Vacanze, Viaggiare

Sì, viaggiare. Sette giorni in Scozia. 4. Tra mostri e castelli

Il nostro quarto giorno in Scozia si è aperto con quella che i figli, particolarmente buontemponi durante questa vacanza, hanno definito “l’immancabile turistata”. Ebbene sì, siamo andati a cercare il mostro di Loch Ness!

Loch Ness at Urquhart CastleRiepilogo brevemente la questione: nel 1936 inizia a circolare la voce che una misteriosa creatura dalle enormi dimensioni abiti le acque di questo remoto lago scozzese. La voce si diffonde, arrivano i turisti, gli avvistamenti si moltiplicano e l’economia della zona fa il botto. Poi arrivano i soliti seccatori che con una serie di imponenti e costosissime spedizioni cercano di scoprire se il mostro esista davvero. Come sia andata a finire lo racconta con dovizia di particolari e rigorosa scientificità anglosassone il piccolo e divertente Loch Ness Centre and Exibition. Purtroppo la visita non è esattamente economica (esiste per fortuna il biglietto famiglia) e l’allestimento sembra preso dalla casa degli spettri di un vecchio luna park, ma nel complesso non è male, se lo si prende per quello che è: l’omaggio ad una delle maggiori leggende del Novecento.

Looking for Nessie at Loch NessRipresa la strada, abbiamo costeggiato il Loch Ness (occhi sempre puntati sull’acqua, ma di Nessie, purtroppo, nessuna traccia) fino ad uno dei manieri più celebri di Scozia: il castello di Urquhart, a Drumnadrochit, proprio sulla riva del lago.

Urquhart Castle ScotlandFatto esplodere nel 1692 perché non cadesse in mano ai giacobiti, non è più stato ricostruito ed è quindi un ammasso di rovine più o meno ben conservate.

Urquhart Castle Loch NessAnche qui l’accesso è piuttosto caro e in più non è previsto un biglietto famiglia, perciò se si ha la certezza di visitarlo vale la pena acquistare uno dei pass che consentono l’accesso a più siti storici.

Urquhart Castle ScotlandLe rovine sono imponenti, e il castello in una posizione magnifica, che domina l’intero Loch Ness.

Urquhart Castle loch Ness

Finita la visita, di nuovo in macchina alla volta di un altro castello celeberrimo, un’autentica icona scozzese, nota al grande pubblico anche perché set di molti film scolpiti nell’immaginario collettivo (ricordiamo almeno Highlander l’ultimo immortale e Il mondo non basta): l’Eilean Donan Castle.

Eilean Donan Castle ScotlandAmmetto che il primo impatto è stato un po’ deludente: dalle foto me lo aspettavo enorme e con un ponte lungo e sontuoso, invece niente di tutto ciò. Intendiamoci, non è certo camera e cucina, ma nel genere castello ha dimensioni tutto sommato contenute.

Eilean Donan CastleAnch’esso parzialmente distrutto nel 1719, fu lasciato in rovina fino ai primi anni del Novecento quando fu acquistato dal colonnello John MacRae-Gilstrap, che si fece carico dell’immane progetto della sua ricostruzione, durato quasi vent’anni.

Eilean Donan CastleOggi il castello è quasi interamente privato (pochi e non fotografabili gli ambienti visitabili) e ospita abitualmente importanti raduni familiari del clan McRae.

Eilean Donan Castle

Come dicevo se ne può visitare solo una parte, molto affascinante perché dà un’idea piuttosto completa di quella che era la vita in una dimora di questo genere. Piccolo dettaglio curioso: è il primo posto dove ho visto una buona presenza di stoviglie e accessori in english transferware. In tutti i bagni, per dire, campeggiavano in bella vista set brocca e catino in uno spettacolare Blue Italian di Spode.

Finita la visita con un pranzo leggero al caffè adiacente il castello (non ricordo cosa abbiamo preso ma c’era qualcosa di gluten free anche lì), siamo risaliti in macchina e abbiamo macinato un bel po’ di chilometri fino alla meta successiva: la spettacolare isola di Skye, la maggiore delle Ebridi. Ve ne parlerò in dettaglio nel prossimo post!

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