
Sempre a proposito di giri per mercatini, ho elaborato la “teoria della settimana buona”. Sarà (indubbiamente) un caso, ma ho notato che la mia fortuna va a periodi: ci sono settimane intere dove giro senza trovare assolutamente niente, e poi bum! di colpo spuntano contemporaneamente meraviglie in ogni dove.
Ecco perché, quando mi capita di trovare qualcosa di interessante, mi precipito a esplorare tutti i posti che conosco. Lo so, non è un criterio molto scientifico, però a quanto pare funziona: e soprattutto, è un gioco molto divertente!
La scorsa settimana non ha fatto eccezione: se il clou è stato senz’altro il set da bagno in bianco e blu che vi ho descritto nello scorso post, anche i giorni precedenti erano stati all’insegna di una bella fortuna, questa volta non nel genere transferware bensì nella più classica (e difficile da trovare) porcellana floreale.
Ho iniziato con un tè per uno, un cosiddetto “tea tennis set”, cioè tazza con piattino provvisto di spazio per i biscotti.

La manifattura è la notissima Royal Albert, il decoro “Memories”: è in bone china decorato con delicati toni di rosa e un bordino color tiffany così leggero da risultare quasi impalpabile. Sinceramente, non mi spiego perché se lo siano venduto.
Colori più intensi per un set formato da lattiera e zuccheriera, sempre in bone china, della manifattura Duchess, la stessa delle mie famose tazze con le violette.

Abbinata, guarda la combinazione, c’era anche una palettina da dolce in silver, apparentemente in condizioni disastrose. Una volta ripulita non è male, vero?

Chiudiamo con un tocco “continentale”, perché non di sole english potteries vive l’uomo. Normalmente non amo la porcellana francese, è un po’ troppo frou frou per i miei gusti, ma ogni regola ha le sue eccezioni, e quando ho visto questa deliziosa bomboniera in porcellana di Limoges non ho resistito.

Mi è piaciuto molto il decoro a fiori di pesco, delicato e romantico, ma senza esagerare.

E più ancora, mi è piaciuto questo inatteso e colorato intruso: non so voi, ma io lo trovo un tocco davvero divertente.

Ciao cara Db ma in che mercatini vai? Sarà che appena ne scopro uno in zona, casualmente abbiamo altri impegni 🙂 per la gioia del maritino!!! L’unico set che riesco a riconoscere ‘ ovviamente quello Royal Albert perché ne ho qualcuno a casa e mia mamma ha un po’ la fissa per questo stile…gli altri mi mancano ma con te scopro sempre cose nuove! Per il mio compleanno una cara oca di famiglia mi ha donato un suo servizio da te cinese, dovrebbe avere circa 50 anni e non sai quanto mi fa piacere il fatto che voglia regalarmelo per i miei 40 anni (forse perché sto diventando “vintage” anch’io :-D)!!! La figlia dice non apprezza questo genere di cose e io sono ben felice ah ah!!!
Appena recupero il pacchetto, preparerò un post nel blog in cui inserirlo, così potrai darmi il tuo parere ;)!
Buia giornata Luisa
Non ho un'”oca” di famiglia ma un’amica 😄😄😄
L’oca di famiglia era bellissima 😀 😀 😀
Beh non vedo l’ora di vedere il tuo nuovo servizio da tè: aspetto il post allora!!!
Niente la tua non è solo fortuna, è che hai un gusto perfetto. Anche secondo me le porcellane francesi e anche quelle tedesche – e anche Capodimonte per dire – sono troppo leziose, ma questa è proprio bellina.
I due pezzi inglesi con le rose sono stupendissimi
Mi ha conquistata lo scarrafone 😉
Comunque più giro e meno capisco i miei concittadini. Mah.
Comunque la signora della bancarella al mercatino di Ancona visto l’interesse per le cose inglesi mi ha subito detto ‘guardi che comunque mica sono dipinti a mano, loro usano solo decalcomanie’. E infatti le cose inglesi lei le vendeva alla metà di robaccia di vaga provenienza portoghese dipinta a mano of course
Beh, tecnicamente parlando è vero: non sono dipinti a mano. Da lì a considerare che non valgano niente, però, ce ne passa…