Il mio ormai consolidato percorso di digital detox prevede che dopo cena cellulare e computer siano messi a riposo. Il tempo che prima dedicavo a saltellare tra i social ora è tutto per la mia più antica passione, la lettura.
Qualche settimana fa, un po’ a corto di ispirazioni, vi avevo anche chiesto qualche consiglio per le mie letture invernali: ora vi racconto in estrema sintesi – e con grande schiettezza – gli ultimi libri che ho letto. Vi avverto, c’è un po’ di tutto: chissà che nel mucchio non troviate qualcosa che vi ispira!
Beatrice Mautino, Il trucco c’è e si vede. Inganni e bugie sui cosmetici, Chiarelettere 2018. Saggistica. Libro di divulgazione scientifica dedicato al meraviglioso mondo della cosmesi: un viaggio più che interessante tra giochini di marketing, bufale pseudo ecologiste e tanto altro. E’ piaciuto a me che praticamente non mi trucco: se siete appassionate di creme, cremine e make up, non potete assolutamente perdervelo!
Rosella Migliaccio, Armocromia, Vallardi 2019. Saggistica. E’ la mania stilistica del momento: una teoria dei colori che promette di aiutarci a individuare le sfumature che più ci donano in tema di abbigliamento, trucco e parrucco. Utile e divertente, a patto di non prenderlo troppo sul serio.
Elizabeth von Arnim, La fattoria dei gelsomini, Fazi Editore 2018. Romanzo. Profumi di Provenza nella storia di una donna che cerca rifugio e rinascita in un luogo che è fisicamente e socialmente lontanissimo dalle sue radici. Come sempre controcorrente rispetto a ciò che ai suoi tempi ci si aspettava dalle donne, l’autrice tratteggia anche qui ritratti femminili di sorprendente modernità.
Marchesa Colombi, Un matrimonio in provincia, Barbès 2012. Romanzo. Breve, caustico romanzo di quella che è stata la prima grande maestra di galateo dell’Italia unita. La trama? Senza troppo spoilerare, la riassumerei così: come un’illusione può rovinare una vita. Piacevole e istruttivo.
Rosamunde Pilcher, Solstizio d’inverno, Mondadori 2000. Romanzo. Adoro questa scrittrice ma questa volta non mi ha convinta del tutto. Nel romanzo si intrecciano le vicende di cinque personaggi accomunati dalla sofferenza della perdita. Nonostante la consueta abilità nel tratteggiare personaggi femminili sempre tosti e coraggiosi, l’autrice non convince proprio nella conclusione della trama principale. Però la storia è ambientata in Scozia, e questo mi ha fatto perdonare parecchie cose!
Nicole C. Vosseler, Il botanico inglese, Neri Pozza 2019. Romanzo biografico. Storia (parecchio) romanzata del primo viaggio in Cina di Robert Fortune, giardiniere e botanico britannico, che attorno alla metà dell’Ottocento fu uno dei principali artefici dell’operazione di “spionaggio industriale” (per non dire furto) che portò alla coltivazione delle piante di tè anche fuori della Cina. Fantasioso ma decisamente affascinante.
Margareth Powell, Ai piani bassi, Einaudi 2012. Romanzo biografico. Autobiografia di una domestica inglese dalle cui memorie hanno preso ispirazione gli autori di Downtown Abbey. Avevo grandi aspettative per questo libro, e ne sono rimasta delusissima: scritto male, noioso, non racconta niente che non sappiano già tutti. Per me, soldi buttati.
Edmund de Vaal, Un’eredità d’avorio e d’ambra, Bollati Boringhieri 2010. Autobiografia. Narrando le peripezie di una preziosa collezione di piccole sculture giapponesi, l’autore ricostruisce le vicende della propria famiglia materna, gli Ephrussi, prima commercianti e poi banchieri nella Francia e nell’Austria a cavallo tra Otto e Novecento. Una storia appassionante e dolorosa dove l’amore per l’arte e la bellezza si intreccia alle pagine più tragiche della storia del Novecento.
Pietro Ichino, La casa nella pineta, Giunti 2018. Autobiografia. Un altro grande affresco familiare, questa volta tutto italiano. L’insigne giuslavorista e politico ricostruisce con penna vivace e appassionante le vicende sue e della sua famiglia, che si intrecciano con gli eventi più complessi e controversi della nostra storia recente. Ben scritto, scorrevole e prezioso per aiutarci a capire meglio tante vicende che non ci sono poi così lontane.
Ciao Bianca, io non sto riuscendo a leggere perchè se lo faccio a letto mi addormento nel giro di venti secondi… leggo soprattutto d’estate, al mare.
Ti segnalo della Mautino il suo secondo libro appena uscito, si chiama La scienza nascosta dei cosmetici, ed è molto bello (io l’ho trovato migliore del primo).
Grazie, ce l’ho in lista d’attesa!
Invidio chi riesce a leggere così tanto, io riesco a farlo solo al mattino perché durante il giorno o la sera, se prendo in mano mi addormento alla terza pagina.
Beh io mi addormento alla decima 😂, e a dirla tutta leggo proprio perché mi rilassa e mi aiuta a dormire meglio. Però non fa niente perché se si è costanti, di dieci pagine in dieci pagine di libri se ne leggono tanti!
Uhm, quest’inverno niente lettura: prima maxi invasione di parenti amici conoscenti a dicembre per le feste, poi piccolo ma noioso intervento ad un familiare: risultato, stanchezza cronica e crollo sul cuscino in 45 secondi…
Tuttavia mi interesserebbe il saggio della Mautino, giusto per sapere quel che mi metto in faccia tutti i giorni quanto a creme; “La fattoria dei gelsomini ” mi attira per il fascino della Provenza e la mia voglia di bella stagione (anche se abbiamo avuto un non-inverno allucinante, ieri a Torino föhn a 25°!)
Intanto me li segno, magari riuscirò a leggerli entro l’estate…
La Mautino (che consiglio vivamente di seguire su Instagram, dove la trovate come @divagatrice) è davvero brava, si fa capire anche da chi – tipo me – non sa niente di chimica, biologia e affini. Ora ho attaccato un altro romanzo – Le ricamatrici della Regina – ma non vedo l’ora di leggere il suo secondo libro!
Periodaccio per i libri, ne ho molti a metà, molti letti e molti da leggere, tra cartacei e e-book! 😉
Prendo nota delle tue recensioni e ne terrò conto! Da quando hai consigliato “La confraternita dei giardinieri” mi fido dei tuoi consigli! 🙂
Ciao, Fior
Grazie, spero che anche i prossimi consigli incontrino il tuo gusto 😊