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Arte della tavola. Tavola (low cost) di primavera

©acasadibianca
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Lo ammetto: mi capita raramente di apparecchiare nel quotidiano tavole particolarmente costruite. Poco tempo a disposizione e necessità di tutelare al massimo il figlio celiaco dal rischio di contaminazioni (in casa gira poco glutine, ma può bastare a combinare grossi guai) praticamente impongono l’uso di tovagliette all’americana e tovaglioli di carta: il tutto carino, di buona qualità e abbinato con cura, ma pur sempre molto basico. Il fine settimana non fa eccezione: se non siamo in collina, abbiamo infatti l’abitudine di mangiare abbastanza velocemente e poi uscire a camminare all’aria aperta.

Per una volta, lo scorso fine settimana ho voluto fare uno strappo alla regola: visto che freddo e pioggia a scrosci sconsigliavano le passeggiate, ho organizzato un pranzo domenicale assolutamente tranquillo ma servito in sala e su una tavola “come si deve”. Non solo. Anche se non l’ho fatto apposta, mi sono resa conto che ne è uscita una tavola che dimostra una volta di più (se mai ce ne fosse ancora bisogno) che non servono i miliardi per apparecchiare una bella tavola. Nel caso di specie, infatti, tutto quello che ho usato viene da saldi, stock e /o negozi “tutto a un euro”. Unica eccezione, le posate, che sono comunque prese da Coin: bel posto, ma non certo culla del lusso.

©acasadibianca
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Ma andiamo con ordine. La tovaglia, sontuosamente floreale, viene dal versante casa del noto low cost spagnolo d’abbigliamento: peraltro, di economico il versante casa ha poco, ma vende cose molto carine e di buona qualità, motivo per cui cerco di non farmi scappare i primi giorni di saldi, che consentono di fare scorta con meno sensi di colpa. Cerco, ma non sempre riesco. Infatti la tovaglia in questione viene dagli ultimi giorni di saldi, quando la scelta si era ormai molto ridotta, e non è propriamente perfetta per la tavola. Diciamocela tutta: è quadrata e la tavola è rettangolare, ma mi piaceva da morire e ho pensato che tutto sommato si potesse adattare. Magari non la userei per le cene formali, ma diciamoci anche questo, quando mai faccio cene formali? Insomma, aggiudicata.

©acasadibianca
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Per schiarire un po’ il disegno, delicato ma davvero molto ricco, le ho abbinato dei sottopiatti chiari (svedesi e pure di seconda scelta) e dei piatti sempre chiari ma ravvivati da un delizioso bordo lilla, acquistati qualche settimana fa in un negozio “tutto a un euro”. Le posate, come si diceva, sono gli unici pezzi non completamente low cost: mi piacciono perché rischiarano la tavola e danno quel tocco romantico che non guasta.

©acasadibianca
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Lilla anche i bicchieri per l’acqua (molto più in tono coi i piatti di quel che sembra dalle foto, e acquistati a prezzo stracciato in una stock house), mentre i calici da vino sono in svedesissimo vetro trasparente.

©acasadibianca
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Niente piattino per il pane (non era previsto di servirne), essenziale il centro tavola, composto da un mazzo di tulipani legati da un sobrio nastro verde e semplicemente appoggiati sulla tovaglia. Non so come la pensiate voi, ma per me con la semplicità non si sbaglia mai.

©acasadibianca
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14 pensieri su “Arte della tavola. Tavola (low cost) di primavera”

  1. Bellissimo risultato, mi piacciono soprattutto gli accostamenti cromatici.
    Una curiosità: quanto resistono i tulipani senza acqua? E’ un’idea che vorrei copiare.

    1. Ciao, se sono freschi e li metti in tavola all’ultimo (io li preparo e li metto in un vaso con pochi cm d’acqua finché non suona il campanello ) restano belli per tutta la cena. Per recuperarli invece è importante rimetterli in acqua appena gli ospiti se ne vanno tagliando l’ultima parte del gambo che restando all’asciutto rischia di essersi seccata.

  2. questa tovaglia è splendida, davvero splendida. e gli accostamenti cromatici davvero riusciti. adesso però devo confessare che tu hai una stanza intera dedicata alle pottery, tipo cabina armadio delle ceramiche. dai su confessa. 😀 😀
    invece io cerco aiuto e consiglio da te e dalle tue lettrici: niente mio marito vuole fare un paio di cene sulla terrazza di sopra, quindi mi tocca fare su e giù per una lunga scala e ho deciso che no le pottery inglesi amori miei non le metto a rischio su e giù – anche se ci sarebbero aiuti ma non mi fido – dunque dopo lunga riflessione mi sono rassegnata alla melamina. avete qualche sito di riferimento? o avete idea dove posso trovare piatti di questo materiale ma possibilmente senza disegno di Peppa Pig? escludo il sito di noto negozio bolognese che ha piatti da 10 euro cadauno. ho più o meno intuito che sono oggetti in uso nei camper e sulle barche, ma io non li voglio con l’ancora o il gran pavese, bensì di un classico ed elegante blu.

    1. Supermercati cinesi già esplorati? Da noi la melamina si trova lì ma non saprei sinceramente che dire sulla qualità. Comunque per curiosità ho fatto un giro su amazon e sì, come bianco e blu va molto – per non dire solo – il genere “Bounty”; in ogni caso i prezzi sono appunto sui 10 euro al pezzo, e
      a questo punto forse rivaluterei il negozio bolognese…

  3. Buongiorno! Sempre impeccabile, mi piace proprio tanto, complimenti. Solo un’informazione, si può sapere il nome della catena spagnola, perché penso che nella mia zona non ci sia (parma).
    Grazie!

    1. Ciao, è molto banalmente Zara Home. Scusa ma preferisco evitare i nomi commerciali quando scrivo perché potrebbe sembrare pubblicità occulta e preferisco non lasciare adito a dubbi.
      Comunque codesti spagnolo vendono anche on line, se trovi qualcosa che ti interessa 😉

  4. Grazie, molto gentile e hai ragione, l’avevo pensato in effetti sul fatto “pubblicità occulta”.
    Guarderò sicuramente.
    Grazie!

    1. E’ un tema delicato, e preferisco avere cautela. Ho già detto e scritto più volte che questo blog non ha finalità commerciali, ma il mondo del web è talmente pieno di pubblicità occulta che non voglio si creino equivoci di sorta.
      Poi se mi chiedete direttamente rispondo senza problemi, ma ci tengo a chiarire sempre che dietro quel che scrivo non c’è nessun calcolo o secondo fine 🙂

  5. alessandra purtroppo a Parma non c’è, c’è a brescia che è ad un’ora di autostrada ( fidati faccio avanti e indietro ogni settimana da circa 20 anni) donna bianca bellissima l’apparecchiata Bravissima!!! baci baci baci Ale

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