Nell’immaginario di noi italiani, non c’è festa più americana del giorno del Ringraziamento. Ammettiamolo, gliela abbiamo sempre un po’ invidiata, quest’occasione per raccogliere attorno allo stesso tavolo famiglie normalmente sparse da un capo all’altro del paese, come forse nemmeno il giorno di Natale riesce a fare. La si celebra il quarto giovedì di novembre, appunto con un grande pranzo familiare dove non possono mancare i piatti della tradizione quali la torta di zucca e ovviamente il tacchino arrosto con purè e salsa di mirtilli.
Non mancano, ultimamente, tentativi di introdurre questa festa anche in Italia, adottando motivazioni generali, tipo la gratitudine per quanto di bello la vita ci offre. Ma io sono pignola, e per di più laureata in storia, e se mi sta benissimo che ci sia chi vuole rendere grazie per i doni dell’esistenza, altrettanto ci tengo a raccontarvi brevemente quali sono le radici storiche del giorno del Ringraziamento, e il motivo per cui è così importante. Mi sembra il modo migliore per onorare questa festa e anche per dare il benvenuto al nuovo Tablescape blog hop organizzato da Chloe di Celebrate & decorate, dedicato appunto al Thanksgiving Day.
Tutto inizia nel settembre del 1620 quanto la nave Mayflower salpa dal porto di Plymouth, in Inghilterra, alla volta del Nuovo Mondo. A bordo ci sono 102 persone (52 uomini, 18 donne e 32 bambini) in buona parte perseguitate in patria a causa del loro credo religioso: sono i cosiddetti Padri Pellegrini, che due mesi dopo approdano a Cape Cod, nel Massachusset, in cerca di libertà e fortuna.
Il destino, purtroppo, non è buono con loro: i semi che hanno portato dall’Inghilterra non germogliano, le poche risorse a loro disposizione non sono sufficienti per affrontare il rigido inverno americano e la metà di loro non sopravvive. A salvarli intervengono, la primavera successiva, i nativi del luogo, che insegnano loro quali prodotti coltivare e quali animali allevare. Grazie a questo sostegno, il nuovo raccolto è abbondante e può assicurare ai coloni un inverno tranquillo. Essi decidono quindi di rendere lode a Dio con un grande pranzo di ringraziamento, condiviso con i nativi che tanto li hanno aiutati.
Riunirsi a tavola per festeggiare il raccolto diviene ben presto un appuntamento tradizionale per i coloni americani, e si diffonde rapidamente in tutto il territorio americano. Dobbiamo però arrivare al 1789 per avere, con George Washington, la vera e propria istituzione di un Thanksgiving Day, destinato in breve a diventare una delle feste nazionali più sentite e celebrate.
Com’è evidente, siamo di fronte a una tradizione che va ben oltre il rendere grazie per “le cose belle della vita”: celebra piuttosto la libertà di essere se stessi, l’opportunità di costruirsi una nuova vita, la possibilità di investire nei propri sogni, la capacità di non arrendersi anche nella difficoltà più estrema. In sintesi, quello che ancora oggi chiamiamo il “sogno americano”.
Per questo motivo, sono particolarmente onorata di far parte del gruppo di blogger raccolte da Chloe per proporre idee e ispirazioni per la tavola di questa grande festa, che cadrà il 23 novembre. Non so se riuscirò a coglierne appieno lo spirito, ma vi garantisco che – se pur restando fedele al mio stile – ce l’ho messa tutta. Vedrete i risultati del mio impegno giovedì: nell’attesa, vi lascio qui di seguito l’elenco di tutte le blogger coinvolte. Mi raccomando, non mancate di visitare le loro creazioni: sono sicura che troverete molti spunti per delle bellissime tavole autunnali piene di amore e di riconoscenza.
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
ciao, la festa del Ringraziamento mi è cara. La festeggiai a prima volta nel 1992 quado vivevo in Minnnesota e da allora sulla nostra tavola appare il tacchino. Ora che i miei figli sono grandi è un mottivo in più per riunrci ed è una festa a cui loro tengono molto così anche quest’anno festeggeremo. Aspetterò la tua tavola per trarre spunti e apparecchiare la mia.
Buona settimaan
E io aspetto di sapere, da te che la vivi davvero, se sono riuscita a coglierne lo spirito!
certo che sì! Ed è davvero l’occasione in cui le famiglie riescono a riunirsi; anzi prendono anche aerei per farlo. Il discorso che si pronuncia attorno alla tavola è una delle cose che amo di più, può sembrare strano ma crea unione, tutti possono dire qualche parola se lo desiderano. Ringraziare è una cosa che dovremmo imparare a fare…. Lo scorso anno diedi la mia ricetta del tacchino ripieno, quella che mi fù data tanti anni fa. la trovi cercando Il Thanksgiving sul mio blog nel caso fossi tentata…..
Vado!
Ciao Bianca grazie per queste informazioni che fanno davvero cspire il senso di questa festa. Non vedo l’ora di ammirare le tavole a tema. Il mio blog oggi è in sintonia con il “sogno americano” ;). Buon inizio settimana baci Luisa
Ma grazie a te! E sono molto felice di dirti che ho finalmente trovato il modo di commentare sul tuo blog: ci ho messo anni a capire il trucco, ma come si dice, “chi la dura la vince” 😉
Grazie 😊!!! 😘
Christmas is more my holiday but I like Thanksgiving too because of the food and family. Looking forward to your table for the blog hop.
Thank you Christine 😊
Thanksgiving is my favorite holiday, sharing with family and friends, just being grateful for the bounty we enjoy in our lives. Love and laughter, and gratitude.
❤
Le origini di questa festa le sapevo, ma io non vedo l’ora di ammirare la tua tavola giovedì.
❤
Qualche spunto per le tavole delle feste! Belle! Aspetto di vedere le altre e la tua! 😉
Anche in Italia si è sempre festeggiata una “giornata del ringraziamento”, ma era/è circoscritta ai contadini (o meglio ai coltivatori diretti), ha anche un risvolto religioso! 🙂
E anche questa si festeggia a novembre, Quando la maggior parte delle messi è stata raccolta. Quest’anno il 12 novembre! 😉
Ciao, Fior
Interessante, non avevo mai sentito parlare di questa festa. Ma è una tradizione storica o recente?
Da come ho letto, dovrebbe essere la 65°, quest’anno. Diciamo “ufficiale” o “istituzionalizzata” da 65 anni circa . . . ma, secondo quanto scritto, precedentemente esisteva con diverse modalità a secondo la zona . . . 🙂
Mi sono guardata anche le tavole del Giorno del Ringraziamento di oggi, aspettando domani la tua! Mi piacciono da matti i Padri Pellegrini di ceramica! 🙂
Ciao, Fior
E niente quando una è storica inside c’è poco da fare 😉
Praticamente una condanna all’ergastolo 😉