’ di più.
Il tempo è un dono, forse il più grande che abbiamo. Non sprechiamolo inutilmente, impariamo piuttosto a goderne. Tra Natale e la primavera ci sono le meraviglie dell’inverno, tra Pasqua e l’estate mesi in cui godersi i capricci della primavera, tra l’estate e le feste di Natale tutto l’incanto dell’autunno. Non è poco, se sappiamo prenderci il tempo necessario per respirare a fondo l’atmosfera di ogni singolo momento, e non ci accontentiamo di godere solo dei (pochi, alla fin fine) momenti di festa “riconosciuta”.
So che è un po’ tardino per i buoni propositi di inizio anno, ma questo è il mio. Lasciare i mesi liberi di scorrere secondo il loro ritmo naturale, senza cercare di forzarne il corso per il nostro personale capriccio. Non c’è bisogno di avere fretta: comunque l’inverno cederà il passo alla primavera, la primavera all’estate, e l’estate all’autunno e quindi all’inverno. E’ semplice e inevitabile: basta, appunto, la pazienza di aspettare.
hai ragione al 100%, trovo anche io estremamente fastidioso questo affannarsi e rincorrere tutto, stagioni, feste, eventi, appuntamenti. mi irritano gli addobbi di Natale a settembre e i cuori di San Valentino subito dopo Capodanno. ma abbiate pazienza e fate le cose con calma. Fra l’altro non so se hai notato ma anche con l’abbigliamento se non ti butti ad acquistare appena esce – cioè la giacca leggera a febbraio – poi non trovi più le taglie. uno stress infinito che a me di provare un costume a gennaio non è che mi vada poi tanto. 😉
Assolutamente d’accordo, anche sul fatto dell’abbigliamento: avendo una taglia molto piccola conosco bene il problema delle misure che spariscono subito, quindi mi tocca per forza stare a questo gioco, ma tutte le volte mi viene un nervoso che non ti dico 😦
Ciao Db e’ proprio sempre di corsa anche per le ricorrenze ma basta diamoci una calmata…anche per i bambini diventa veramente difficile godersi i momenti in relax!
Se vuoi dare un’occhiata al dolcino di cui ti avevo accennato nell’altro post? ;)!!!
Buona giornata e intanto aspettiamo la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera…
Infatti, e poi secondo me è anche profondamente diseducativo.
Sul fronte dolce, corro a vedere: già ti anticipo che ormai ho rinunciato a commentare sul tuo blog (non so dove sbaglio, ma arrivo regolarmente alla fine del processo per sentirmi dire che c’è qualcosa che non piace al sistema), ma ti leggo sempre con tanto piacere 🙂
Grazie che carina :)! Guarda io ho ancora un po’ da imparare sul fronte informatica ah ah, diciamo che quando lavoravo ero un po’ più aggiornata adesso forse mi impegno poco…ma troppi dettagli tecnici da imparare ;)!!! Baci
ciao Luisa anche io ho fatto un giro dalle tue parti, simpatico il tuo blog e… sono la “gemella” di tuo marito visto che sono nata anche io il 4 febbraio 😀
Grazie anche a te Marina!!! Auguri anche se in super super ritardo :)!!!
Cara, hai proprio ragione! Bisogna saper aspettare…la gioia dell’attesa! Io amo vivere secondo il ritmo delle stagioni e della natura. Solo così riusciamo a goderci tutto ciò che l’anno ci offre! Bacioni, buona serata♥♥♥
Appunto! È come leggere un libro saltando continuamente pacchi di pagine: che senso ha?!? Mah…
Che belle parole, le condivido in pieno. Anche a me non piace questa corsa affannosa nell’inseguire le feste, le ricorrenze e le stagioni. Non ha senso. La natura in questo ci da grossi insegnamenti che molto spesso non sappiamo o non vogliamo ascoltare. Impariamo a rispettare un po’ di più i tempi delle cose e ne gioveremo tutti. Buona giornata.
Infatti secondo me corriamo perché non abbiamo più i segni della natura che ci guidano, e dove anche ci sono dimentichiamo di guardarli: se li osservassimo di più saremmo sicuramente più sereni 🙂
Sono d’accordo con te. Pensa 2 anni fa il 4 di ottobre a Roma ero in maniche corte ed in stazione centrale stavano iniziando ad allestire gli addobbi natalizi! Pazzesco! I questi giorni la parola attesa assume un significato particolare. ..dopo 3 anni e mezzo che siamo sposati o con i massimi aiuti medici possibili oggi ho fatto le beta… negative per l’ennesima volta😠😢 oggi mi ero presa ferie per godermi meglio questa giornata che ero convinta sarebbe stata fantastica 😢invece uno schifo…ho cercato di distrarmi pensando al mio pranzo in giallo e verde. ..ho trovato finalmente il dolce farò un semifreddo allo zabaione, giallo, che metterò in una tortiera in modo che prenda la forma di una torta e metterò sulla parte superiore dei Maccarones gialli e verdi,quelli però li prendo già fatti in una gastronomia francese , sono in crisi per il primo forse un po troppo pesante per un pranzo a più portate …domani provo a fare le crepes mettendo nella pastella una punta di te match a. .,vediamo se riesco a farne un buon primo 😉baci baci baci ale
Condivido pienamente! E alla fine nonostante il trepidare per l’estate e per il Natale sto imparando a prendere ogni giorno con calma, senza voler arrivare prima del tempo…forse perche’ mi sto rendendo conto che il tempo che abbiamo a disposizione non e’ eterno e allora meglio farlo durare piu’ a lungo possibile, anche assaporando le attese.
….E poi come dice la.pubblicita’ di un noto aperitivo riguardo l’attesa, “non e’ essa stessa il piacere?”
Ale, leggo solo adesso e non sai quanto mi dispiace. Ho vissuto come sorella e come amica percorsi molto simili e so quanta fatica e sofferenza, anche fisica, ci sono dietro. Ti abbraccio forte e ti auguro di tutto cuore che il tempo ti riservi meravigliose sorprese. Un bacio
Katia, hai colto perfettamente il punto: già il tempo che abbiamo è poco, che bisogno c’è di saltarne anche metà? Mah…
😘
Proprio ieri, guardando la televisione dove già impazzano le pubblicità di regali e articoli natalizi (il 1 novembre) mi è venuto in mente il tuo post sul saper aspettare. E ‘ vero che il periodo tra fine estate e Natale è spesso poco significativo ma io per anni ho “non vissuto” questo periodo perché era il momento della preparazione dell’esame di abilitazione e ho deciso di godermelo. Mi godrò Novembre decorando la casa con composizioni “non natalizie” ( o più banalmente terminando il cambio di stagione) e godendo del progressivo avanzare dell’autunno, il sole splendente e le giornate più grigie, la pioggia e le prime brinate, la stufa a pellet e le copertine sul divano… insomma voglio fare di Novembre (che spesso è il più crudele dei mesi) il mese della pazienza e del riposo, della gestazione del cambiamento prima della rutilante festa di Dicembre
Sì, novembre è un mese crudele. Ottimo motivo per cercare di addomesticarlo un po’ cucendocelo addosso meglio che possiamo. In questo senso, i tuoi progetti mi sembrano perfetti 😉