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Storie di oggi. Perché Harry e Meghan mi piacciono tantissimo

Post del tutto diverso dal solito, oggi, sulla scia della notizia della settimana: il prossimo matrimonio del principe Harry del Galles, nipote di The Queen e fratello dell’erede in seconda al trono d’Inghilterra. Già, perché la mia passione per la perfida Albione non si ferma alle potteries: tutto ciò che è cultura made in UK mi affascina da sempre, e la famiglia reale non poteva certamente fare eccezione. E visto che tutti si sentono in diritto di dire di tutto sui futuri sposi, ecco i miei 2 cents: a me questi due ragazzi piacciono un sacco, e ora vi spiego il perché.

dal web

Cominciamo da Harry. Il primo ricordo che ho di lui è quello di un bambino dai buffi capelli rossi, prigioniero in un completo scuro assurdo per la sua età, che sfilava annichilito dal dolore dietro al feretro dell’amatissima madre, con la regia che oscillava tra il suo visetto smarrito e un piccolo cuscino di rose bianche con posato un biglietto che diceva tutto: Mommy. E poi l’adolescenza sregolata, i tanti comportamenti sopra le righe, un silenzio che immagino pieno di rabbia per i vergognosi pettegolezzi sulla sua presunta illegittimità. Quindi l’esercito, probabilmente la prima vera svolta, una professione amata ma purtroppo non compiutamente vissuta sul campo di battaglia – come lui probabilmente avrebbe desiderato – per l’eccesso di pericolo corso da tutto il reparto una volta svelato il luogo in cui il principe stava prestando servizio attivo. Deve aver lasciato un gran bel ricordo nei suoi compagni d’armi, Harry Wales, se dopo il famoso scandalo delle foto nude allo strip poker decine di soldati inglesi postarono sui social loro foto parimenti svestite accompagnate dalla scritta “Io sto con Harry”.

Anche una volta lasciato il servizio attivo, Harry non ha smesso di portare l’esercito nel cuore, come dimostra la sua assidua presenza a eventi che coinvolgono i reduci e soprattutto la geniale invenzione degli Invictus Games, paralimpiadi dedicate agli invalidi di guerra, un progetto che Harry ha coltivato con tenacia e passione, raccogliendo in cambio un consenso straordinario. Non è un caso che gli Invictus, che inizialmente avrebbero dovuto essere triennali, siano ben presto diventati un appuntamento annuale e molto atteso.

E’ amatissimo, Harry, e a vederlo all’opera non è difficile capire perché: carismatico, affabile, empatico, sorprendentemente fisico per essere un inglese (e per di più un reale), non lesina abbracci e sorrisi sinceri, è paziente e divertente con i bambini, affettuoso e galante con le signore e rispettosamente cameratesco con ex soldati e reduci. Ha trovato un modo molto personale per servire la nazione, e lo fa egregiamente. E per questo ha tutta la mia ammirazione.

E veniamo a Meghan. Ha tutte le carte per far storcere molti nasi, e far lavorare alacremente le lingue più affilate. Ha qualche anno più del suo fidanzato, è americana ed è già stata sposata, ha un albero genealogico complicato con un padre di origini olandesi e irlandesi e una madre afroamericana. Ultimo ma non meno importante, di professione fa (o meglio, faceva) l’attrice, con una bella carriera televisiva all’attivo.

Ecco, questi “difetti” per me sono pregi. Tre anni di più? Capirai, al giorno d’oggi nessuno ci fa più caso. Americana? Senso pratico e concretezza, se vi sembrano difetti… Divorziata? Beh, un errore di solito insegna, quindi si presume che ci abbia pensato parecchio bene prima di infilarsi in questa nuova relazione. Ha un’ascendenza variegata? Ottimo, vuol dire apertura mentale e capacità di comprendere situazioni diverse, un bagaglio prezioso per vivere e lavorare (sì, fare il reale è un lavoro) in un paese multiculturale come l’Inghilterra, abitata da ben altro che bionde signore con la tazza di tè. Ha fatto l’attrice? Perfetto, sarà disinvolta davanti ai giornalisti ma saprà anche come tenerli a bada.

Soprattutto, quel che pochi dicono ma che è probabilmente ciò che più profondamente la accomuna al suo promesso sposo, Meghan ha una storica e sincera propensione per le cause umanitarie, con una particolare attenzione per i problemi dell’infanzia e del mondo femminile. Difficile pensare che non sia stato anche questo a far scattare la scintilla. Di certo, contribuisce a dare di lei l’immagine di una donna forte, moderna, cresciuta per cavarsela nel mondo e non per stare alla finestra ad aspettare il principe azzurro. Che poi un principe azzurro l’abbia trovato comunque, è probabilmente un bel segno dei tempi.

16 pensieri su “Storie di oggi. Perché Harry e Meghan mi piacciono tantissimo”

    1. Vero! Anche se credo che vivere in una famiglia così “inclusiva” sia piuttosto pesantuccio!
      Ps non riesco a caricare le foto delle collane qui . Posso postarle sulla pagina fb del blog? Credo che a molte farebbe piacere vederle!

  1. Pensavo di essere una delle uniche a cui questa coppia non scandalizzasse, sono nel mio piccolo felice per i due, un po’ di più per lui, visto tutto quello che ha dovuto sopportare ( depressione compressa ), credo che abbia valutato bene chi sposare, insomma donne non li sono mai mancate!

    1. Penso anch’io che abbia avuto l’imbarazzo della scelta , anche per quello mi fanno sorridere i commenti sul genere “accalappiato dall’arrivista”. Neanche fosse un bambinetto ingenuo!

  2. Concordo pienamente. Anche io penso che ascendenze multietniche siano un valore aggiunto e non un difetto, che essere stata attrice le abbia dato una disinvoltura che altre non hanno. E penso anche che in questo nuovo “lavoro” se la caverà egregiamente.

  3. Per adesso la futura principessa è felice, tutto una novità, il fidanzamento, il matrimonio, la conoscenza dei parenti… ma non è tutto oro quello che luccica.
    Accantoniamo pure il discorso tradimento, magari Herry non è come il padre, ma a me Diana non mi sembra che era tanto felice.
    Qui succede quello che succede in tutte le famiglia, invidia tra cognate e inoltre il bon ton e la regina, tutte elevato all’ennesima potenza, non la invidio molto.

    1. Diana era giovane, ingenua e malissimo consigliata da una famiglia accecata dalle luci della Corona. Non era pronta per il ruolo né probabilmente adatta, purtroppo quando a Corte se ne resero conto era troppo tardi, e sappiamo bene com’è finita. Qui però parliamo di una donna adulta che ha molto chiaro il fatto di infilarsi in una vita di privilegi ma anche governata da regole molto rigide. Reggerà? Lo spero per entrambi…

    2. Diana non era affatto felice, ma è arrivata al matrimonio così, ha avuto un’infanzia molto molto infelice che ha inciso tantissimo sul suo carattere.

  4. Non seguo molto la nuova coppia ma non mi dispiacciono.
    Non so se tutti i fattori che hai elencato l’aiuteranno a sostenere il ruolo che si è scelta. Per fare la principessa in quel covo di vipere c’è bisogno di molto savoir faire e di molto calcolo. Bisogna pensare, vestire, salutare e respirare come farebbe The Queen, o quasi. L’unica che ci sta riuscendo benissimo finora è Kate. Non ne sbaglia una. Ma lei dalla sua ha avuto una madre arrivista che l’ha istruita per bene e molti anni per prepararsi bene al ruolo. Speriamo che Meghan sia altrettanto brava 😉

    1. Beh, in due parole: crediamo di sapere tante cose, ma in realtà non sappiamo nulla di quello che c’è dietro questa decisione e finiamo col parlare a sproposito. Credo che la cosa migliore sia attendere le comunicazioni ufficiali (possibilmente leggendole tutte e con attenzione, non di corsa per vederci solo quello che ci fa comodo) perché al momento sono le uniche fonti autorevoli che abbiamo. Personalmente sono curiosa di capire – e credo che stavolta lo capiremo bene – se la Royal Family è una famiglia o solo una azienda. Da questo dipenderà moltissimo la mia opinione.

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