Vacanze, Viaggiare

Sì, viaggiare! Sei giorni in Provenza. 1. Da Grasse ad Avignon

Sei giorni per farsi un’idea della Provenza non sono pochi, ma buttarne uno solo per il viaggio non era davvero una buona idea. Così ci siamo fatti coraggio e siamo partiti decisamente di buon’ora, guidato su strade per fortuna poco trafficate, passato il confine verso metà mattina e poco prima di pranzo – in perfetta tabella di marcia – siamo approdati alla nostra prima meta: Grasse, la storica cittadina celebre per l’arte della profumeria.

Usine Fragonard Grasse Provenza
©acasadiBianca

La città in sé è francamente bruttina, ma se siete curiosi di sapere come nasce e come si sviluppa l’arte profumiera francese non potete perdere la visita a una delle case storiche che qui hanno sede. Noi abbiamo scelto la profumeria Fragonard, e in particolare la sua usine, cioè la sede storica, dove visite guidate in tutte le lingue illustrano il modo in cui venivano originariamente prodotti profumi, acque e colonie. La visita dura circa un’ora, è didascalica ma interessante ed è comunque l’unico modo per farsi un’idea del percorso produttivo di una fragranza. oltre che del ruolo fondamentale ricoperto dalla Provenza nella storia dell’arte profumiera. E’ invece libera la visita al museo del profumo ospitato sempre nell’edificio, piccolo ma ricco di interessanti curiosità. Alla fine del percorso, ovviamente, ci si trova immersi in uno  shop strepitoso, che ho saccheggiato senza farmi troppo pregare.

Profumi Fragonard Grasse
©acasadiBianca

Dopo un veloce spuntino in una boulangerie (dove ho ringraziato la me adolescente per aver scelto di studiare il francese, dato che oltralpe al di fuori dei grandi hotel l’inglese lo masticano pochetto) ci siamo rimessi in auto e abbiamo raggiunto il primo albergo, nella zona più selvaggia della Provenza, il Verdon. E’ questa una regione prevalentemente montuosa, dai paesaggi strepitosi: e per goderceli a dovere, abbiamo fatto una mezza pazzia  e alloggiato in un albergo isolato ma davvero bellissimo, la Bastide de Tourtour. Stanza con vista mozzafiato, una piccola spa dove riprendersi dal lungo viaggio e una cena di ottimo livello nel ristorante dell’hotel: praticamente, è stata una piccola luna di miele!

Bastide de Tourtour Provenza
©acasadiBianca

L’idea era di ripartire la mattina presto per effettuare a piedi una lunga escursione alla scoperta delle Gorges du Verdon, l’unico canyon esistente in Europa, che regala a chi lo percorre  paesaggi mozzafiato e acque color smeraldo. Purtroppo alla vigilia della partenza le previsioni davano un tempo orripilante, così abbiamo lasciato a casa l’attrezzatura da trekking decidendo per un meno avvincente giro in auto. Ovviamente la mattina in questione ci siamo svegliati sotto un meraviglioso cielo blu, mangiandoci le mani fino al gomito.

Bastide de Tourtour Provenza
©acasadiBianca

Purtroppo nulla di ciò che avevamo portato era adeguato ad un’escursione impegnativa e così, dopo esserci consolati con una golosa colazione, ci siamo messi al volante e ci siamo accontentati di vedere le Gorges dall’altro, percorrendo una strada panoramica abbastanza tortuosa ma ricca di belvedere spettacolari.

Gorges du Verdon
©acasadiBianca
Gorges du Verdon Provenza
©acasadiBianca

“Per fortuna” nel corso della mattina il tempo è virato pian piano al brutto, e il rimpianto per l’escursione mancata si è fatto meno acuto.

Gorges du Verdon Provenza
©acasadiBianca

Dalle Gorges abbiamo poi preso la direzione della nostra seconda tappa, Avignon. Lungo la strada ci siamo fermati a visitare il paesino di Moustiers-Sainte-Marie, celebre – guarda il caso – per la sua secolare tradizione d’arte ceramica.

Moustiers-Sainte-Marie Provenza
©acasadiBianca

Anche qui, volevi non prendere un ricordino?

Moustiers-Sainte-Marie ceramica
©acasadiBianca

Dopo un veloce pranzo in un minuscolo quanto grazioso bistrot, Lou Roucas  – momento che peraltro ha molto opportunamente coinciso con un violento acquazzone  – ci siamo rimessi in auto e tra un panorama incantevole e l’altro (ah, i meravigliosi mas provenziali in pietra, con le loro imposte color del cielo!) abbiamo infine raggiunto Avignon e il nostro secondo albergo.

Le Najeti Hôtel la Magnaneraie Avignone Provenza
©acasadiBianca

Abbiamo scelto una sistemazione un po’ defilata ma veramente incantevole, l’Hotel Najeti Hostellerie de la Magnaneraie a Villeneuve-les-Avignon, che dista circa 10 minuti d’auto dal centro. L’ambiente è tranquillo ed elegante, abbiamo alloggiato in una camera molto romantica (quasi troppo, per i miei gusti), e la cucina, beh, non ci ha certo lasciati insoddisfatti! Abbiamo fatto base qui per tre giorni, dandoci il tempo di esplorare con una certa calma la città e i suoi dintorni.

Le Najeti Hôtel la Magnaneraie Avignone Provenza
©acasadiBianca

La prima mattina, partenza col botto: mercato delle pulci in place Charles David a Villeneuve-les-Avignon! E qui niente, mi sgrido da sola: ero partita con l’idea di cercare piatti in terre de fer dai tipici decori francesi di fine Ottocento, e visto quanti ce ne sono in vendita su ebay pensavo di trovarne a bizzeffe. Così a questo primo mercatino ho preso giusto due cosette (tra cui i piatti che avete visto qui), convinta che quello che vedevo fosse solo un assaggio: gravissimo errore, perché poi – ve lo spoilero, così ci togliamo il pensiero – non ho più trovato niente. Pazienza, mi servirà da lezione per la prossima volta.

Brocante a Villeneuve les Avignon Provenza
©acasadiBianca

Lasciato il mercatino, abbiamo proseguito per il centro di Avignone. Non potevamo ovviamente non visitare il palazzo dei Papi, storica sede pontificia al tempo della “cattività avignonese”.

Palazzo dei Papi Avignone Provenza
©acasadiBianca

Il palazzo, in sé, è quasi completamente spoglio, e al visitatore viene proposto un piccolo tablet con cui vedere le sale in “realtà aumentata”: in pratica, muovendo lo schermo all’interno dei vari ambienti, se ne vede la ricostruzione in 3d con gli arredi dell’epoca. La cosa, ve lo dico, non mi ha entusiasmata, perché alla fine la tendenza era di guardare più lo schermo delle vere sale e questo mi ha fatto un effetto abbastanza strano. A seguire, ci siamo incamminati per la visita e le foto di rito al celebre Pont d’Avignon (sì, proprio quello dove “on y danse, on y danse“). Troncato di netto nel bel mezzo del fiume, è tutto ciò che resta di un ardito manufatto a ben 22 arcate che attraversava il Rodano con un andamento a serpentina.

Ponte di Avignone Provenza
©acasadiBianca

Dopo queste due tappe d’obbligo, abbiamo passeggiato in lungo e il largo per il centro della città, molto bella e accogliente. Ci siamo quindi regalati un pranzo veloce al Crêp’ Café, un chioschetto che fa crêpes strepitose salate e dolci (ah, che delizia quelle zucchero & Grand Marnier!) e poi via, alla scoperta della Vaucluse, il cuore della Provenza. Ma di questo, vi racconto la prossima volta!

10 pensieri su “Sì, viaggiare! Sei giorni in Provenza. 1. Da Grasse ad Avignon”

  1. What a wonderful trip and because of your beautiful pictures we have been transported along with you a bit! It recalls a trip I made years ago, but unfortunately too short! Yes, Provence is such a beautiful area, and one of my favorite places, and how fortunate that you got to enjoy it over several days. Thank you so much for sharing your itinerary and fantastic photos with us!

  2. Bellissimo resoconto. Terrò da parte le indicazioni su hotel e ristoranti. Mi hai ricordato la mia vacanza in Provenza di qualche anno fa. Pochi giorni rubati a un periodo difficile perché i miei genitori anziani non stavano bene, ma molto belli ugualmente. Non avevo girato per mercatini ma ero tornata a casa con dei bellissimi vasi per il giardino. Comprati ovviamente mentre piovigginava, eravamo a settembre, e con il mio sposo non particolarmente entusiasta della circostanza… Eheheh… Ma come gli dico sempre, il pacchetto è completo: pregi e difetti. E adesso sto un po’ zitta, e ti mando un bel salutone, ringraziandoti per i tuoi post.

    1. Conosco molto bene la situazione, purtroppo, ma credo che siano proprio queste le circostanze in cui è importante “rubare” un po’ di bellezza per rinfrancare lo spirito. Anche un paio di giorni vogliono dire moltissimo!

  3. Sto prendendo appunti🤓🖊🗒 per una vacanza meno frettolosa della mia prima esperienza provenzale; è una regione magnifica! Concordo sul francese, per fortuna l’ho studiato anch’io a scuola: nell’Hexagone sorridono da un’orecchia all’altra se parli loro nella lingua di Molière 😄

  4. Anche a me fa venire voglia di tornare in Provenza. E’ uno di quei luoghi in cui si ritorna, più e più volte, sempre con piacere. Sicuri di scoprire sempre qualcosa di nuovo. Ed il bel resoconto, scritto con passione, suscita ricordi e ispira nuove scoperte.
    Tre cose, in particolare, mi hanno davvero emozionato:
    Il pont d’Avignon che mi ha ricordato un pic-nic, quasi nello stesso luogo della foto, con i figli allora piccoli che cantavano ininterrottamente (in un francese un pò così) la nota filastrocca che la proprietaria della casa, dove alloggiavamo, gli aveva, opportunamente, insegnato;
    Le imposte color del cielo…di quel punto di azzurro, quasi pervinca, che da allora a casa mia si chiama azzurro provenzale e non manca mai, in qualche oggetto, per tenere vivo il ricordo di
    quelle vacanze;
    E, infine, ma non da ultimo, quel pezzo di Provenza che mi accompagna ogni giorno da più di venti anni e, ormai, è davvero parte di me! In occasione della prima visita in zona visitammo, anche noi, Fragonard. Comprai il primo flacone del profumo che porta il nome della profumeria, che riconosco nella foto, e da allora non l’ho mai abbandonato. Qualche volta l’ho alternato ad un altro “prodotto della casa” ma sono rimasta fedele al marchio. Ci sono tornata altre volte, facendo anche qualche non breve deviazione, solo per il piacere di una visita e, ormai da diversi anni, lo ordino, regolarmente, on line sul loro sito. Spero che anche per Lei possa diventare una piacevole abitudine.
    Mi scuso se mi sono dilungata con ricordi personali e grazie di cuore di avermi riportato in Provenza!

    1. Grazie Nicoletta di questo bellissimo commento e di aver condiviso dei ricordi così preziosi! Fragonard per me è stato una splendida scoperta, credo che non lo abbandonerò ❤

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