Riflessioni

Riflessioni. Una scelta e il suo perché

Chi mi segue sui social ed è anche iscritto ad alcuni dei gruppi sull’arte della tavola di cui faccio (o ho fatto parte), avrà notato che ultimamente ho condiviso sempre meno i miei lavori. All’inizio è successo per caso: in questi gruppi vanno per la maggiore le tavole a tema e non sempre ho trovato la cosa nelle mie corde, il mio tempo libero poi è sempre più ridotto e ci sono mesi in cui è già un miracolo se riesco a tenere in piedi il blog.

Poco alla volta però condividere sempre meno nei gruppi è diventata una scelta, e dopo averci pensato a lungo ci tengo – con garbo e senza polemica, come è nel mio stile – a spiegare perché.

L’ho già scritto tante volte, ma ci tengo a ripeterlo: sui social ci sto solo per hobby. Mi piace l’arte della tavola, mi piace collezionare ceramiche, mi piace scrivere, e i social sono un modo carino per condividere con altre persone queste mie passioni. Più di tutto però mi piace fare blogging, perché un blog ha ritmi lenti e riflessivi e quindi mi corrisponde più di altri social che richiedono attenzioni costanti e frenetiche.

Il blog per me non è un lavoro né ho mai inteso che lo dovesse diventare. Non vendo e non pubblicizzo nulla e anche se voi non potete saperlo, ogni volta che ho ricevuto proposte commerciali le ho sempre declinate: curo questa creatura ormai da cinque anni, lo vivo come uno spazio di pura libertà e non ho nessuna intenzione di farlo schiavo di direttive o, peggio, imposizioni altrui.

Voglio davvero bene a questo mio piccolo angolino di serenità, e proprio perché ci investo tempo e fatica senza averne nulla in cambio, non sono più disposta a fare finta che non esista. Perché è questo che richiedono quasi tutti i gruppi di arte della tavola che frequento o che ho frequentato. Non solo non si possono postare link ai propri post, non si può nemmeno dire che il blog esiste e di cosa parla perché altrimenti si viene accusati di “farsi pubblicità”. Ora, parliamoci chiaro. La pubblicità la fa chi ha qualcosa da vendere, e io – lo ripeto – non vendo nulla: se proprio, regalo, come dimostrano i pdf di “Brocante folies!”, di “Ricevere con i bambini” e altri ancora che arriveranno nei prossimi mesi.

Perché questo atteggiamento così radicale, non lo capisco e francamente non mi interessa nemmeno più. Fatto sta che da oggi le mie tavole le troverete solo qui, sui miei social e in quei gruppi dove è esplicitamente consentito nominare, anche se solo ogni tanto, il proprio blog. Per il resto, mi ritiro (socialmente parlando) sull’Aventino: perché credetemi, sarà pure un luogo solitario ma ci si respira un’aria fresca e pulita, e anche la vista non è affatto male!

4 pensieri su “Riflessioni. Una scelta e il suo perché”

  1. Condivido le tue riflessioni sui gruppi di Fb, a volte sembrano delle dittature! 🙂
    Mi piacciono le tue tavole! Anche se non mi sono mai lanciata in questo campo, a casa mia, solo tovaglie e stoviglie (sempre quelli. differenziandoli giusto tra il quotidiano e le “feste”) . . . dopo aver sbirciato un po’ i tuoi post sul tema, ho deciso di provare a curare un po’ di più le tavole (almeno quelle domenicali) . . . non arriverò a collezionare ceramiche, ma chi può dirlo??? 🙂

    Se posso, vorrei linkare qualche tuo articolo su un gruppo di donne amanti di quelli che si considerano “lavori femminili” . . . di cui sono Admi! 😉

    Ciao, Fior / Giagia su Fb

    Ps. Hai poi deciso se leggere i libri e/o seguire la serie Tv “Outlander”??? A giorni (29) esce su Sky la versione doppiata in italiano, ma mi dicono che in lingua originale (per chi capisce l’inglese) è meglio! 😉

    1. Attenta eh che il morbo del collezionismo ti coglie quando meno te lo aspetti!
      Seriamente: ti ringrazio delle belle parole, io per prima gestisco un gruppo fb e so benissimo che le regole sono indispensabili perché le cose funzionino, ma credo anche che sia necessario saper discriminare tra condivisione e pubblicità e in troppi non lo sanno o non lo vogliono fare.
      Per il resto, mi fa piacere se condividi i miei post! E quanto ad Outlander, ho pensato di iniziare dai libri ma me li tengo per le sere d’inverno perché mi sono fatta l’idea che siano più in sintonia con l’atmosfera. Il più sarà avere il tempo di leggere 🙁

      1. Stai attenta, quei libri di “risucchiano” . . . ricordo (alla prima lettura) che ne iniziai uno dopo cena e andai avanti fino alle ore piccole . . . 🙂

        Sono curiosa di sapere di cosa tratta il tuo gruppo fb . . . ti mando un pvt.
        Addirittura, ti manderò un link di una tavola apparecchiata in un bellissimo posto . . . tovaglia speciale, che una mia amica ha “orlato” per l’occasione. 😉
        Non so che occasione fosse, ma forse lo sa la comune amica Marina! 🙂

        Ciao, Fior / (Giagia su Fb)

        1. Avevo scritto una risposta lunghissima e si è cancellata! Uffa! Ti ringrazio per le foto, il gruppo si chiama “Brocante folies!” ed è dedicato all’english transferware. Se il tema ti interessa vieni a dare uno sguardo: se non ti piace puoi sempre uscire, non sono il tipo che si offende…

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