
Come promesso in altra sede, ecco una ricetta per la nostra cara amica Alessia che, come sapete, sta progettando una cena in viola ed è alla ricerca di idee da sperimentare.
Probabilmente ormai avrà più che deciso il menu, ma se avesse ancora voglia di fare un esperimento (e magari qualcun altro con lei), questa è una ricetta che può davvero valere la pena provare. E’ uno di quei piatti da riservare alle occasioni speciali, visto che il suo ingrediente principale è un vino molto pregiato, l’Amarone della Valpolicella, che dà al risotto proprio quel tono di colore che Alessia sta cercando. E come se non bastasse, è anche senza glutine…
Ingredienti (per 4 persone): 320 gr di riso Vialone Nano, una bottiglia di vino Amarone della Valpolicella, una piccola cipolla bianca, un litro di brodo (vegetale) fatto in casa, sale, olio extra vergine di oliva, un paio di noci di burro, parmigiano da grattugiare al momento.
Mettere l’Amarone in una casseruola e portarlo ad ebollizione. Farlo sobbollire a fiamma medio-bassa finché non si sarà ridotto della metà.
Tritare finemente metà cipolla e farla appassire in una casseruola con una noce di burro e un paio di cucchiai d’olio. Appena inizia ad ammorbidirsi, aggiungere il riso e farlo tostare per un paio di minuti continuando a mescolare. Aggiungere poco alla volta il vino bollente e continuare la cottura a fiamma medio-bassa, mescolando e aggiungendo poco alla volta il brodo man mano che il risotto lo richiede, regolando di sale.
A fine cottura (occorreranno 15-20 minuti) mantecare il risotto con il burro rimasto, spolverarlo di parmigiano, mescolare con cura e servire subito.
Nota: per una volta nella vita, non avendo a disposizione immagini né del risotto né del vino, uso una foto presa dal web di cui non riesco a rintracciare la paternità. Se chi l’ha scattata non gradisce, mi scriva e la rimuoverò immediatamente.
Grazie di questo regalo prezioso!!! In realtà ho trovato delle ottime tagliatelle alle carote viola e al momento sono in difficoltà con i secondi…magari faccio un doppio primo e poi salto direttamente al dolce!!! baci baci baci Ale
Ah per i secondi resto in tema e ti propongo la faraona al vino rosso. Devo aver postato la ricetta l’anno scorso, non riesco a linkarla dal cellulare ma se digiti il titolo sul riquadrino “cerca” dovrebbe saltar fuori senza problemi
deve essere buonissimo e per me è una scoperta, mai avrei pensato si potesse fare un risotto con una intera bottiglia di vino. 😀
No dai ne basta mezza, l’altra mezza te la puoi bere in accompagnamento 😉
Cara Donna Bianca, quando leggo i tuoi post mi sento serena e ricca, perché mi aiuti a godere di una casa sistemata con cura, di un piatto raffinato, di porcellane meravigliose… Scusa la banalità, ma il vero privilegio è saper apprezzare anche questi aspetti della vita che ci danno un po’ di conforto anche nei momenti difficili. Grazie. Un abbraccio. Paola
Grazie davvero cara Paola, il fatto è che il quotidiano è già così pieno di problemi e pensieri che ritagliarsi qualche piccola oasi di serenità ci vuole davvero. Per me questo vuol dire cura della casa, della tavola e – quando il tempo non è troppo tiranno – anche una coccola in più in cucina. Sono felice che tu e le altre amiche che seguono il blog siate così in sintonia con me su questo aspetto. Te lo dico di cuore. Un abbraccio :*
credo che Paola abbia centrato il punto 😉
Paola ha ragione, mi associo alle sue parole. E la ricetta è di quelle da provare. Utilizzi brodo vegetale o di carne?
Hai ragione, non l’ho scritto! Provvedo subito a correggere: comunque brodo vegetale, e anche abbastanza leggero, per non coprire l’aroma del vino 🙂
Immaginavo, ma non si sa mai 🙂