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Finalmente venerdì! È di moda il risparmio

Non tutte le mode vengono per nuocere, e nemmeno tutti i post “virali”. Da inizio anno, per dire, è partita una campagna che un po’ mi fa sorridere un po’ mi fa piacere. Parlo della #52weekchallenge, o challenge del risparmio.

Ne hanno parlato in millemila, ma se non la conoscete ve la spiego in due parole: si tratta di un piano di risparmio per cui ogni settimana si mettono via dei soldi secondo uno schema predefinito che va da 52 a 1 euro. In pratica, la prima settimana si accantonano 52 euro, la seconda 51, la terza 50 e così a scendere fino a chiudere l’anno arrivando a zero; in alternativa, si può partire da un euro aumentando poi settimana dopo settimana. Comunque si scelga di procedere, alla fine dei dodici mesi il risultato non cambia: se non si sgarra, si arrivano a mettere da parte 1.378 euro. Una discreta sommetta, non è vero?

Premetto che, a mio modestissimo parere, non è un gioco alla portata di tutti: nei primi tre mesi si tratta infatti di accantonare quasi 200 euro al mese, che per molte tasche non sono proprio pochissimi. Detto questo, vi spiego perché un po’ mi fa sorridere e un po’ mi fa piacere. Mi fa sorridere perché, per ragioni anagrafiche, trovo un po’ stravagante vedere presentato il vecchissimo, banale concetto di risparmio come se fosse una trovata geniale e innovativa. Da che mondo e mondo, se si vuole mettere da parte del denaro e si vive onestamente, il risparmio è l’unica soluzione: si accantonano piccole o grandi somme, secondo le proprie possibilità, spendendo con oculatezza e scegliendo responsabilmente anche piccole cose a cui rinunciare.

Ma finito di sorridere, posso dire che questa nuova “moda” mi fa davvero piacere. Se c’è un grande male dei nostri tempi è lo spreco: ben venga dunque qualunque iniziativa aiuti a capire che si possono percorrere anche altre strade, e che questo viene solo a nostro vantaggio. Come si dice, meglio tardi che mai…

6 pensieri su “Finalmente venerdì! È di moda il risparmio”

  1. Avevo letto la formula che parte dall’euro in su. Diventa più difficile nell’ultimo periodo, forse è più semplice farlo con piccole cifre costanti. Comunque male non fa
    😉, credo le nostre nonne siano state, ai loro tempi, campionesse del risparmio

  2. Mia Nuora segue questo sistema di risparmio, con la tabella appiccicata alla porta del frigor. Visto che lei fa un lavoro stagionale (dove per stagione si intende primavera/estate), mi ha spiegato che le cifre grosse le tiene per i mesi in cui lavora, quelle basse per il resto dell’anno . . . io, da brava ex contabile, trovo assurdo questo metodo (come dici tu “a mio modesto parere”) piuttosto, mi fisso la cifra di cui ho bisogno (o che voglio raggiungere) a fine d’anno e divido per 52 settimane . . . il problema è la costanza di mettere via tutte le settimane qualcosa e che non ci siano gli imprevisti sia nelle spese che nelle entrate! 🙂

    Chi riusciva bene in questo giochetto era la Suocera, con la sua pensione “minima”, con le spese ridotte all’essenziale e i regali “utili” che facevamo noi famigliari, riusciva a mettere qualcosa da parte ogni mese, che poi usava per i regali di Natale ai nipoti e ai figli. E, rigorosamente in Posta, metteva qualcosa per il funerale . . . come usava una volta! 😉

    Ciao, Fior

  3. Hanno scoperto l’acqua calda… 😄 Sarà che appartengo ad una generazione cresciuta col salvadanaio, dove conservavamo le mancette extra di nonni e zii; sarà che prima risparmiavamo per mettere su casa, poi per gli studi dei figli, un gruzzoletto per la vecchiaia, ecc…; trovo buffo ricorrere ad un sistema online per ricordarsi di risparmiare!
    Certo, come osserva giustamente DB, ben venga, per arginare lo spreco che regna sovrano e viene proposto incessantemente dalle pubblicità: sembra che se non possiedi l’ultimo modello di cellulare o non passi da un weekend all’altro in località esotiche, la tua esistenza sia vana…
    Di sicuro questa società “liquida”, dell”hic et nunc (qui e adesso), senza sicurezza per il futuro, non stimola i giovani millenials a fare progetti (e risparmi) a lungo termine ☹

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