arte della tavola, Ricevere, Ricevere all'aperto, Stile, Tavola

Arte della tavola. Un tè con Alice

“L’immaginazione è l’unica arma nella guerra contro la realtà” (Lewis Carrol)

Non sempre la realtà è un posto gradevole. Spesso, all’opposto, ci sta così stretta che sogniamo di abbandonarla per perderci in mondi nuovi, strani e affascinanti. Credo sia questo il segreto di Alice nel Paese delle Meraviglie, lo straordinario romanzo vittoriano che ancora oggi non smette di ammaliarci. E’ un racconto onirico, pieno di elementi bizzarri e di grandi verità, lanciate al lettore con astuta noncuranza. A me, lo ammetto, ha sempre fatto un po’ paura: per questo mi sono stupita di me stessa quando, a un festival dell’artigianato, mi sono lasciata convincere dal consorte ad acquistare le sculture in ceramica attorno alle quali ho costruito la tavola di oggi.

A tavola con Alice nel paese delle meraviglie a casa di Bianca

Bianche e un po’ malinconiche, raffigurano il Re e la Regina degli scacchi, e per stile e aspetto a me riportano dritta al romanzo di Lewis Carrol. I figli le trovano un po’ lugubri, per noi invece sono profondamente affascinanti, tanto che le abbiamo in bella mostra sul comò della nostra camera, in collina. Questa volta però le ho portate in giardino, perché raccontassero Alice e il suo mondo strano e perduto. Ovviamente, lo fanno nel bel mezzo di una tavola per il tè,  informale e un po’ stravagante: Cappellaio Matto, ti piace?

A tavola con Alice nel paese delle meraviglie a casa di Bianca

L’idea era quella di ricreare un giardino fresco e sonnacchioso, più spontaneo che costruito, un po’ come il non-giardino di collina. Ecco quindi che sulla tovaglia in gobelin dalla ricca decorazione floreale serpeggiano veri rami di edera e rose color corallo.

A tavola con Alice nel paese delle meraviglie a casa di Bianca

Al centro, il vento spettina una copia di Alice nel paese delle meraviglie, con le pagine aperte su una delle illustrazioni originali, opera di sir John Tenniel.

A tavola con Alice nel paese delle meraviglie a casa di Bianca

Le tazze da tè, in porcellana sottile come un foglio, hanno un decoro delicato che riprende i colori della tovaglia e della composizione floreale, tanto che quasi si mimetizzano: un modo per contribuire a creare un’atmosfera un po’ onirica, come è appunto quella del libro.

A tavola con Alice nel paese delle meraviglie a casa di Bianca

Un cestino di frutta ci ricorda il giardino d’estate in cui Alice inizia la sua avventura.

A tavola con Alice nel paese delle meraviglie a casa di Bianca

Piccole scatole di tè poggiate qua e là ripropongono invece, questa volta a colori, altre illustrazioni originali del romanzo.

A tavola con Alice nel paese delle meraviglie a casa di Bianca

La teiera, bianca come le statuine, svetta su un’alzatina altrettanto bianca.

A tavola con Alice nel paese delle meraviglie a casa di Bianca

La decorano due coniglietti che fanno decisamente pensare a colui che conduce Alice nel Paese delle Meraviglie, il Bianconiglio.

A tavola con Alice nel paese delle meraviglie a casa di Bianca

Ecco, questo è il mio tè d’estate per Alice e i suoi compagni d’avventura. E’ tutto silenzio, intorno: il libro racconta, volete sedervi ad ascoltare?

A tavola con Alice nel paese delle meraviglie a casa di Bianca

Come sempre, in chiusura eccovi la #pubblicitàaggratis!

Re e Regina in ceramica: fatte a mano da un’artigiana toscana di cui, purtroppo, ho perso i riferimenti. Se qualcuno la riconosce, sia gentile e mi scriva il nome nei commenti

Tovaglia in gobelin: Il Maggiolino, presa in un mercato settimanale, mi pare sul lago di Garda

Tazze da tè: Aynsley, vintage, prese a un mercatino dell’antiquariato

Cucchiaini: no brand, vintage, presi in un mercatino del riuso

Alzatina: Clayre & Eef, presa in un negozio di casalinghi

Teiera: H&H, presa su Amazon

Ciotolina a fiore: vintage, portoghese, presa in un mercatino del riuso

Scatoline di tè: New English Teas, prese in una sala da tè a Wells

Rami d’edera e rose “Gebrüder Grimm”: raccolte nel non-giardino di collina

5 pensieri su “Arte della tavola. Un tè con Alice”

  1. Tra le più belle che hai mai preparato, semplicemente divina, mi hai fatto sognare un po’ e soprattutto ricordare di non smettere di farlo. Buona settimana!

  2. Anch’io ho avuto da piccola un misto di attrazione e timore per questo libro, così diverso dalle rassicuranti storie per bambini, ma sempre attraente ad ogni mia lettura.
    Questa è una tavola estiva che mette allegria, perfetta per il Cappellaio Matto, ed anche per me (quantunque in questi giorni di canicola africana sostituirei il tè bollente con una bella brocca di tè freddo): apprezzo ogni dettaglio, dalle statuine, che mi ricordano anche le scene in cui Alice non riesce a passare dalla porticina, alla tovaglia, alle deliziose scatoline di tè; hai persino trovato le rose con un nome a tema! Viene voglia di sedersi lì a chiacchierare tutto il pomeriggio e non alzarsi più fino al tramonto…

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