Uno dei miei sogni di bambina, immersa com’ero per otto mesi l’anno nelle nebbie padane, era vivere al mare. Immaginavo estati fatte di bagni senza fine, giochi sulla sabbia, falò al chiaro di luna, e inverni pieni di burrasche, spiagge spazzate dal vento, stridìo di gabbiani immersi nelle nuvole. Oggi, adulta più consapevole e soprattutto molto ben avviata sulla strada della misantropia, non credo reggerei il caldo e la confusione dei mesi estivi. Amo però come allora l’idea del mare d’inverno, e gli dedico la tavola di oggi.
E’ una tavola per due, semplice e silenziosa come una di quelle passeggiate dove non servono parole, ma bastano due mani intrecciate per dirsi tutto quello che serve. E’ tutta giocata sui sabbia, i grigi, i bianchi: insomma, i colori del mare d’inverno.
Ho usato come base il vecchio asciugamano del corredo della mia bisnonna che ormai avete visto tante volte promosso a runner per tavole tete à tete. Sopra (non si dovrebbe, lo so, ma un’eccezione ogni tanto ci sta, no?) delle semplicissime tovagliette a righe sottili bianco e sabbia, a richiamare l’effetto della spiaggia bagnata. Per i piatti, un leggero decoro floreale grigio tortora, colore che ritorna nei tovaglioli in cotone pesante.
Righe bianche e grigie anche per le posate, che ricordano in versione invernare uno dei tipici decori marinareschi. Stessa abbinata di colori per i bicchieri, in vetro rustico.
Come segnaposto, dei pesciolini in ceramica a pois bianchi e grigi, in due diverse versioni.
Semplici ed essenziali le altre decorazioni. Qualche conchiglia sparsa qua e là, come portata dalle onde, e altre, più piccole, raccolte in una bottiglietta.
Protagonista del centrotavola un esile veliero ancora in tono con i colori della tavola, sobri e un po’ malinconici.
E voi, amate il mare d’inverno?
Credits #pubblicitàaggratis con link per pura comodità di chi legge:
Runner in lino: cimelio di famiglia
Piatti: Spode Delamere Rural
Posate: Neva Posateria Creativa
Bicchieri grigi e tovaglioli: Coin
Bicchieri bianchi: Ikea Pokal
Tovagliette, conchiglie e barchetta centrotavola: Flover Garden Center
Pesciolini segnaposto: no brand, presi in un mercatino dell’usato
molto molto piacevole!
come te amo moltissimo il mare d’inverno x me sicuramente più godibile che d’estate con il rumore il caldo e le spiagge liguri purtroppo ormai troppo affolate!!
io avrei aggiunto un piccolo tocco di azzurro pallido!!!
ciao alla prossima bella tavola!
patrizia
Grazie Patrizia! In realtà un minuscolo tocco di azzurro c’è, il salvagente della barchetta: meglio che niente, no 😉 ?
Vivendo sulle colline, alle spalle di una Città sulla Costa (adriatica), figuratevi che io, se non devo andare a recuperare qualcuno che ha deciso di andare in spiaggia a piedi e al ritorno (ahimè) non ce la fa, sto sempre ad ovest della ferrovia, dalla parte “lungomare” proprio non ci vado, da metà giugno all’ultimo fine settimana di agosto . . . 🙂
Negli altri periodi, mi piace persino quando il mare è in calma piatta e sopra stagna una nebbia così pesante che ti fa pensare a un drakkar che arriva silenzioso sulla spiaggia, con la sua poppa, a forma di drago! 😉
Ciao, Fior
La nebbia come un drakkar… che immagine bellissima !
Palette delicata e suggestiva! Mi ricorda anche le spiagge del mare del Nord, come il litorale della Normandia, dove passeggiare per chilometri in solitudine persino ad agosto, sotto un cielo grigio ma luminosissimo…
La Normandia è uno dei posti dove vorrei tantissimo andare. Quest’estate no, abbiamo già un altro programma davvero moooolto interessante, ma la prossima… chissà!
La tua tavola ricorda proprio il mare d’inverno, molto romantica con colori malinconici che centrano perfettamente il tema.
Io non riuscirei a vivere senza il mio mare, sia d’estate, che d’inverno.
Come ti capisco, per me è così con il fiume. Una città senza fiume, per me, non è una città…
Bella!
Rende benissimo l’idea del mare d’inverno.
Grazie Francesca!