La fine dell’anno non è né una fine, né un inizio, ma un corso, con tutta la saggezza che l’esperienza può infondere in noi.
(Hal Borland)
Un altro ciclo si conclude. Allo scoccare della mezzanotte daremo l’addio al 2018, ricordandone i momenti buoni e meno buoni, e apriremo le porte al nuovo anno, che come sempre speriamo più generoso di quello che lo ha preceduto.
Se vi diverte, potete provare a ingraziarvi la buona sorte con qualche piccolo rituale semiserio. In caso contrario, potete fare come me: prendere un bel respiro e tuffarvi con fiducia in queste acque ignote, sperando siano tiepide e tranquille, o almeno non troppo fredde e burrascose.
So che ultimamente va molto di moda attribuire al primo giorno di settembre il titolo di “vero Capodanno”, ma io sono della vecchia scuola e lascio ancora che l’anno inizi a gennaio, quel mese algido e silenzioso che segna il principio di un nuovo corso intessuto di pensieri, progetti, speranze, attese.
Gennaio è la prima pagina di una storia tutta da scrivere. Come scriverla, un po’ lo possiamo scegliere e un po’ no. E se c’è una cosa che il 2018 mi ha insegnato è che niente è davvero prevedibile, programmabile, evitabile: nel bene e nel male.
Ecco perché, guardando le pagine ancora immacolate di questo libro che inizieremo tutti a scrivere domattina, ho deciso di affrontarle con molta filosofia: le riempirò giorno per giorno, e quel che sarà, sarà. Potrà uscirne un capolavoro letterario, o un banale susseguirsi di scarabocchi: non posso saperlo, adesso, e in fondo nemmeno lo voglio.
L’unica cosa che so, con assoluta certezza, è che nulla di ciò che scriverò su quelle pagine sarà inutile, perché ogni riga, ogni parola, ogni singolo tratto racconterà qualcosa di me. E qualunque storia ci sarà scritta, alla fine quel libro sarà per me un tesoro.
Abbiate cura di voi e del vostro nuovo anno. Con affetto, DB
Un augurio bellissimo! Grazie! 💞
Per combinazione, mi sono regalata un quadernino pieno di pagine bianche, nemmeno una riga, proprio per riempirlo di quei pensieri che voglio tenere solo miei . . .
Uno nuovo Anno, Fior
non “Uno”, ma “Buon”! 😦
❤
Emergo da un tour de force gastro-locandiero di otto giorni per parenti/amici/benefattori per augurare buon anno a tutti!
Condivido appieno le sagge parole della nostra padrona di casa; essendo per natura, e per eventi vari, piuttosto ansiosa, da decenni vivo con un po’ di apprensione l’inizio dell’anno: mi inquieta quella distesa di tempo bianco latte, senza sentieri tracciati a rassicurare chi vi si incammina… L’unica via possibile, come dice Donna Bianca, è quella di affrontare serenamente, giorno per giorno, la nostra strada, scrivendo la nostra storia pian pianino, con tranquillo ardimento e serenità; e, per chi crede, confidando manzonianamente nella Provvidenza.
Afffettuosi auguri di un felice anno!
“La c’è, la Provvidenza!”. O almeno ci si spera…
Buon anno anche a te ❤