
Se il giorno di Pasqua è trascorso sotto la neve, il lunedì dell’Angelo si è aperto all’insegna di un cielo limpidissimo e di un sole meraviglioso.
Abituata come sono all’aria venefica di città e al cielo sempre un po’ velato dallo smog, ad aprire le finestre e respirare un’aria così tersa – per tacere dell’incantevole vista sul bosco da un lato, e sulla valle dall’altro – mi sembrava davvero di essere in paradiso.
Dopo una rapida colazione vergognosamente a base di avanzi pasquali (la mia voglia di cucinare si era esaurita con il giorno precedente), ho mollato la famiglia e sono uscita a fare una passeggiata con Ninni.

Freddo, c’era ancora freddo, ma ben presto il sole ha iniziato a intiepidire l’aria e mi sono finalmente goduta un po’ il bosco con i suoi fiori, ancora un po’ pesti per la nevicata del giorno precedente ma in rapida ripresa.
Le violette

dei fiori bianchi di cui non so il nome (qualcuno li conosce?) che mi fanno venire in mente i cappellini degli elfi

e degli altri che ricordano le cuffiette delle fate

D’obbligo una sosta alla mia aiuola di bulbi (la ricordate?) che ha iniziato la sua fioritura



A metà mattina la giornata si era fatta abbastanza tiepida, e ci siamo fatti così prendere dall’ottimismo che, complice il numero ridotto rispetto al giorno prima (eravamo rimasti in nove) e una compagine decisamente più sportiva, abbiamo stoicamente deciso di apparecchiare fuori. Non ho foto della tavola perché non era niente di che: diciamo in perfetto stile Oktoberfest chic.
Quanto al menu, se per contorno e affini abbiamo dato fondo agli avanzi del giorno prima, il piatto forte è stata la grigliata, attività cui si è dedicato con grande gioia i maschi di famiglia, entusiasti come sempre quando possono dare sfogo al loro coté cavernicolo. E a proposito di ritorni alle origini, anche Ninni ha sperimentato con entusiasmo la vita da vero cane: altro che crocchette superbilanciate, eccola qui alle prese con un autentico osso.

Tutto bene, quindi? Insomma. Appena ci siamo seduti a tavola hanno fatto capolino delle nuvolette dispettose, e si è alzato un gran vento. Nemmeno mettere i giacconi è stato sufficiente a salvare la situazione: abbiamo mangiato in fretta e furia e siamo scappati in casa, a riprendere temperatura davanti alla stufa. Come dire, i pranzi all’aria aperta possono attendere…
Nuvoloni all’improvviso a parte, mi sembra sia stata una giornata incantevole: le passeggiate in solitaria o con la compagnia del proprio cane sono rigeneranti come nient’altro, soprattutto se il giorno prima hai messo a tavola tutta la famiglia con l’aggravante della lavastoviglie rotta! Anche l’idea del primo pranzo di stagione all’aperto mi rilassa solo a pensarci…
E la tua aiuola con narcisi, gicinti e muscari è bellissima! Cerca di tornare per godertela un po’ prima che la fioritura termini.
Non vedo l’ora di tornare in effetti, manca ancora tutta la fioritura dei tulipani ♡♡♡
Per il pranzo all’aperto siamo stati dei veri incoscienti, c’era davvero troppo freddo. Meno male che non si è ammalato nessuno…
Che meraviglia avere un luogo come questo, una casa dove rilassarsi e da dove partire per belle passeggiate. Comunque se ti può confortare in qualche modo anche mio marito è un patito delle grigliate che sono una sfacchinata pazzesca ma io ho posto la condizione che se le deve smazzare lui. Sempre.
Ninni è splendida. La adoro. 🙂
Mio marito griglierebbe sempre e comunque, è un vero fanatico. Per fortuna però non devo nemmeno chiedergli di arrangiarsi, anzi, è proprio lui a non voler nessuno intorno 🙂
Di Ninni e l’osso ho anche una foto in versione (assai poco credibile, conoscendola) “belva sanguinaria”. Se riesco più tardi la posto su Instagram 😉
Dalle tue foto è tutto meraviglioso♥e Ninni è stupenda ♥ comunque a me piace tanto vedere la natura che cambia col passare delle stagioni! Bacioni tesoro😘 💕 Buon weekend ♥
La natura che cambia incanta anche me ♥
Buon fine settimana anche a te 🙂