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Arte della tavola. Una favola a tavola, e un giardino in miniatura

©acasadibianca
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Ebbene sì, anche questo mese, come già in marzo, ho deciso di partecipare al piccolo gioco di società proposto da un gruppo Facebook che frequento, dedicato all’arte della tavola. Come vi ho già raccontato qui, ogni mese le amministratrici scelgono un tema, e il gioco consiste nel preparare tavole che lo rispettino.

Il tema scelto per il mese di aprile era la storia per bambini preferita: cartone animato, favola, romanzo, insomma tutto quello che riportasse ai tempi dell’infanzia. E cos’altro potevo fare se non ispirarmi al mio romanzo per ragazzi preferito da sempre, ovvero “Il giardino segreto” di Frances H. Burnett? Per chi non lo avesse presente, lo riassumo brevemente. E’ la storia di Mary, ricca bambina viziata cresciuta in India tra molti beni materiali e poco affetto, che dopo la morte improvvisa dei genitori ritorna in patria e viene affidata alle cure di un burbero zio, che vive in un’immensa e solitaria magione sperduta nella brughiera. Dopo un inizio decisamente difficile, la piccola Mary tornerà pian piano alla vita, grazie ad un vivace ragazzino di campagna che ama la natura, a un misterioso abitante del maniero, a un pettirosso curioso, a una vecchia chiave e a un giardino dormiente. La primavera porterà finalmente la rinascita, per il giardino e per tutti i personaggi di questa storia meravigliosa.

Visto il tema squisitamente british, a cos’altro potevo pensare se non a una tavola per il tè?

©acasadibianca
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Ecco quindi che su una tovaglia semplicissima (non stirata, ahimè, ma finché sono tavole fatte per gioco non mi formalizzo), bianca come una pagina tutta da scrivere, hanno trovato posto alcune delle mie tazze floreali, perfette per richiamare il tema del giardino, soprattutto abbinate a questi bicchieri decorati con girari in verde.

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Ancora fiori di primavera per la teiera, che – strappo alla regola – non è inglese ma tedesca, mentre per l’acqua ho scelto un inglesissimo bricco in cristallo e sheffield.

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Un libro di giardinaggio aperto sulla pagina dei bulbi ricorda una delle più belle pagine del romanzo.

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Come centrotavola ho invece allestito un vero giardino in miniatura.

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Su una alzatina per la frutta ha infatti trovato posto la ricostruzione di un piccolo angolo verde, dove dalla terra (che in effetti è polvere di caffè…) smossa da minuscoli attrezzi e bagnata da un altrettanto minuscolo annaffiatoio spuntano l’erba e i primi, timidi fiorellini.

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Gli stessi fiorellini punteggiano in modo discreto tutta la tovaglia, a ricordare che lo spirito di rinascita e la voglia di vivere di Mary e dei suoi amici non rimane rinchiusa tra le mura del giardino.

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Non poteva infine mancare un richiamo al pettirosso, che con il suo svolazzare porterà Mary a scoprire la porta del giardino segreto, nascosta da un impenetrabile manto d’edera, per ricordare a questa ragazzina cupa e solitaria che nessuno può bastare a se stesso.

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Capite adesso perché amo così tanto questo libro?

 

14 pensieri su “Arte della tavola. Una favola a tavola, e un giardino in miniatura”

      1. ora non ho proprio più scuse e mi lancerò nel progettino che avevo in testa…un tè a tema Alice nel Paese delle Meraviglie (essendo io Alice all’anagrafe…e Regina di cuori nell’indole “leggermente” dispotica)

  1. Buongiorno DB che dire impeccabile come sempre in ogni dettaglio e il richiamo alla storia è perfetto. Il bricco e’ stupendo. Buona settimana baci Luisa

      1. Si sì ricordo l’estate in cui avevo come compito il libro da leggere…da lì credo di essermi innamorata della letteratura e della campagna inglese, poi è arrivata Jane Austen :)! Buona giornata

  2. adesso mi spargo il capo di cenere… ma visto che non è mai troppo tardi posso recuperare: conosco la storia ma non ho mai letto il romanzo. 😦

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