“Pianta rose e lavanda. E innamorati ogni volta che puoi” (Alice Hoffman)
Ebbene sì, mi sono innamorata. A prima vista. Come succede di rado, un vero dono da custodire gelosamente, per quanto è prezioso. La conoscete, la sensazione del colpo di fulmine? Non necessariamente per una persona, anche per un’esperienza, un bel libro, un oggetto inusuale. E’ davvero un tuffo al cuore, un’emozione che non ha eguali. La prima volta che l’ho provata ero una bambina e credo sia difficile indovinare quale è stato l’oggetto di questo amore repentino.
Dai, ve lo dico: un colore. Non un viola, non un rosa, non un azzurro ma un perfetto miscuglio di tutti e tre i toni. Non so nemmeno come chiamarlo, se lilla (ma non è così rosato), glicine (ma non è così azzurro) o lavanda (ma non è così viola), però ecco, da quel giorno non l’ho più dimenticato e appena vedo qualcosa che ha quel colore lo bramo come non mai. Mi è successo così anche con questi piatti, che ho trovato durante la mia ultima spedizione modenese. Erano il punto di colore perfetto, e così li ho portati a casa e ne ho fatto i protagonisti di questa mia tavola. Non vi ingannino le foto: solo i piatti hanno il colore dei miei sogni, gli altri elementi… ci vanno vicino! Pazienza, l’importante – come sempre – è creare un insieme armonioso, e mi sembra di esserci riuscita.
Ho apparecchiato sul mio piccolo terrazzo di città, approfittando di un raro pomeriggio non piovoso di questo maggio così autunnale. L’ho fatto non solo perché la luce all’aperto è decisamente migliore, ma soprattutto per dimostrare come anche uno spazio molto piccolo possa accendersi di bellezza. Del resto, dalle mie parti se non si è dei Paperoni è difficile disporre, in città, di un grande terrazzo panoramico: ma questo non è un motivo per negarsi il piacere del mangiare all’aperto, non trovate anche voi?
Proprio per valorizzare al massimo questo nuovo acquisto, ho optato per una palette semplice, rigorosamente a due colori: bianco avorio e (chiamiamolo così) lilla. Come base, ho messo un runner in lino dalla tramatura grossa, molto adatto ad un contesto en plein air. Poi ho usato come base i miei piatti in bone china, perfetti per dare il dovuto risalto ai piatti decorati, di manifattura svedese: li trovo davvero splendidi, per il colore ma anche per il disegno, ricco di poetici dettagli.
Bianco avorio e lineare il piattino per il pane, e bianco avorio anche i tovaglioli, delicatamente bordati di pizzo. Semplici anche le posate, più o meno contemporanee ai piatti.
Leggeri i bicchieri in vetro serigrafato, dall’aria romantica e retrò.
Dato il poco spazio a disposizione, la decorazione si limita al centrotavola: una brocchetta inglese ospita un piccolo bouquet dove il bianco di peonie e fiori di gelsomino si accende del tocco di viola dell’erba cipollina. Dentro casa una composizione così profumata potrebbe forse risultare un po’ troppo impegnativa, ma all’aperto è tutta un’altra storia: gli odori si disperdono e ad avvolgere la tavola non resta che un vago sentore, quasi l’eco di un giardino dove si mescolano fiori e erbe aromatiche.
E’ così bello, in fondo, mangiare immersi in un’aria che profuma già d’estate.
Per chiudere, ovviamente, la nostra amata #pubblicitàaggratis:
Runner: no brand, se ricordo bene l’ho preso anni fa da Coin
Tovaglioli: Ulbrich, dal mio corredo
Piatti avorio: CuNoBa, presi in un outlet
Piatti lilla: Rörstrand, vintage, presi da Chiara Simonini / Enjoycoffeeandmore
Piattini pane: no brand, presi in un mercatino del riuso
Posate: Christofle, inizio Novecento, di casa
Coltellino da burro: no brand, preso in un negozio di casalinghi
Bicchieri: no brand, vintage, presi un mercatino del riuso
Brocca: Mason’s “Watteau”, vintage, presa da Chiara Simonini / Enjoycoffeeandmore
Amo questo colore ma quel runner non mi convince nel contesto, forse avrei osato per un giallo pallido a contrasto…vedo troppo viola.
Ti dirò, di giallino non ho niente quindi non ci ho pensato, avevo fatto un tentativo con il verde ma faceva un po’ troppo anni Ottanta e così ho deciso di semplificare e restare su due colori e basta. Però mi hai fatto venire un’altra idea, ci penserò su…
Il lavanda con il crema è amore allo stato puro❣solo che è difficile trovarlo nei piatti sei stata fortunata, sono bellissimi! Beh! Che dire non ti smentisci mai… Buon inizio settimana🌞🤞
Difficilissimo, per quello appena vedo qualcosa mi ci butto! Per il resto… grazie, e buona settimana anche a te!
Il mio colpo di fulmine infantile è stato (ed è ancora) l’acquamarina/turchese; il lilla/glicine/lavanda è arrivato molto dopo, ma si è sistemato comodo comodo nelle primissime posizioni dei miei colori preferiti, insieme agli altri pastelli, sia nell’abbigliamento che in casa.
Quei piatti sono veramente incantevoli! L’insieme è fresco ed estivo, sa di campi di lavanda e di aiuole di iris: perfetto all’aria aperta!
Anch’io sono patita di azzurri, in generale amo tutti i colori freddi. Che ovviamente sono quelli che mi donano meno, ma questa è un’altra storia…
Sei bravissima. Davvero.