Lo ammetto: la cosa che più mi dispiace nel veder declinare la bella stagione è il venire meno della frutta. Sono molto golosa di frutta estiva, in particolare di pesche, albicocche e anguria (in questo preciso ordine): l’idea di doverle aspettare un intero anno mi mette proprio malinconia.
Per fortuna, prima che parta la dittatura invernale di mele e agrumi (che adoro, ma insomma, è una scelta piuttosto limitata) c’è ancora tempo per gli ultimi doni settembrini.
I fichi, prima di tutto, che dalle mie parti iniziano a maturare adesso, e che in famiglia mangiamo tassativamente in abbinamento a prosciutto crudo e formaggi stagionati (salvo in collina, quando il più delle volte li spazzoliamo appena rubati dall’albero!).
Poi ci sono le prugne, in tutte le loro varietà: succose e dolci ma meno zuccherine dei fichi, sono ottime sia come fine pasto che per le merende di metà mattina nelle lunghe giornate in ufficio.
Naturalmente non possiamo dimenticare l’uva, vera e propria regina del primo autunno. Un tempo non ne andavo matta, poi, come vi avevo raccontato qui, ho iniziato ad apprezzarla e… non ho più smesso
Infine ci sono loro, la mia vera grande passione di fine estate: le giuggiole! Vi avevo già raccontato qui il mio amore per i frutti retrò, e queste – lo ammetto – li battono tutti. Le preferisco ancora abbastanza acerbe, fresche e croccanti: una tira l’altra, molto più delle ciliegie!
Insomma, non sarà la frutta di piena estate, ma è ancora abbastanza golosa, non pare anche a voi?
[E a proposito di frutti retrò, vi segnalo una piccola ma affascinante fiera annuale dedicata proprio a questo tema: si chiama “Piante e animali perduti” e si tiene ogni a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, l’ultimo fine settimana di settembre. E’ un appuntamento davvero imperdibile per chi ama fiori e frutta, prodotti tipici, artigianato di qualità e… animali da cortile! Io e il consorte ci siamo stati lo scorso anno, ci siamo divertiti moltissimo e siamo tornati con un bel po’ di acquisti! Se non siete troppo lontani, segnatelo in agenda!]
Come te amo tutti questi frutti . . . giuggiole comprese, che mi piacciono sia croccanti e appena appena mature, sia (molto più dolci) quando sono mature del tutto! 🙂
Le vado a raccogliere direttamente da alcune piante che abbiamo tra la Jungla che chiamano giardino e l’orto! Cercando di scansare le spine, pericolose! 😉
Ciao, Fior
Sogno di averne un albero nel non-giardino di collina. Chissà, forse un giorno lo comprerò!
Anch’io amo l’estate quasi esclusivamente per frutta e verdura: albicocche, pesche, fagiolini, pomodori maturati sulla pianta…
Ho avuto la fortuna di avere sempre un orto/giardino, quindi per me il passare delle stagioni è stato scandito dalla produzione; adesso sto facendo la confettura di fichi (quelli che restano dal passaggio di ospiti bipedi e svolazzanti 😄) e aspetto a giorni la maturazione dell’uva fragola, il segnale di inizio autunno. Quanto a prugne e susine, ormai abbiamo archiviato le agostane e e strepitose “raneglode” (=Regina Claudia), che per me non hanno rivali tra le varietà…
Per fortuna, prima di mele e arance, ci saranno le pere: finalmente le Williams italiane, e le Martin Sec e Madernasse da cuocere con vino e cannella: ideali per i primi freddi!
Non ho mai assaggiato le giuggiole, dovrò rimediare: magari, se mi piaceranno, cercherò loro un posticino nel nostro già sovraffollato giardino (tendiamo alla bulimia da alberi, come molti giardinieri dilettanti…).
Conosco di fama la bella fiera di Guastalla, anche se per me è distante; qui a Nordovest, a quella di Masino in ottobre, ci sono alcuni espositori di frutti antichi, oltre a piante, fiori e un paio di stand di animali da cortile pregiati.
Sono due anni che cerco di tornare in Piemonte per un week end d’autunno ma il destino mi rema contro: nell’attesa di tempi migliori, mi segno anche questa fiera! Sul fronte pere, per me la palma va alle Santa Lucia, piccole e dolci. Peccato siano così difficili da trovare, almeno per me