Finalmente venerdì, Stile

Finalmente venerdì! Trattiamoci coi guanti

Virginia Woolf diceva che “una signora si riconosce dai guanti”. Un tempo, in effetti, era impensabile che una donna si presentasse in pubblico senza questo indispensabile segno di eleganza. Oggi le cose sono molto cambiate, ma i guanti possono conservare ancora una discreta allure, e allora perché ridurli a mero oggetto utile?

Come vi ho già raccontato, sono una fanatica di questo accessorio. In primis per ragioni pratiche (ho mani molto delicate e che patiscono parecchio il freddo), ma anche – e soprattutto – perché trovo che i guanti siano bellissimi.

Ne ho di tutti i tipi e di tutte le pesantezze, basici e colorati, per la maggior parte in pelle o ecopelle perché tengono meglio l’aria e soprattutto – contrariamente a quelli in altro materiale – fanno buona presa sul volante. Evito invece il suede, troppo delicato per una personcina pratica come la sottoscritta!

Ne curo l’evoluzione stagionale tanto quanto per il resto del mio abbigliamento: inizio ad indossare a ottobre quelli sfoderati, poi man mano che si fa più freddo passo alla fodera in seta, quindi a quella in lana per il pieno inverno. Verso la primavera faccio ovviamente il percorso contrario, abbandonandoli solo quando la temperatura si è ben stabilizzata.

Dal punto di vista stilistico, secondo le circostanze li scelgo sportivi, con impunture a vista e fibbie importanti, oppure più elegantini, sottili e discreti: i miei preferiti hanno lunghe file di bottoncini sul polso (puramente decorativi, s’intende) che ricordano un po’ la moda di inizio secolo.

Mi piace abbinarli per stile e colore all’abbigliamento e alla borsa, ma spesso mi diverto a considerarli capo a sé e a giocare con tinte a contrasto, e che richiamano solo qualche dettaglio “minore” di ciò che indosso. Insomma, sono accessori pratici, eleganti e anche divertenti: non saprei cosa volere di più!

Ovviamente, anche i guanti hanno il loro galateo: se un tempo era impensabile che una donna li togliesse per salutare qualcuno, oggi si ritiene educato levare almeno il guanto della mano che si porge per salutare. Naturalmente negli ambienti chiusi non si tengono (è ammissibile solo se fanno parte integrante di una mise da sera), e si tolgono sempre per mangiare, salvo non si tratti semplicemente di reggere una tazza da caffè o da tè, all’aperto, nella stagione fredda.

E a voi, piacciono i guanti, o li considerate solo un male necessario quando il freddo si fa sentire?

23 pensieri su “Finalmente venerdì! Trattiamoci coi guanti”

  1. Amore allo stato puro! Ne ho tre paia uno in suade con bordo all’uncinetto, uno in pelle con cuciture a contrasto foderati in lana e un paio in lana rossa con fiocchetto in velluto abbinati al basco e sciarpa ♥️felicissimo we

  2. Utili ed eleganti, non ne sono mai stata una grande appassionata, me ne ricordo in inverno per il freddo… proprio quando li dimentico a casa😔

  3. Ne ho alcuni (abbandonati dalle figlie) in lana lavorata a maglia, per tutti i giorni! Un paio di pile, per le giornate più fredde! E un paio in “suade” ecologica, chiari, per occasioni più formali! 🙂
    In fondo alla “scatola di ricordi” ne ho due paia di capretto, bianchi (perché poi venivano sempre lavati, indossandoli, con sapone di marsiglia, fatti asciugare all’ombra e messi da parte spolverati di talco!) uno dei due ha il bottoncino di madreperla, bombato! Ogni tanto li guardo e li indosso. Dopo tanti anni so ancora distinguere quelli di mia nonna da quelli di mia madre. Mia nonna, nata prima della prima guerra mondiale, non usciva senza guanti e cappello. Anche solo quelle piccole cose con veletta, che usano anche adesso, appoggiate “sulle 23” . . . 🙂

    Mi piace raccontarmi, tu tiri sempre fuori questi ricordi e un po’ di nostalgia per quei tempi andati! ❤

    Ciao, Fior

    1. Ps. Ricordo di qualche anno fa, in Offida, cittadina del sud delle Marche ma “in altura” . . . nevischiava e stavamo aspettando, in un piccolo gruppo, che arrivassero tutti per andare a una cena, io avevo i miei bei guanti caldi e mio marito mi presenta un signore, che mi tende la mano, tolgo il guanto e gliela porgo . . . lui non me la stringe, si gira verso la moglie e esclama ” Guarda, guarda la signora, s’è tolta il guanto per darmi la mano!” e poi, finalmente si finisce la presentazione. Io, con gli occhi di tutte le donne addosso, che cercavo di minimizzare con un “così fan tutte!” e ‘sto signore che continuava a considerarmi una specie di “specialità” . . . Per me è stato imbarazzante, da allora se c’è il rischio di presentazioni, mi infilo in tasca i guanti! 😉

      Ciao, Fior

  4. Ricordo quando a 12 anni avevo ancora i guantini di filo per andare a Messa la domenica… poi è arrivato il ’68 e addio guantai e cappellerie, chiudevano tutti 😣 Oggi per fortuna i guanti belli si trovano ancora; io li uso soprattutto in inverno, ne ho diverse paia, sul nero e sul marrone per abbinarli a tutto; essendo freddolosa preferisco quelli di pelle, foderati di pelliccia (ecologica!). Non ne ho da estate o mezza stagione; in compenso, sono una vera signora… in giardino! Ho uno stock di guanti per tutti gli usi: leggeri e colorati per raccogliere fiori, pesanti per lavorare di paletta con la terra, lunghi quasi al gomito per potare le rose: sono una vera gentildonna di campagna! 😉

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