Marzo, mio adorato, sei di nuovo tra noi. Ti ho dedicato, anni fa, uno dei post che ancora sento più miei, e anche oggi vedere finalmente il tuo nome sul calendario mi riempie di allegria. Ho scelto proprio questo giorno, a modo suo festoso – almeno per me – per dare al blog e ai miei profili social un’identità più chiara e netta.
Come sapete bene, la mia passione è l’arte della tavola, e mi diverto davvero tanto a proporre, ogni volta che posso, un’apparecchiatura in tema con la stagione del momento e le sue ricorrenze. Mi rendo però conto che a molti può sembrare poco utile vedere tavole preparate con pezzi praticamente unici, visto che sono quasi tutti recuperati in mercatini del vintage e del riuso. Cosa me ne faccio delle tue tavole, mi ha fatto capire più di una persona, se non posso avere gli stessi piatti per replicarle uguali a casa mia?
È vero in pezzi vintage sono elitari! Io ho due tazze da tè wedgwood con doppio filo platino di un eleganza assoluta…❤
Elitari per gusto, perché con un po’ di occhio e di pazienza si trovano delle cose strepitose! Con buona pace di chi le dà via per due euro 😉
Continua così!
Adoriamo vedere le tue tavole😍
Grazie ❤
Io l’ avevo capito…il tuo intento😊… poi ognuna è libera di variare,reinterpretare, aggiungere, togliere…o anche solo sognare, che già è tutto.
Grazie 😊
Concordo con le altre . . . Già solo guardare le tue tavole un piacere che riempie di gli occhi e lo spirito. Poi possiamo sempre copiare qualche idea qua è là . . . E se siamo fortunate, trovare in qualche mercatino dei piatti àdatti! 💞
Ciao, Fior
I mercatini possono essere una miniera d’oro, ci vuole tanta pazienza ma prima o poi il pezzo interessante arriva!
Condivido! Oltre ad ammirare la fantasia e il gusto dell’allestimento, il bello è proprio questo, ritrovarsi a pensare: “Caspiterina, che idea! Potrei provare con quella tovaglia di mia madre, e le tazzine della prozia…” , scoprendo che si abbinano felicemente ad un vassoio moderno, ad esempio. E comunque, come dice Silvia, anche solo sognare è già appagante… quindi resto in attesa delle prossime puntate! 😃
Ti aspetto lunedì allora 😉
Buongiorno Bianca, sono una nuova lettrice del tuo blog… Che bel post, le tue parole mi hanno veramente colpito. Condivido con te l’idea del riuso e di dare nuova vita ad oggetti del passato specie se sono appartenuti a persone a noi care. A questo proposito mi sorge una domanda a cui tu da vera esperta saprai rispondere. Come ci si comporta quando alcuni pezzi di un servizio da tè, caffè sono leggermente sbeccati? Si usano con leggerezza o devono per forza stare chiusi nella credenza? Sono alle prese con questi dubbi in questi giorni dopo aver ricevuto in eredità alcuni pezzi molto belli (anche un bellissimo servizio anni 50 di una celebre manifattura fiorentina ormai chiusa) appartenuti ad una carissima zia, ma con piccolissime sbeccature.