“Non mi stanco mai di un cielo azzurro” (Vincent van Gogh)
C’è qualcuno capace di stancarsi del colore del cielo? Non credo, caro Vincent, e se anche ci fosse, forse possiamo fargli cambiare idea, invitandolo ad accomodarsi a una tavola semplice ma accogliente, che celebra questo azzurro così lieve e speciale .

Ancora una volta ho scelto di apparecchiare sul mio terrazzino di città, piccolo angolo di relax al riparo dal via vai di motori e di persone di cui qui arriva appena un eco lontano. Nessuna tovaglia, questa volta, solo il nudo legno del tavolo. E’ un sottopiatto con delicati ghirigori in azzurro a fare da base per il posto tavola, dove si alternano piatti avorio e Asiatic Pheasant color del cielo.

Delicatezza in azzurro anche per le posate e i piattini per il pane, che mi piacciono sempre ma che trovo assolutamente irrinunciabili su una tavola “nuda”.

Il tovagliolo invece è color burro, per riprendere il secondo colore della palette.

C’è un tocco di color del cielo anche nei bicchieri, calici bassi in vetro delicatamente serigrafato.

Un po’ di stoffa in effetti sulla tavola ce l’ho messa, ma – in via del tutto sperimentale – anziché attraversare il tavolo nel senso della lunghezza lo “taglia” circa a metà. Mi piaceva l’idea di dare un tocco di colore (e creare uno spazio per appoggiare le vivande) in modo non convenzionale: che ne dite? Io lo trovo divertente!

E veniamo alle decorazioni. Sono molto limitate, per non appesantire una tavola che voleva essere lieve come un cielo di fine primavera. Per questo mi sono limitata a un tocco di colore, ovviamente floreale: una piccola ortensia azzurro intenso accolta da un cachepot color avorio dal gusto quasi neoclassico.

Per inciso, ora la piantina è comodamente alloggiata in uno dei vasconi di terra che danno un’aria almeno un po’ verde a questo angolo cittadino, e si trova proprio bene: spero che anche l’anno prossimo mi regali una fioritura color del cielo!

Niente paura, neanche questa volta manca la #pubblicitàaggratis!
Sottopiatti: no brand, preso nel reparto casalinghi di un vivaio
Piatti avorio: CuNoBa, presi in un outlet
Piatti e piattini decorati: Burleigh “Asiatic Pheasant”, presi sul sito della manifattura
Posate: Neva posateria creativa, prese un paio d’anni fa all’Esselunga
Runner: H&H, preso all’Esselunga
Tovaglioli: Ulbrich, dal mio corredo
Cachepot: no brand, preso in un mercatino dei riuso
Ortensia: regalo della suocera per la festa della mamma
Piatti avorio: CuNoBa, presi in un outlet
Piatti e piattini decorati: Burleigh “Asiatic Pheasant”, presi sul sito della manifattura
Posate: Neva posateria creativa, prese un paio d’anni fa all’Esselunga
Runner: H&H, preso all’Esselunga
Tovaglioli: Ulbrich, dal mio corredo
Cachepot: no brand, preso in un mercatino dei riuso
Ortensia: regalo della suocera per la festa della mamma
Neanch’io mi stancherei mai dell’azzurro!
Sempre splendidi i piatti, e mi piace l’idea del runner di traverso; l’insieme è delicato e fresco, sa di estate all’ombra degli alberi, l’ideale in questi giorni improvvisamente torridi (ieri avevamo 31°!)
Qui 30°. Parecchio capricciosa, questa primavera!
Donna, this is so pretty! I always love a table dressed in blue and white!
Yes, absolutely 😍!
I love your blue and white table, light and airy! I love that Italian touch, always in good taste, that invites one to savor without being too overwhelming.
I love the napkins and especially the blue etched glasses. I think I’ll go right now and set up a table on my porch, long overdue for spring! I might as well enjoy the weather before it gets too hot. My favorite time is having coffee on the porch in early morning.