Finalmente venerdì, Stile

Finalmente venerdì! In lino veritas

Come vi ho già raccontato molte volte, sono una fanatica delle fibre naturali. Il lino, in particolare, è la mia preferita. Lo adoro già come pianta, coi suoi meravigliosi fiori azzurri, e ancora di più lo apprezzo una volta tessuto.

fiori di lino

Adoro dormire nelle lenzuola di lino: morbide, avvolgenti e allo stesso tempo termoregolatrici, sono perfette sia per le calde notti d’estate che, in versione sacco copripiumino, per la stagione più fredda. Un altro grande vantaggio, se come me amate la versione “lavata”, è che non si deve nemmeno stirare, anzi, più è stropicciato più è bello.  Non male, vero?

Se vogliamo utilizzare il lino in sala, abbiamo solo l’imbarazzo della scelta: sulla tavola, niente di più elegante – per me, s’intende – di una bella tovaglia di lino, vuoi impeccabilmente stirata vuoi al naturale, secondo lo stile dell’apparecchiatura e dei pezzi che la compongono. Ma non solo. Da me il lino ritorna in runner e coprimensole, oltre che, in estate, nelle fodere dei cuscini che decorano il divano.

In cucina invece lo scelgo per gli strofinacci, soprattutto se devo asciugare pezzi delicati: il lino è morbido, non graffia, non lascia pelucchi e asciuga alla perfezione. Impossibile volere di più.

Anche in bagno questo tessuto splendido ha il suo posto. Non dico per l’uso quotidiano, ma se ci sono ospiti mi piace tirare fuori qualche vecchio asciugamano di casa, magari proveniente dai corredi di nonne e bisnonne: danno un tocco davvero elegante a quella stanza di cui poco si parla, ma che è assolutamente importante curare alla perfezione, quando si hanno ospiti.

Ovviamente, poi, il lino ha un ruolo preponderante nel mio guardaroba estivo. D’inverno non riesco a portarlo, ma d’estate… indosserei solo quello! Fresco, leggero e confortevole, ha una parte davvero di primo piano nel mio armadio. Ho un po’ di tutto: abiti, gonne, camicie, pantaloni, sciarpe e persino un cappello. Mi piace sfacciatamente bianco, al naturale, nei colori pastello ma anche in tinte più accese, che comunque grazie alla particolarità della sua fibra non risultano mai eccessive. Soprattutto, mi piace morbido e scivolato, con la sua stropicciatura così caratteristica ed elegante. Insomma, è un tessuto a cui non potrei davvero rinunciare.

E voi, amate il lino?

11 pensieri su “Finalmente venerdì! In lino veritas”

  1. Sì, mi piace il lino!
    Riguardo all’ultimo paragrafo del tuo post… Mi hai fatto riflettere sul fatto che effettivamente anche le tinte più accese grazie alla particolarità del tessuto non risultano mai eccessive. E mi sono ricordata che gli unici abiti rossi che io abbia mai indossato davvero volentieri e con disinvoltura erano proprio di lino! Peccato che si stropiccino così facilmente i capi in lino… Troppo!
    Anche le tovaglie in lino hanno una loro eleganza inimitabile, ma che peccato i segni della piegatura! Tu come fai ad evitarli? Io pensavo di provare a tenerle arrotolate, ma non sono certa possa essere risolutivo.

    1. Per l’abbigliamento… non stiro, perché il lino mi piace stropicciato! Sulla tavola invece dipende: se lo voglio stropicciato le arrotolo, altrimenti lo ripasso col ferro a vapore prima di mettere i piatti, come faccio sempre quando ho ospiti.

  2. Io non posso fare a meno di notare che stavolta non c’è nessuna foto 🙂 lo stropicciato mi inquieta. Mi piace il lino ma ben stirato.

  3. Sì, molto. Il lino è fresco d’estate. Dei pantaloni di lino ne vogliamo parlare? E poi, come ben hai detto, è elegante. Bellissime le tovaglie e non solo quelle.

  4. Amo molto il lino e la sua freschezza, ma mi sento un po’ a disagio se non è stirato; diciamo che lo preferisco in edizione country, la stropicciatura in campagna o in vacanza non mi dà fastidio come in città. Quando lo trovo, scelgo quello abbinato ad un filo di cotone o con una minima percentuale di altre fibre, giusto per evitare troppe pieghe.
    Concordo sulle lenzuola (ma non resisto, devo stirare almeno federe e risvolto); ho varie tovaglie classiche che uso per le grandi occasioni, qualche asciugapiatti per la cristalleria, e quanto agli asciugamani… ne ho una bella scorta, ricamata e no, che però ho usato pochissimo causa nascita figlie ed ora invasione dei piccoli Unni: aspetterò che crescano, magari a vent’anni apprezzeranno…

    1. Guarda, il lino mi è entrato nel cuore quando ho imparato ad apprezzarlo al naturale, anche perché- diciamolo – tenerlo perfettamente in piega è una missione impossibile. Unica eccezione, la tavola: ma qui, come dicevo, alterno secondo le situazioni 😉

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