“L’arte deve prendere la realtà di sorpresa” (Françoise Sagan)
E’ rosso, l’amore? Se parliamo di amore appena sbocciato, dove a farla da padrona è la passione, probabilmente sì. Ma che dire di un sentimento ormai consolidato (non “seduto”, che quella è un’altra cosa), che accompagna il nostro quotidiano con silenziosa e serena stabilità? Ecco, per me questo amore è blu, come il cielo senza fine di una notte stellata, come il mare più profondo: un blu che unisce serenità, infinito e mistero. E’ quindi una romantica colazione in blu – con una minima concessione al rosso – la mia proposta di quest’anno per San Valentino.
L’ho apparecchiata in collina, con la stufa accesa sullo sfondo, ad aggiungere calore a un risveglio che non potrebbe essere più romantico, nel senso meno sdolcinato del termine. Perché è estremamente romantico svegliarsi guardando il sole che pian piano illumina il bosco, ma non è per nulla sdolcinato alzarsi e imbacuccarsi come eschimesi per portare fuori il cane, recuperare la legna per la stufa e mettersi a preparare la tavola mentre la sala – che di notte si raffredda pesantemente – raggiunge una temperatura accettabile.
Ma veniamo alla tavola. La base è una tovaglietta bianca con un bordo in toile de Jouy, perfetta per valorizzare senza spegnerlo il delicato decoro delle stoviglie, un mix & match tutto giocato sul bianco e blu. Il posto tavola è molto semplice, come è normale che sia a colazione: tazze da tè (ottime anche per un italianissimo cappuccino), piattini per accompagnare qualcosa di dolce, il bicchiere per una spremuta di arancia fresca e una piccola zuccheriera.
E’ una colazione di San Valentino, quindi non possono mancare biscotti al burro e il tocco goloso della cioccolata. Mi sono divertita a servirli in contenitori un po’ particolari: una ciotolina stellata per i biscotti, a rappresentare appunto la profondità e il mistero dell’amore…
…e una carriola per i cioccolatini, a ricordarci che senza impegno e un po’ di fatica anche il più forte dei sentimenti rischia di non reggere il passare degli anni.
Quanto alle decorazioni, è ancora il cioccolatino italiano nato per gli innamorati a fare da goloso segnaposto.
Per il resto, una piccola concessione al cliché con un tocco di rosso, un piccolo bouquet di roselline scarlatte.
E voi, siete pronti per festeggiare San Valentino, o preferite passare oltre?
In chiusura, ovviamente, ecco la #pubblicitàaggratis!
Tovaglietta: Home, presa da Coin un numero imbarazzante di anni fa
Tovaglioli: Coin
Tazze e piattini: E.I.T. (English Ironstone Tableware), presi da Coin almeno venticinque (!) anni fa
Zuccheriera: Ceramica di Laveno, vintage, presa in un mercatino del riuso
Bicchieri: no brand, vintage, presi in un mercatino del riuso
Posate: no brand, vintage, prese in un mercatino del riuso
Brocca: Burleigh “Blue Regal Peacock”, presa on line sul sito della manifattura
Ciotolina con le stelle: no brand (ma sospetto facesse parte di una confezione speciale dei Baci Perugina), vintage, presa in un mercatino del riuso
Carriola: ceramica di Delft, vintage, presa in un mercatino dei riuso
Cioccolatini: Perugina
Rose: Lidl
Concordo sulle tinte: il tutto rosso è un colore da diciottenni al primo amore, il blu dà l”idea di un sentimento più solido, collaudato e sereno.
Mi piacciono tutti i pezzi di questa tavola, in particolare le tazze e la brocca; divertente e azzeccata la carriola: in effetti occorre impegnarsi e faticare per far riuscire bene un matrimonio (come in giardino, bisogna portare carriolate di tolleranza e comprensione per coltivare l’amore 😄). Quanto alla toile de Jouy, è una mia passione, ci ho rivestito il divano in salotto!
Infine, mi ha divertito leggere la tua arguta descrizione delle vostre spedizioni per il cane e la legna nel gelo mattutino: mi sono immaginata una scena genere “Sette spose per sette fratelli” , tra legna da spaccare e stufe da accendere nel freddo Oregon… anche questo è amore!
😂😂😂
Non siamo in Oregon ma la mattina in sala si gela come se lo fossimo!
Diciamo che è una qualità della casa che si fa apprezzare soprattutto d’estate…
(Grazie per aver apprezzato la carriola: in un mondo dove al minimo cenno di fatica si tende a mollare tutto e fuggire, credo si dovrebbe insegnare a portarla un po’ a tutti)
Blu blu my world is blu…….(non si riferisce alla tristezza?)No, decisamente il blu non è il mio colore Valentiniano, al contrario invece del tuo gusto per questa nuance(ritorna spessissimo nelle tue tavole) pensa che in casa mia non esiste niente di blu e anche quando mi viene regalato, faccio in modo che sparisca prima possibile dalla mia vista, non so perché….Il rosso resta il mio colore preferito, sia per questo giorno che per tante altre occasioni e lo accosto ancora molto volentieri all’esprimere l’unione con mio marito, forse perché ci siamo conosciuti proprio in questa data esattamente 38 anni fa (wow come passa il tempo). Festeggio? Ma si, probabilmente con una cenetta intima, visto che il gruppo di amici ha declinato l’offerta di farlo assieme(qualcuno dice che ogni giorno è s. Valentino….mah) è anch’io mi divertirò a preparare la tavola “dell’amore”, vedremo come sarò ispirata al momento.
Adoro indossare il rosso ma sulla tavola lo porto pochissimo, e quasi mai da solo: chissà perché? Non ci ho mai riflettuto, in effetti…