
Nei giorni scorsi ho scovato un nuovo mercatino. In effetti non proprio nuovo, visto che l’avevo già perlustrato un bel po’ di tempo fa, ma allora l’avevo trovato scarsamente interessante e soprattutto carissimo, motivo per cui l’avevo escluso dai miei giretti abituali.
Ci sono tornata per caso, e sarà stata fortuna, sarà che nel frattempo hanno cambiato politica, ma devo dire che l’ho trovato molto interessante. Buona scelta, prezzi allineati alla concorrenza, una significativa abbondanza di servizi completi, o quasi.
Potevo forse non portarmi a casa qualcosa? Ma certo che no, e infatti ho agguantato al volo un servizio da tè per sei praticamente nuovo di nota marca tedesca, in porcellana finissima, con un piccolo e divertente decoro che riproduce i semi delle carte da gioco. Mancava il piattino da dolce (del resto sono tazze tedesche, non inglesi…) ma poco male: materiale e bordino dorato si accompagnano perfettamente al mio servizio (quello sì inglese) del matrimonio.

Combinazione ha voluto che negli stessi giorni avessi in programma un piccolo tè pomeridiano con alcune amiche. Ne ho approfittato – c’erano dubbi? – per inaugurare il nuovo acquisto, divertendomi a creare una tavola giocata proprio sui colori delle carte, ovvero bianco, nero e rosso.

Per la tavola ho scelto quindi come base una tovaglia color burro, semplicissima, di storica provenienza svedese, e degli inediti – per me, almeno – tovagliolini di carta all black. Posateria e zuccheriere in argento e Sheffield, bicchieri di vetro veneziano per acqua e spremuta, e una Regina a testa come segnaposto hanno completato l’apparecchiatura.

Per dare ancora un po’ di colore alla tavola, la mia inseparabile brocchetta made in Svezia si è vestita di tulipani rossi e rose bianche.

Anche il menù ha giocato con gli stessi colori. Visto che ero in vena di pazzie, ho trasgredito al mio principio del mangiare solo prodotti di stagione e mi sono regalata una cassetta di strepitose fragole siciliane, nonché un po’ di more di serra, che ho composto su una alzatina.

Ancora bianco e nero/rosso per una ricca ciotola di uva.

Bianco, nero e rosso anche per le due torte, una di ricotta guarnita di fragole, e un’altra al cioccolato. La prima è stata sistemata su un bel piatto in inedito transferware spagnolo recuperato allo stesso mercatino delle tazze, la seconda su una semplice alzatina bianca: purtroppo non sono riuscita a fotografarla, ma era fatta seguendo la mia storica ricetta che trovate qui.

Per finire, cioccolatini, ovviamente sempre in rosso e nero.

Alle amiche la scenografia è piaciuta, e per fortuna anche i contenuti, per inciso rigorosamente gluten free, visto che una delle ospiti aveva la necessità di mangiare senza glutine. Lo ammetto, mi prendono sempre un po’ in giro per le mie manie su tavola & affini, ma alla fine so che apprezzano: del resto, anche se si è un po’ cresciutelle, giocare alle Regine piace sempre!
Quando si dice che la classe non è acqua.
Akusa feat. Lesego – come & play (john lundun exotic remix)
Ma bentornato, vado subito ad ascoltare 🙂
Buongiorno DB tutto impeccabile come sempre, vorrei girare anch’io nei “tuoi” mercatini, scovi sempre degli oggetti meravigliosi ;)! Volevo farti vedere dal blog le tazze da te cinesi ragalatemi da una cara amica al mio compleanno (ti avevo già accennato tempo fa) se hai tempo e vuoi dare un’occhiata -sotto al piattino vi è la scritta “fine china” con il disegno del dragone e sul fondo della tazza vi è in rilievo la testa della signorina :). La mise en piace non è proprio il massimo 😁
Buona giornata Luisa
Viste, sono davvero belle! Invece sai che al mercatino dove ho preso queste tazze c’era un servizio di piatti da pesce che mi pareva proprio come il tuo? Era molto bello, dodici piatti con decori diversi, due ovali a servire e una grande zuppiera: ci ho fatto un pensiero mooooolto serio, ma davvero lo spazio qui ormai è agli sgoccioli 😦
Si belle e molto delicate le tazze…sono davvero sottili, devo stare attenta quando le uso (i miei piccoletti sono attratti e vorrebbero bere il tè pure loro con queste tazze😵😵😵) …cerco di farlo il meno possibile anche se è un peccato tenerle solo in vetrina :)! Il mio set del pesce ha solo un piatto ovale, non so se l’altro sia finito in “fanteria” ai tempi in cui lo usava mia mamma seppur poco, devo chiedere, ma la zuppiera c’è anche se non grandissima. Lo usato stasera per servire un risotto allo Spumante anche se il pesce non di vede 😄
Buona serata Luisa
Si vabbe’ come si toglie la correzione automaticaaaaaaa uff…
Volevo dire “l’ho usato…” 😁
Lasciamo stare la correzione automatica, sono due settimane che litigo col cellulare nuovo perché scrive quello che vuole 😦
Bella la zuppiera per servire il risotto: quanto al pesce, sarà per la prossima volta 😉
come sempre tutto stupendo e perfetto e di un gusto raffinato e impeccabile. io non solo vorrei girare nei tuoi mercatini, ma vorrei anche essere invitata a uno di questi tè pomeridiani. ahhhh quanto lo vorrei… comunque attenta, le english potteries potrebbero ingelosirsi per questa tua deviazione verso il mondo germanico. però non sono sicura che in Germania non ci siano i piattini da dolce. tempo fa ricordo di avere visto il post di una ragazza che vive in Germania ed è appassionata di potteries e le trova nei mercatini ma i suoi set sono tutti tazza+piatto+piattino.
guarda qua (scorrendo un po’) http://www.live-from-here.com/2013/09/weekend-review-mercatini-e-cene.html
e qua http://www.live-from-here.com/2014/04/aggiornamenti-di-meta-settimana-tazze.html
e anche qua http://www.live-from-here.com/2013/05/weekend-review-lungo.html
Le english potteries non si ingelosiranno, sono molto attenta nel distribuire le mie attenzioni 😉
Belli i link che hai messo (e che sì, ti avevano fatto finire nello spam), qui devo dire che già il piattino dolce si trova poco con le ceramiche inglesi, con le tedesche poi proprio per niente. Probabilmente è sempre una questione di usanze locali
ecco ho scritto un commento che sparito, speriamo sia andato è andato o nello spam o in moderazione perché ho messo dei link, ma guardali i link perché rispondo a un tuo quesito sui cocci tedeschi 😉
Dio mio che carino!!! Hai davvero un sacco di gusto!!! Molto molto bello!! Ci piace. Credo che aggiungerò una tua foto alla mia bacheca Pinterest per ricordarmelo!!
Ma grazie!!!
Queste tazze sono molto belle, e sembrano di porcellana finissima. Anche l’idea di apparecchiare con le regine delle carte come segnaposto è bellissima, perfetta per ricevere le amiche! 🙂
Anch’io vengo un po’ presa in giro dagli amici che invitiamo a cena per le tavole curate e tutto quanto (una sera il marito di una mia ex collega e cara amica, vedendo i piatti con i castelli inglesi e le posate in Sheffield ha commentato: “Ma che bella tavola ancien régime!”), ma sono certa che alla fine gradiscano tutti.
Infatti è così, ridono e ti prendono in giro ma alla fine apprezzano eccome 😉