Mi capita raramente di non sapere da che parte cominciare un post. Invece questa volta non so davvero bene come raccontarvela, la mia settimana nelle incantevoli Cotswolds. Certo, potrei – come per la Scozia – raccontarvi cosa abbiamo fatto giorno per giorno: sarebbe facile, abbiamo girato e visto così tanto! Ma non credo che renderei giustizia a questa regione, perché quello che più mi sono portata a casa sono state sensazioni, emozioni, pensieri.
Da vedere, intendiamoci, c’è tantissimo, e non ci siamo certo risparmiati: abbiamo girato in lungo e in largo, e visto cose estremamente diverse. La sontuosità del castello di Windsor, la solennità di Oxford e dei suoi college millenari, l’eleganza di Bath, la maestosità della cattedrale di Wells, la meraviglia di giardini come Highgrove o Abbey House , la poesia senza tempo di Castle Combe e di Bibury, la vivacità di Bourton on the Water e di Broadway, la struggente e umile poesia della casa di Jane Austen. Abbiamo abitato in un cottage delizioso, guidato stradine di campagna che celavano sorprese dietro ogni curva.
Ora, come si può rendere in parole tutto questo senza scrivere pagine e pagine? Mi è difficile davvero e per una volta – fermo restando che nei prossimi post scenderò nei dettagli e vi darò anche tutte le informazioni pratiche del caso – ho deciso di lasciarvi solo le mie emozioni. E’ stata una settimana incredibile, fresca e rilassante, dove chilometri in auto e a piedi (tanti!) ci sono scivolati addosso leggeri, così intensa era la bellezza che ci circondava. Una bellezza fatta di armonia e di silenzio: sono zone che immaginavo estremamente turistiche, e che invece ho trovato molto poco affollate. O forse affollate da persone che, come la sottoscritta, erano alla ricerca di serenità, e per questo si muovevano silenziose e discrete.
Credo di non aver mai visto, nemmeno nelle zone più belle d’Italia, un paesaggio tanto curato: per intenderci, non c’erano una casa brutta, un giardino trascurato, nessun cenno di quella sciatteria che spesso basta per rovinare anche gli angoli più incantevoli – e vi parlo di case di ogni genere, non solo delle più eleganti. E’ un paesaggio che pare una danza, armonioso come le note che sgorgano dai tasti di un vecchio pianoforte, leggero come un velo accarezzato dal vento, gioioso come un giardino rallegrato dal canto di un pettirosso.
Se potete, regalatevi un viaggio in queste zone. Meritano davvero.
Mi sono già concordata per un giretto a Londra con mia cugina appena possibile…condivido la sciatteria di certe zone abbandonate che rovinano tutto, mi capita spesso di vedere case diroccate in un contesto stupendo se solo fossero recuperate😔
Eh infatti…
Mi piacerebbe tantissimo andarci, deve essere una zona stupenda
È davvero un incanto ❤
Aspetto con curiosità accesa i dettagli delt tuo viaggio, e con l’estate ritrovo finalmente il tempo di commentare! Di solito d’inverno ti leggo mentre al mattino bevo il caffè, prima del tour de force quotidiano, ed è un momento di beata solitudine e tranquillità, anche se dura poco.
Quest’anno per varie ragioni è stato molto complicato e non ho mai trovato il tempo di scrivere i miei pensieri sui tuoi post. Recupero subito ;(
Tranquilla, lo capisco benissimo ❤