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Volersi bene. E picnic fu!

@acasadibianca
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Chi mi segue da un po’ di tempo lo sa: era un cruccio storico, un desiderio insoddisfatto che covavo da un numero imbarazzante di anni. Sì, perché quel meraviglioso cestino da picnic corredato di tutto punto e mai (ma proprio mai) utilizzato era veramente una spina nel fianco.

Ma a ben pensarci spesso le cose vanno così: accadono proprio quando meno ci si pensa. E infatti per il ponte del 2 giugno tutto avevamo in mente tranne un picnic. I programmi prevedevano quattro giorni di relax & pigrizia in collina, con contorno di cani imbizzarriti (la piccola Ninni in campagna proprio non si tiene) e figli adolescenti immusoniti causa assenza di wi-fi.

Poi però abbiamo fatto una scoperta folgorante: le scuole, che davamo per scontato fossero chiuse per il ponte, non solo erano regolarmente aperte, ma non erano nemmeno marinabili, causa professori – un po’ sadici, a dire il vero – che avevano pensato bene di fissare proprio il 1 giugno fondamentali interrogazioni di fine anno scolastico.

A quel punto domenica sera siamo tornati in città, rassegnati a bighellonare per casa in attesa del ritorno degli eredi. Lunedì però la mattina era talmente bella e soleggiata che, una volta usciti di casa i figli, ci siamo guardati in faccia e abbiamo deciso: era il momento perfetto per un romantico picnic a due (beh, quasi due: in effetti era previsto un terzo incomodo a quattro zampe, ma non si può avere tutto dalla vita, no?).

Ho preparato al volo qualcosa da mangiare, completato da una sosta tattica in pasticceria, e siamo partiti. La giornata era perfetta: soleggiata con qualche nuvoletta, calda ma non afosa. Abbiamo preparato nel prato di fianco a casa, stendendo la coperta, la tovaglia e aggiungendo un paio di cuscini.

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Un grande vassoio di legno ha consentito di mantenere ben in equilibrio le bevande, consentendoci di regalarci sia l’aperitivo che un bicchiere di bollicine (quel che abbiamo trovato di già fresco) senza il rischio di incidenti.

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I piatti hanno accolto, nell’ordine, una scelta di piadine farcite e un riso basmati integrale con gamberi speziati, con contorno di olive greche e pomodori ciliegino.

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Per dessert, una piccola ma golosissima cassata siciliana, e le prime ciliegie di stagione.

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Certo, non eravamo completamente soli: la tenera Ninni è rimasta in modalità “accattone” per tutto il tempo, e ci ha fatto molto divertire.

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Che dire, una giornata perfetta: peccato solo essere dovuti tornare in città di corsa per recuperare le creature. Comunque è sicuro, lo rifaremo: speriamo solo non debbano passare altri dieci anni…

 

 

14 pensieri su “Volersi bene. E picnic fu!”

  1. Aspettavo il post dopo avere visto la foto su Instagram, che meraviglia, che idea stupenda, geniale, romantica. Tutto perfetto, coordinato, elegante. brava. E la Ninni in modalità accattone è troppo carina, noi ci siamo abituati, abbiamo gatti che fanno i cani, si mettono accanto alla sedia, ti guardano supplichevoli e poi ogni tanto ti sollecitano con la zampetta.

    1. Sinceramente, un picnic così l’ho fatto perché ero di fianco a casa: avessi dovuto scarpinare con tutto in spalla, più che romantico sarebbe stato penitenziale 😉

  2. Crudo Db anch’io sogno da tanto un picnic con i bambini…ma ogni volta c’è qualche intoppo (magari il tempo ballerino…) e quando erano più piccoli avevamo optato per una versione da “salotto” in casa appunto e in compagnia più che di cani veri di qualche peluche :)! Molto interessante il menù per una bella giornata romantica, ogni tanto ci vuole ;).
    Buona giornata
    Luisa

    1. Hai ragione, ogni tanto ci vuole 😉
      Comunque il picnic in casa lo conosco anch’io: qualche anno fa abbiamo cambiato la cucina e la sera della pizza in salotto ce la ricordiamo tutti molto bene, è stato davvero divertente 🙂

  3. E come dice Jovanotti..anche di lunedi…e’ sempre Csabato… 😉
    Bel momento! Io lo sto progettando per il prox anno! Purtroppo o per fortuna lavoro nei fine settimana da qualche anno ma il prossimo vorrei smettere e avere l’opportunita’ di godermi momenti simili.
    P.s. La brocca bianca mi ricorda il nanetto da giardino del film.”Il favoloso mondo di Amelie”

    1. Beh orari del marito permettendo si può anche picniccare, che so, di mercoledì 😉
      La brocchetta bianca (svedese, ça va sans dire) è un must familiare: ne abbiamo tutti ampia dotazione 🙂

  4. Sono senza internet al mare, ho letto subito l’articolo dal telefono ma non ero riuscita a commentare. Sai già che il tuo cesto da picnic mi piace tantissimo, e sono molto contenta che tu sia riuscita a inaugurarlo in modo così romantico… terzo incomodo affamato compreso! 🙂

      1. Grazie per essere triste al pensiero… sto cercando di rimediare ma la connessione è lentissima e a me piace caricare tante foto… troverò una soluzione… Ho una bozza scritta oggi a cui vorrei aggiungere qualche immagine, ma è un’ora forse più che provo a caricarle inutilmente…

  5. Le cose inaspettate sono spesso le meglio riuscite … E le immagini del tuo picnic non previsto non sono una felice dimistrazione😘

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