Senza glutine, Vacanze, Viaggiare

Sì, viaggiare. Sette giorni in Scozia. 6. Bye bye Skye

Il secondo e ultimo giorno a Skye si è aperto, come temevano, sotto un cielo plumbeo. Acqua a scrosci e vento teso sconsigliavano vivamente escursioni a piedi, ma a noi era rimasto lì l’aver mancato la spiaggia corallina e così, messe in macchina le valigie, siamo partiti alla sua ricerca.

Isle of SkyeFinalmente giunti a destinazione, nei pressi di Claigan, abbiamo parcheggiato l’auto e imboccato il sentiero per la spiaggia sfidando il vento e la pioggia. Giacca a vento ben chiusa e cappuccio calato sugli occhi (nessun ombrello avrebbe resistito alle raffiche) abbiamo camminato per circa un quarto d’ora lungo il bagnasciuga per trovarci davanti ad un panorama davvero spettacolare: una lingua di sabbia bianchissima fatta di briciole di corallo che colora il mare di turchese come nella più perfetta spiaggia caraibica.

Claigan Coral Beach Isle of Skye

Peccato davvero per la giornata: se l’acqua era così bella con il cielo coperto, non oso immaginare come potesse essere inondata di sole!

Claigan Coral Beach Isle of SkyeRisaliti in macchina di gran carriera, abbiamo capito che era proprio il caso di rassegnarci ad un giro sostanzialmente automobilistico, e ci siamo quindi regalati un piccolo tour della penisola di Trotternich. Abbiamo saltato, un po’ per pigrizia un po’ per stanchezza, alcune delle attrazioni obbligate del luogo (il piccolo museo della vita sull’isola, il castello di Duntulm), fermandoci però appena possibile a fotografare il paesaggio straordinario che scorreva sotto i nostri occhi.

Trotternich peninsula Isle of SkyePer il pranzo ci siamo regalati una sosta in un posto dall’apparenza francamente improbabile ma che si è rivelato di grande soddisfazione. Si chiama Mackenzie’s Stores, nel microscopico paesino di Staffin, ed è una sorta di piccolo emporio in perfetto stile anni Settanta con cucina indiana take away. Incredibile ma vero, anche qui nessun problema nel mangiare senza glutine: abbiamo gustato un ottimo curry di pollo con riso basmati in compagnia di una nutrita comitiva di gitanti (pare che questo posto sia una tappa ristoro compresa in molti tour dell’isola, cosa abbastanza sorprendente considerato che non dispone nemmeno di un bagno), e ce ne siamo andati portando con noi un corroborante tè chai.

Trotternich peninsula Isle of Skye

Vedute mozzafiato si susseguivano senza sosta sotto i nostri occhi.

Trotternich peninsula Isle of SkyeBellezza dopo bellezza, siamo arrivati alla spettacolare Kilt Rock, lunga scogliera così chiamata perché ricorda appunto le pieghe di un kilt, attraversata da una cascata che si getta direttamente nel mare. La foto purtroppo non rende l’idea, ma il vento era davvero forte e non sono riuscita a fare di meglio.

Kilt rock Isle of Skye

Per un breve istante, il tempo è sembrato quasi volgere al bello.

Isle of Skye panorama

Purtroppo l’illusione è durata molto poco, e così ci siamo rassegnati a prendere la strada verso il ponte che ci avrebbe ricondotti sulla terraferma. Sempre a causa del maltempo abbiamo saltato a maggioranza la visita all’Old Man Storr, formazione rocciosa che è una delle icone di Skye, e purtroppo anche il “pellegrinaggio” alla baia di Sandaig che, se come me avete adorato i libri di Gavin Maxwell, conoscerete come Camusfearna. Sinceramente, la rinuncia che mi è pesata di più.

Lochalsh Scotland

Attraverso il solito susseguirsi di paesaggi verdissimi e scenari lunari abbiamo raggiunto la tappa successiva.

Lochalsh Scotland

Non un paese ma un piccolo hotel a conduzione familiare abbastanza isolato, il Cluaine Inn, perfetto per spezzare il viaggio che doveva riportarci a Edimburgo. Anche qui avevamo prenotato una stanza da quattro e siamo rimasti piacevolmente sorpresi: camera enorme con bagno altrettanto grande, arredata con bei mobili in legno e quattro letti singoli che ci hanno regalato una divertente atmosfera da collegio. Unico neo, in stanza niente Internet, cui anelavamo disperatamente dopo due giorni di copertura pari a zero su Skye. Avevamo prenotato anche la cena e ne siamo rimasti molto contenti: menù semplice ma interessante, comprensivo di valide opzioni senza glutine.

Siamo andati a dormire ancora sotto la pioggia. La nostra vacanza stava decisamente terminando all’insegna del più tipico tempo scozzese!

9 pensieri su “Sì, viaggiare. Sette giorni in Scozia. 6. Bye bye Skye”

  1. Bellissime davvero le foto! A volte proprio i cieli pieni di nuvole tipicamente scozzesi regalano suggestioni che il sole manco riuscirebbe!!! Che dire? Skye è un’isola meravigliosa che meriterebbe un viaggio a sé… grazie per il bel racconto della vostra breve esperienza!

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