Sono stata in libreria, nei giorni scorsi. Cercavo un libro che purtroppo non ho trovato, ma non per questo sono uscita a mani vuote. Mentre aspettavo il mio turno ho curiosato un po’ in giro, e ho trovato questo libricino: si chiama Vicini alla terra, e lo ha scritto Silvia Ballestra (Giunti Editore, euro 12,00).
Non avevo mai letto nulla di questa autrice, eppure ho preso questo libro senza leggere oltre la quarta di copertina. L’ho fatto perché amo gli animali, perché penso che nessuno come l’uomo sappia essere agghiacciante o generoso, perché sono convinta che l’Italia sia un paese pieno di difetti ma anche di incredibili risorse. So, inoltre, per averlo vissuto anche se solo di striscio, che in certe situazioni l’aiuto serve anche molto, molto dopo che i riflettori sono stati spenti .
E’ un libro strano, si capisce subito che è stato scritto di getto. Raccoglie storie di animali e di uomini che, nel mezzo di un’emergenza come il terremoto che ha devastato il Centro Italia nel 2016, hanno trovato il tempo, il cuore e l’energia per pensare anche a loro.
Non aspettatevi però un romanzo intriso di storie studiatamente consolatorie. E’ piuttosto una cronaca, un diario fatto di pagine asciutte, spesso crude, perché non tutte le vicende narrate hanno avuto un lieto fine, e non tutti i protagonisti ne escono a testa alta.
Non vi dico altro, se non che l’autrice ha deciso che tutti i diritti d’autore ricavati dalle vendite serviranno per acquistare materiale didattico per le scuole delle zone terremotate. Acquistare questo libro non vuol dire dunque solo leggere storie che lasciano il segno, ma anche offrire un aiuto concreto a persone che ne hanno ancora disperatamente bisogno. Un aiuto lontano dai riflettori, ma non per questo meno necessario.
PS Non dimenticate che questa è ancora la settimana del blog hop di primavera! Le tavole di oggi si trovano qui:
Panoply
PMQ for Two
The Robin’s Nest
Dining Delight
Celebrate & Decorate
Oggi per il blog hop mi è davvero piaciuta molto la tavola di Panoply, naturalmente non sono stata capace di lasciarle un commento. I sottopiatti in legno così fatti mi piacciono molto. Dovrei chiedere al mio papà di tagliarmi qualche rondella quando pota gli olivi. Mi sono piaciuti i piatti con quel verde intenso e anche le posate. bellissima idea questo blog hop.
Ieri ho avuto una giornata assurda devo ancora vedere! Comunque i sottopiatti in legno piacciono moltissimo anche a me, se il tuo papà li sa fa approfittane di corsa!!!
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