Una delle cose più belle della primavera in collina è sicuramente l’esplosione della fioritura spontanea. Fiori di tutti le fogge e i colori punteggiano radure un tempo utilizzate per il pascolo e oggi libere di vivere le stagioni senza interventi o condizionamenti dell’uomo. Finché ce la fanno, naturalmente, perché qui come altrove negli ultimi decenni moltissime specie di fiori ed erbe selvatiche sono andate perdute a causa della distruzione del loro habitat e della diffusione indiscriminata dei pesticidi.
Per fortuna c’è chi si occupa del problema: i prati inglesi, per dire, hanno come loro paladino nientemeno che l’erede al trono, Carlo principe di Galles, che a dispetto di come lo presenta la (pessima) stampa italiana è un uomo di grande cultura e un fervente ambientalista. Si deve proprio a lui la nascita del progetto “Coronation Meadows” (“Prati dell’incoronazione”), nato nel 2012 e così chiamato in onore del Giubileo di diamante della Regina Elisabetta, celebrato appunto in quell’anno. Il progetto prevede la nascita e la conservazione di prati fioriti in ogni parte del paese, a protezione della naturale biodiversità di cui è ricca la campagna inglese.

L’idea ha trovato un fervido sostenitore anche nella mia manifattura britannica preferita, che ha dedicato un a questo progetto un bellissimo servizio da tavola, chiamato appunto “Coronation Meadows”. Complice un fine settimana immerso nella pioggia e nella noia abbinato a un’irresistibile offerta lampo, un po’ di tempo fa me ne sono portata a casa un minuscolo pezzettino, perfetto per la casa in collina e per celebrare i prati in fiore.
Il decoro, creato da un diplomato della Prince’s School of Traditional Arts, è caratterizzato da un delicato bordo verde acqua e da un disegno centrale che raffigura i principali fiori di campo inglesi. E’ semplice e allo stesso tempo ricco di dettagli, quindi perfetto tanto per dare tono a una tavola essenziale quanto per partecipare a una vera celebrazione dei colori della natura, che è stata la mia scelta per la questa occasione.
Ho utilizzato come base dei runner con una base appena un tono più scura del bordo dei piatti, rallegrata da un disegno color panna. Gli ho sovrapposto dei piatti chiari, in modo da valorizzare il decoro floreale dei nuovi piatti. Posate in acciaio, bicchieri in vetro trasparente e tovaglioli abbinati ai runner hanno completato il posto tavola.
Minuscole composizioni di fiori di campo hanno fatto da segnaposto
Ancora fiori spontanei, raccolti in un semplicissimo mazzo, per il centrotavola, un vero tripudio di forme e di colori.
Ancora una volta, la natura ha saputo dimostrare tutta la sua bellezza. Come pensare che un simile patrimonio non sia da tutelare?
Ma che bello che tu ci abbia parlato di questa iniziativa – molti dettagli anche nel sito dedicato – meravigliosa che fa capire quanta attenzione ci sia in UK per la conservazione dell’ambiente naturale, delle campagne e dei fiori. La serie di Burleigh è bellissima, io ci ho fatto più di un pensiero, ma sarebbe solo uno sfizio perché davvero non ho più posto. Ad ogni modo tanto per aggiungere un dettaglio sul principe, la Burleigh si è salvata grazie al suo intervento. Questo per dire che la stampa italiana lo mette in ridicolo senza sapere di cosa sta parlando. 😉
Non farmi commentare che è meglio
http://www.larena.it/territori/est/val-d-illasi/colori-ricordi-e-profumi-le-50-sfumature-dell-iris-1.5662607
Ho trovato questo evento nuovo nuovo sugli iris della Val d’Illasi e me lo segno per l’anno prossimo. Quando avevamo le bambine piccole, facevamo il tour domenicale in Val d’Illasi e dintorni, per scattare tante foto in una spettacolare fioritura dei ciliegi.
http://www.veronagreen.it/index.php/eventi/download/356_aff2b2a5d7a7734ff150d7e3f6248965
Locandina dell’evento.
Grazie, prendo nota 🙂
Di niente, 👍🏻
Buon pomeriggio Donna Bianca. Se ti fa piacere, vai al mio ultimo post, potrebbe esserci qualcosa che potrebbe interessarti. 🤔
Ho visto, bellissimo! Ci sono stata anni fa e se ci penso ho ancora gli occhi a cuoricino 😍
Verissimo! 🤗