Decorare, English Transferware, Natale, Ricevere, Stile, Tavola

Aspettando il Natale. Quattro tavole di festa. 3. Blu.

©acasadibianca
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In effetti sarebbe più corretto dire “blu e bianco”, visto che nella terza delle mie tavole per gioco entrambi questi colori si bilanciano a vicenda.  L’ho pensata in modo particolare per la sera della Vigilia, e visto che in famiglia la versione di prova è piaciuta, probabilmente sarà lei la cornice della nostra tradizionale cenetta a quattro.

In questa fatta per gioco non mancano, come al solito, errori e omissioni. La pecca più grave è ovviamente data dalle posate. Siccome non avevo modo di recuperare l’argenteria, ho usato le posate di acciaio da tutti i giorni: fate finta, per favore, che siano posate d’argento in stile inglese. Si salva invece in corner la forchettina da dolce, in Sheffield, che avevo a portata di mano e quindi ho potuto utilizzare.  Ma bando alle chiacchiere, e veniamo alla nostra tavola.

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Come vedete, ho scelto una base molto scura, una tovaglia di fiandra blu rifinita in modo semplice, senza pizzi né altro. Per darle luce, ho abbinato  sottopiatti e piattini per il pane in vetro lavorato e bicchieri in vetro ottico veneziano.

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Per i piatti ho scelto il bianco puro, spezzato al momento dell’antipasto da uno dei miei amati servizi English transferware. Nel caso di specie, è un piattino bianco e blu che in effetti sarebbe da dolce, ma secondo me è adatto anche a un piccolo antipasto, come un mini soufflé. Il piatto bianco sottostante enfatizza il decoro ed evita che l’insieme si appesantisca eccessivamente.

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Per aggiungere altra luce alla tavola, come dicevo pensata per la sera, ho ideato questa composizione centrale tutta in vetro trasparente e bianco. Tre sfere in vetro soffiato con un’eterea decorazione in piuma bianca (strategicamente posizionate su portauovo sempre in vetro per evitare di vederle rotolare in giro per il tavolo) fanno da cornice a un piccolo cervo in ceramica completamente bianca. Completano la decorazione dei fiocchi di neve in metallo bianco e vetro, mentre ai lati del tavolo spiccano i due candelieri a tre bracci d’argento con candele rigorosamente bianche.

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Ultimissimi dettagli decorativi, i miei amati angioletti segnaposto altoatesini in legno, scegli ovviamente con le vestine rispettivamente bianche e blu.

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Completa la decorazione una coppia di stelline, bianca e argento, scelte per dare un punto di luce ai tovaglioli.

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E per la tavola numero tre è tutto. Vi aspetto prestissimo per la quarta e ultima “apparecchiatura per finta”, che concluderà questo giochino natalizio.

9 pensieri su “Aspettando il Natale. Quattro tavole di festa. 3. Blu.”

  1. La mia preferita in assoluto per ora (eviterei solo le piume 😉 ) la tovaglia e’ bellissima e capisco cosa intendevi quando mi consigliavi qualcosa del genere, però di sicuro a me serve del bianco per spezzare sennò e’ troppo scuro. Trovo che il blu così profondo sia perfetto per la sera. Come sempre chapeau Madame.

    1. Ma come, niente piume? Piume e cervi si abbinano alla perfezione ;-p !
      Comunque se proprio non vuoi saperne di impiumare la tavola puoi scegliere un qualunque dettaglio bianco di tuo gradimento 🙂
      Per dire anche una cosetta quasi seria: la tavola in blu secondo me è una delle più difficili, il rischio di cadere nel cupo è in agguato. Per evitarlo, il sottopiatto bianco mi sembra la soluzione più semplice e funzionale: la tavola si schiarisce e si valorizza il decoro dei piatti. PenZaci 😉

  2. Devo dire la verità, delle tre tavole pubblicate finora questa mi sembra la meno natalizia, non so perché… o forse sì: i piatti bianchi e blu con la tovaglia blu e un centrotavola bianco (un copritavolo o tovaglietta con ricamo a intarsio, di lino, comprato ad un solo euro ad una bancarella di tessuti usati) li uso tutto l’anno.
    Per me vince ancora la seconda tavola, forse un po’ estrema ma Natale val bene una tavola che si può fare una volta l’anno o quasi…
    Comunque è geniale appoggiare le palline sul portauovo! Grazie per l’idea.
    Mi piace molto il piatto blu quadrato nel piatto bianco rotondo, crea movimento e valorizza ancora di più il decoro con il castello di Windsor.
    Anch’io uso spesso i piatti da dolce per gli antipasti, li trovo assolutamente interscambiabili.

    1. Guarda, in diciott’anni avrò preparato una tavola di Natale sul blu forse due o tre volte. E’ un colore che adoro, soprattutto se abbinato la bianco, ma più che al Natale lo associo al Capodanno, chissà perché. Al di là di questo però devo ammettere che come tentativo questo non mi dispiace. Però anche per me la tavola nr. 2 resta la preferita: se non fosse che nella casa di città un’apparecchiatura così rustica stride parecchio, sarebbe sicuramente la mia scelta per quest’anno 🙂

  3. Questa è bella ma non vedo il blu come un colore natalizio. Mi piacciono molto i piatti in vetro. Se non ci scriviamo ti faccio già da ora i miei più sinceri auguri di un sereno Natale a te e famiglia

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