“La speranza mette radici anche nella roccia” (Josef Bulatowicz)
Mai come quest’anno la Pasqua assume un significato particolare. La viviamo da sempre – credenti e non – come momento di rinascita, di inno alla vita e alla speranza. Ci conforta e ci ispira, e oggi questo ci è necessario come non mai. Non potremo festeggiarla in modo allargato con la famiglia, purtroppo: ma ancora una volta possiamo regalare al nostro stretto nucleo domestico – per piccolo che sia – una tavola dove raccogliersi assieme, coltivando la speranza.

Devo dirlo, non è una tavola fatta in questi giorni: anche volendo, non avrei potuto, se non altro perché il marito si è impossessato della sala e l’ha trasformata in ufficio. Avevo però in archivio un allestimento preparato per la Pasqua lo scorso anno che poi non avevo pubblicato, e che ha tanti piccoli elementi che parlano di quello in cui abbiamo più bisogno di sperare: pace, serenità, rinascita.

E’ una tavola giocata su pochi colori: bianco, grigio, lilla, che si ripetono un po’ in tutti gli elementi dell’apparecchiatura. Le fanno da base una tovaglia in lino bianco, semplice e delicata. Nel posto tavola si alternano un piatto lilla, un altro dal bordo floreale grigio chiaro e un terzo (della misura perfetta per un amuse bouche), sempre dal bordo floreale ma di nuovo lilla.

Le posate sono a effetto madreperla, per dare un tocco di festa, e anche i bicchieri in vetro ottico accendono di luce la tavola. Semplice, in lino bianco come la tovaglia, il tovagliolo.

E veniamo alle decorazioni. Al centro, una importante composizione di rami d’ulivo – simbolo per eccellenza della pace e della riconciliazione – attraversa tutta la lunghezza della tavola. Lo accendono di colore rami di ginestra, fiori di cera e gli ultimi giacinti della stagione. Al centro, a simboleggiare la rinascita, un portauova bianco con un coniglio centrale accoglie tante uova colorate di ceramica. Qua e là tra le foglie spuntano tante piccole uova sempre bianche e lilla.

Rametti d’ulivo e ovetti bianchi e lilla ritornano anche come ferma tovagliolo.

Al centro del piattino da antipasto, invece, sta un piccolo coniglio bianco di ceramica, perfetto come segnaposto pasquale.

Certo, sarà una Pasqua diversa: ma sarà comunque il momento per sperare, assieme, nella rinascita.
Come da tradizione, eccovi la #pubblicitàaggratis
Tovaglia e tovaglioli: Coin
Piatti con il bordo lilla: no brand, presi anni fa in un outlet
Piatti grigi: Spode “Delamere Rural”, presi on line sul sito della manifattura
Piattini lilla: no brand, inizio Novecento, regalo di Chiara Simonini/Enjoy coffee and more
Bicchieri: Nason & Moretti, dalla lista nozze
Posate: Eme, prese da Coin
Portauova con coniglio: no brand, preso in un mercatino del riuso
Uova di ceramica: Villeroy & Boch
Coniglietti: Maisons du Monde
Ovetti: Eurostore, presi qualche anno fa
Rami d’ulivo: dalla potatura degli olivi di un amico di famiglia
Fiori: Lidl
Bella e quieta, la tavola: il lilla, il colore di violette ed iris, sa di primavera non chiassosa, un po’ in sordina, come questa inimmaginabile Pasqua blindata; ma è anche un colore “sorridente”, specie in abbinamento con l’ulivo, così elegante e pregno di significati nella sua semplicità…
Un affettuoso augurio di buona Pasqua a DB e a tutti i lettori, sperando che la rinascita, spirituale, morale e materiale, arrivi al più presto! 🕊
Il lilla è uno dei miei colori preferiti di sempre, mi trasmette serenità: e ce ne vuole tanta, in questi giorni assurdi…
Un abbraccio sincero a te e alla tua famiglia per questa Pasqua così atipica: noi ci stiamo organizzando per fare il pranzo in videoconferenza almeno con i nonni, sarà decisamente strano ma comunque meglio di niente!