arte della tavola, Ricevere, Stile, Tavola

Arte della tavola. Una sera di luce e di spezie

Impara tutte le regole, poi infrangine qualcuna (Proverbio indiano)

Per me l’India profuma di magia. Sa di notti stellate, sete dai mille colori, tè e spezie inebrianti. Non ci sono mai stata, ma ne ho respirato l’atmosfera – molto idealizzata, probabilmente – nei tanti romanzi che ho letto fin da ragazzina. Adoro la cucina indiana, e frequento assiduamente un ottimo ristorante che offre anche servizio di take away. Qualche sera fa avevo appunto voglia di una cenetta a due più esotica del solito, e così ho spedito in missione il consorte mentre, da parte mia, mi divertivo ad apparecchiare sul nostro terrazzino una tavola che rievocasse il fascino di questa terra lontana.

Piatti Spode antichi per tavola orientale a casa di Bianca

Luce soffusa, colori vivaci, il silenzio di una città praticamente vuota intorno: tutto quello che ci voleva per ospitare una cena dall’atmosfera intrigante.

Tavola per cena indiana a casa di Bianca

Non ho molti pezzi dal gusto orientale, quindi ho dovuto lavorare parecchio di fantasia. Ne è risultata una tavola ricca di scelte stravaganti: a ben pensarci, credo di non avere mai infranto tante regole tutte in una volta! Poco male: per una volta non succede niente, no?

Tavola a lume di candela orientale a casa di Bianca

Ecco quindi che, sul solito runner neutro che va bene per tutto, ho messo due grandi piatti quadrati, appunto indiani, che mi sono divertita a inclinare a rombo, giusto per dare un po’ di movimento al posto tavola. Li ho utilizzati come sottopiatto, mentre ha avuto funzione di piattino per il pane (anzi, per il naan), quello che in effetti sarebbe un sottobottiglia.

per Piatti Spode antichi per tavola orientale a casa di Bianca

E se per la portata principale mi sono accontentata dei miei semplici piatti color avorio, per l’antipasto (in questo caso Punjabi aloo tikki, conoscete?) ho scelto dei piatti inglesissimi ma dal decoro orientaleggiante, di cui vi ho raccontato la storia in questo vecchio post. Le posate sono francesi: la tradizione indiana non le considera indispensabili, ma mio marito sì, e ho quindi scelto quelle un più in tono con il resto della tavola.

Tavola per cena indiana a lume di candela a casa di Bianca

Sono invece italiani i bicchieri e i tovaglioli: insomma, una tavola che è un vero melting pot!

Tavola per cena indiana a lume di candela a casa di Bianca

Per accentuare il gusto orientale, in assenza di altri pezzi autenticamente indiani ho ripiegato su paesi sempre esotici ma più vicini: arrivano infatti dal Marocco i bicchierini da tè, questa volta riempiti d’acqua e utilizzati come portacandele segnaposto.

Bicchiere da tè marocchino a casa di Bianca

Affascinante e sensuale al punto giusto la luce della lanterna dai vetri colorati, sempre marocchina. Le ho dato il ruolo di centrotavola e ho scelto di illuminarla non con una singola fiamma ma con tante piccole luci, per valorizzarne i colori.

Lanterna marocchina per cena a lume di candela a casa di Bianca

Credetemi, per quanto arrangiata un po’ all’ultimo, è stata una serata davvero romantica: a volte basta davvero poco per creare la giusta magia…

Cena indiana a lume di candela a casa di Bianca

E ora… #pubblicitàaggratis!

Runner in lino: no brand, preso on line su Amazon

Tovaglioli: Tag House, regalo della mamma

Piatti e piattini in metallo indiani: presi da Eurostore

Piatti bianchi: CuNoBa, presi in un outlet 

Piatti decorati: Spode, inizio Novecento, presi in un mercatino del riuso

Posate: Christofle, anni Trenta, di casa

Bicchieri: no brand, vintage, presi in un mercatino del riuso

Bicchierini per il tè: presi dai suoceri durante un viaggio in Marocco

Laterna: presa a un mercatino del vintage e dell’artigianato

 

 

3 pensieri su “Arte della tavola. Una sera di luce e di spezie”

  1. Niente di meglio di un po’ di esotismo per ammortizzare il rientro nella dura realtà lavorativa e sognare di essere ancora in vacanza…
    Confesso di non conoscere l’India se non superficialmente, dai testi di geografia, da letture e qualche film; non ho mai assaggiato la sua cucina, ma stravedo per i suoi tè (Darjeeling, Assam, Nilgiri ecc…)!
    Per aver infranto le regole, te la sei cavata molto bene: i vari pezzi si armonizzano e creano un’atmosfera sognante ed esotica; un tocco di metallo, due luci, quegli splendidi piatti di Spode e possiamo avere l’illusione di cenare in una veranda coloniale a New Dehli o Mumbai…

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